PAVIA.
Prosegue fino al 4 ottobre la mostra di una selezione di immagini fotografiche di
Elisa Moretti, accompagnate dal video "La nueva Esperanza" realizzato da Nicola Grignani
e Valeria Testagrossa allo Spazio per le Arti contemporanee del Broletto
(piazza della Vittoria) dal titolo “I frutti del Territorio… I frutti della
solidarietà”. (orari martedì-venerdì 17-20, sabato-domenica 10,30-12,20;
17-20). L’ingresso è libero.
La mostra
racconta i frutti che la terra regala all’uomo, quelli di terre lontane come il
Guatemala, l’India, il Brasile e il Mozambico, e quelli più familiari a noi e
al nostro territorio, in un serrato confronto tra la quotidianità della nostra
vita e quella di altre parti del mondo.
Elisa
Moretti ha realizzato questi scatti durante alcuni dei suoi viaggi (in
collaborazione con Associazioni di volontariato) in Sudamerica, in Africa e in
Asia.
Il
video descrive la vita degli abitanti di El Bosque, in Guatemala, costretti nel
2003 a considerare l’ipotesi di abbandonare terre e comunità perché stremati
dagli assurdi prezzi del mercato del caffè.
“Oggi
vederli e ascoltarli in questo video – spiegano Nicola Grignani e Valeria
Testagrossa – ci dà la vera misura di quello che hanno significato questi dieci
anni di lavoro insieme: un video che non va a cercare le difficoltà e le
sofferenze della gente per intenerire i cuori. Al contrario, mostra con umile
orgoglio ciò che è stato possibile realizzare, partendo dai due pilastri
dell’amicizia e dell’equità”.
Il
video è stato realizzato grazie alla collaborazione di Associazione Ains di Pavia, Associazione La Giostra del Sorriso di
Cernobbio, Cooperativa Mondo Solidale di Chiaravalle e Cooperativa Shadhilly di
Fano.Pavese di nascita, Elisa Moretti per anni ha esercitato l'attività di insegnante alle scuole superiori, per poi dedicarsi alla fotografia naturalistica, e nello specifico alle problematiche legate al territorio, all'ambiente e al mondo del volontariato. È stata docente dei corsi di formazione "L'immagine naturalistica e la salvaguardia del territorio" e "L'immagine e il sociale" presso il Centro Servizi Volontariato di Pavia, per il quale ha curato cataloghi fotografici. Tiene corsi di fotografia di base e avanzati e ha sperimentato corsi fotografici con ragazzi delle scuole medie, e organizzato un concorso fotografico nell'ambito del Festival dei Diritti della provincia di Pavia. Collabora con Associazioni ambientalistiche e realizza immagini per progetti di valorizzazione ambientali, gli audiovisivi di natura e mostre fotografiche sul territorio. Ha creato reportage fotografici dal Guatemala, dal Mozambico, dal Ladakh per conto di associazioni di volontariato, e pubblicato il libro fotografico "Oltrepò infinitamente grande...infinitamente piccolo, infinitamente complesso"; le sue immagini compaiono sul libro "La risaia: coltura, cultura, natura".
Nicola Grignani, Pavia classe 1977, una laurea
presso l’Università di Bologna con una tesi sulla storia del cinema
cubano, nel 2002 fonda con Alberto Mussolini e Luca Scaffidi il collettivo
Teleimmagini, con cui realizza reportage e documentari sul tema della
migrazione in Italia, e partecipa a progetti di comunicazione e solidarietà
internazionale in Colombia.
Dirige
con Filippo Ticozzi, per Marcopolo, la serie di documentari “Il paese sottile” (2007). Nel
2008 gira “Historias de Guatemala” documentario
di 52’ sulla situazione dei diritti umani e partecipa al Festival del Cinema Politico
a Buenos Aires e al Festival Latinoamericano di Trieste.
Nel
2010 è autore insieme a Claudio Metallo e Mico Meloni di “Un pagamu”, la tassa della paura, storie di
persone che hanno deciso di ribellarsi al pizzo a Lamezia Terme. Il
documentario partecipa e vince alcuni festival in Italia. Nel 2013, insieme
a Valeria Testagrossa, Luca Scaffidi,
Alberto Mussolini, e Andrea Zambelli realizza “Striplife
– Gaza in a day”, girato con l’aiuto della popolazione palestinese, che ha
vinto il premio speciale della giuria della sezione documentari al 31° Torino
Film Festival.
Valeria
Testagrossa, Bergamo
classe 1986, una laurea in Arti Visive al DAMS di Bologna e un Master in
giornalismo multimediale e produzione di documentari alla University of
Westminster di Londra, ha lavorato come fotografa per Médécins Sans Frontières
nel Sud Est Asiatico e per diverse ONG.
Nel 2011 è collaboratrice, filmaker e
fixer per il giornale Inglese The Guardian, e nel 2012 realizza, in collaborazione
con l’editore Mustafa Khalili e il giornalista Jack Shenker, l’articolo “Nato
units left 61 migrants to die of hunger and thirst”, che vince il One World
Media Award.
Ha collaborato con Il Manifesto, Nena News, Channel4 e BBC.
