PAVIA. Via Milazzo inaccessibile in alcune fasce orarie,
nuove regole per chi parcheggia lungo il Ticino.
Come se non bastasse, le multe
preventivate dall'assessore Ruffinazzi in vista del bilancio, che verrà
discusso in consiglio, sono arrivate. Insomma, non sembra esserci pace per
l'assessorato alla mobilità.
Nell'attesa dell'incontro di martedì 14, durante
il quale verranno proposti possibili interventi sulla sponda borghigiana del
Ticino ed eventuali modalità di valorizzazione, i residenti nella zona
interessata dalle fasce orarie di ingresso e uscita tanto caldeggiate dalla
giunta Depaoli, hanno creato un sito internet, salviamoviamilazzo.wix.com. Attraverso questa pagina, la portavoce del Comitato, Marcella Magnino e tutti
gli iscritti si prefissano l'obiettivo di mantenere i contatti con il mondo
esterno evidenziando le tante realtà cui non tutti sembrano vedere e capire a
partire dalle mamme con bambini piccoli,disabili motori fino agli anziani con
famiglie che abitano lontano.
Costoro andrebbero incontro a disagi molto gravi se il
progetto dell'amministrazione comunale dovesse diventare realtà.“Sono molto preoccupato – commenta l’ex assessore alla sicurezza Marco Galandra affidando il suo pensiero ad un post su Facebook - Va bene limitare il più possibile il traffico automobilistico ma bisogna purtroppo rendersi conto che le auto esistono e vengono utilizzate praticamente da tutti. A me queste “crociate” contro il mezzo a quattro ruote, realizzate sacrificando le esigenze dei cittadini e rendendo la loro vita più difficile e complicata, non sono mai piaciute”. Nel frattempo la Magnino ha divulgato un video in cui documenta come il passaggio da via Milazzo durante le prime ore del mattino non sia affatto congestionato, come sostenuto dall'assessore alla mobilità.
Quello che appare invece, è che chi vi parcheggia continua ad ignorare i segnali di pericolo e di divieto di sosta.
La situazione, sia in termini di decisioni ritenute
"azzardate" che di possibile aumento delle multe, non accenna a
migliorare oltre il Ponte Coperto. Da decenni i pavesi parcheggiano perpendicolarmente alla strada lungo il tratto di Lungoticino Sforza che segue il ponte Coperto, nonostante la segnaletica da sempre lo impedisca.
La “stretta” dell’amministrazione è chiara: marciapiede libero per carrozzine e bambini. Secondo quanto dichiarato dall’assessore Lazzari su Facebook, si tratta solo di un primo passo: molti altri marciapiedi della città saranno messi in sicurezza entro il prossimo anno.
Nuovi cartelli, più chiari dei precedenti, spiegheranno agli automobilisti che, nonostante l'abitudine di parcheggiare a lisca di pesce invadendo il marciapiede sia rimasta impunità per tutto questo tempo, dovranno posteggiare il loro mezzo parallelo alla strada.
Il Comune nei giorni scorsi ha posizionato dei parapedoni che
impediscono alle auto di invadere il marciapiede. Un'idea che mira a
preservare il panorama e a valorizzare il nostro fiume. Non tutti i pavesi però la pensano così. Cambiando il verso dei parcheggi, di fatto, in quel
tratto si dimezzano i posti. E chi rimane legato alle vecchie abitudine ha già
trovato una multa sul parabrezza.
"È una vergogna - si lamenta Alessandro
Perrotta esponente della Lega Nord (che ha pubblicato queste immagini su Facebook documentando la situazione - strisce gialle in Borgo, ztl in centro,
dimezzamento dei posti sul Lungo Ticino e multe alle auto parcheggiate negli
spazi perché non parallele. Ma uno dove deve parcheggiare?".
a cura di Serena Baronchelli






