La programmazione estiva segue quattro settori: mostre, itinerari,musica e festival, cinema.
Il primo propone le mostre del Castello Visconteo, Pavia, la battaglia e il futuro, Arte in Tavola e ATTRAvetro.
Il secondo si basa su un sistema di itinerari incorporato nel sito dei Musei Civici, che in giugno e luglio offrirà visite congiunte a Musei del Castello, dell'Università, della Certosa e del Duomo.
E poi la musica, con Beer Food, Bier Fest e festival estivo nel Fossato del Castello, che si chiamerà "Estate al Fossato" e aprirà il 24 giugno.
A tutto ciò si aggiungono i Festival nelle piazze: Africando, gli eventi musicali in piazza della Vittoria fino a settembre, il concerto durante la sagra di San Bernardo a Mirabello con i Fio Dla Nebia e la scelta di piazzale Torino per la festa di Ferragosto.
"È l'inizio di una programmazione che guarda a tutta la città" ha commentato l'assessore alla cultura Giacomo Galazzo.
Chiude la programmazione il cinema: fresca di inaugurazione, la rassegna "Cinema sotto le stelle", si affiancherà a un ciclo presso la biblioteca Bonetta sul tema del cibo.
Il contenitore di eventi si chiude con i "grandi classici": palio del Ticino questo weekend e festa del Ticino, che prevede come di consueto la Notte Bianca il sabato e i fuochi d'artificio la domenica. Chicca di "Pavia d'Estate" sarà la Festa della Musica, celebrata in Europa dal 1982 il 21 giugno e per la prima volta approdata a Pavia.
"Il quadro complessivo della giornata non è dettagliato nei singoli eventi ma aperto al contributo di tutti - ha spiegato Daniela Bonanni -. Pavia aderisce, in collaborazione con Notti Acustiche. Molti bar hanno già dato adesione, in particolare in corso Garibaldi e nelle periferie. L'assessorato al commercio e cultura si stanno muovendo in sinergia sulla tematica della musica".
La serata del 21 giugno vedrà, fra i molti eventi, l'esibizione a scopo benefico del coro del Ghislieri e la serata conclusiva di Beer Food. "Le nostre forze non bastano - ha aggiunto Galazzo - perciò abbiamo lavorato per integrarci con altri canali di programmazione. È tempo che il Comune, pur mantenendo una sua progettualità, si apra alla cultura cittadina".
a cura di Serena Baronchelli