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PAVIA. Per abbattere l’inquinamento delle polveri sottili occorre un comportamento più virtuoso.

Creato il 04 dicembre 2015 da Agipapress
PAVIA. Per abbattere l’inquinamento delle polveri sottili occorre un comportamento più virtuoso. PAVIA. Da qualche settimana le polveri sottili a Pavia si attestano sopra la soglia di attenzione, pari a circa 50 microgrammi per metro cubo. Ed è subito allarme. La soglia è stata rispettata solo martedì 10 novembre, con picchi di 95, 86 e 79 microgrammi per metro cubo durante il resto del mese.  Numeri simili, peraltro, in questi giorni hanno riguardato anche le Pm2,5, ancora più insidiose in quanto maggiormente sottili.  Dati che sono il risultato forse di un autunno decisamente poco piovoso, ma anche la prova del fatto che il problema delle Pm10 è ancora ben lontano dall’essere risolto. Le misurazioni, a onor del vero, sono state effettuate presso la centrale situata in piazza Minerva, zona decisamente più congestionata dal traffico rispetta a via Folperti, dove si trova la seconda centrale che invia dati all'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente. PAVIA. Per abbattere l’inquinamento delle polveri sottili occorre un comportamento più virtuoso.Ad ogni modo non sembrano bastare le misure antismog stabilite da Regione Lombardia: secondo il Piano Regionale il fermo della circolazione è in vigore dal 15 ottobre 2015 al 15 aprile 2016, dal lunedì al venerdì, dalle 7 e 30 alle 19.30 per i veicoli Euro 0 benzina, Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 diesel. "Il problema della automobili è il loro movimento, che fa ristagnare l'aria - ha commentato questa mattina il sindaco Massimo Depaoli -. La coscienza del problema da parte dell'amministrazione c'è, anche se la situazione è difficile. Quando affermo che sarebbe opportuno limitare il numero delle auto non lo faccio per moralismo ma per arginare il problema. Se la tendenza del clima continuerà come si prevede, non escludiamo di adottare misure pesanti". PAVIA. Per abbattere l’inquinamento delle polveri sottili occorre un comportamento più virtuoso."Le cause dell'inquinamento sono dovute per metà al traffico automobilistico e per l'altra metà agli impianti di riscaldamento - ha aggiunto l'assessore all'Urbanistica Angelo Gualandi -. Abbiamo superato diverse volte i livelli di PM10, è evidente che l'ordinanza regionale non è sufficiente. Occorre pertanto invitare la cittadinanza a un comportamento più virtuoso. I dati Arpa indicano come caminetti, stufe a legno e a pellet inquinino moltissimo. Un caminetto inquina 2.500 volte di più di una caldaia a gas; la stufa tradizionale a legna circa 500 volte in più; i camini chiusi un migliaio di volte in più. Si possono anche abbassare i riscaldamenti di un paio di gradi, risparmiando sia in termini economici che di tutela dell'ambiente. Anche a 18 gradi si può stare bene, basta mettersi un maglione in più". Ma quando potrebbero entrare in vigore le "misure pesanti" paventate dal sindaco? "Di certo il periodo natalizio non è il più indicato per ridurre il consumo delle auto - riconosce Depaoli -. La procedura non è da intendersi nell'immediato. Richiameremo anche i negozi che mantengono le porte aperte d'estate e inverno a un contenimento dei costi". Serena Baronchelli

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