PAVIA. Nessun cartello presso gli edifici comunali
ricorderà che non vi si può accedere con il volto coperto. Così il sindaco Massimo Depaoli ha risposto alla instant
question presentata ieri sera in consiglio comunale da Matteo Mognaschi preoccupato
per il clima di tensione che si respira nel nostro Paese dopo i recenti
attacchi terroristici.
"Dal 1° gennaio in tutti gli uffici regionali non si
può entrare con il volto coperto per ragioni di sicurezza - ha ricordato -.
L'emergenza terrorismo riempie le cronache di questi mesi. Il sindaco intende
estendere il provvedimento a scuole, uffici comunali e così via?".
"No - ha replicato secco Depaoli - ciò provocherebbe
molti problemi, per esempio al postino che, entrando, dovrebbe togliersi il
casco. A Pavia non pullulano certo i burka. La vera battaglia da condurre è
l'emancipazione della donna, non solo negli edifici pubblici.
Vista la
frequenza con cui si veda il burka in municipio, dovremmo forse vietare
l'ingresso alle iguane. I terroristi sono abilissimi a mascherarsi da
occidentali: un provvedimento del genere suonerebbe assolutamente pleonastico
rispetto alla normativa vigente".
"Non aspettiamo che le cose accadano - ha replicato
un Mognaschi assolutamente insoddisfatto -. Chiedere e pretendere il rispetto
delle leggi nei propri uffici sarebbe un segnale opportuno da parte del
Comune".
Serena Baronchelli
Magazine Informazione regionale
PAVIA. Niente cartelli di divieto di accesso a volto coperto. Depaoli: “Provvedimento pleonastico”.
Creato il 08 gennaio 2016 da AgipapressI suoi ultimi articoli
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