PAVIA. I dati sulla ztl in corso Carlo Alberto? Reali e pubblici. L’assessore alla Mobilità Davide Lazzari non sembra avere alcun dubbio nel rispondere alle polemiche sollevate sia dalla Confesercenti che recentemente da Ascom: la pedonalizzazione dell’area era necessaria.
Per avvalorare la sua tesi mostra una tabella con i risultati dei passaggi nella via adiacente l’Università nella giornata del 16 luglio. “Abbiamo fatto 4 monitoraggi attraverso le spire – spiega Lazzari - effettuando tre controlli di mattina, tre di pomeriggio e uno di sera. Corso Carlo Alberto aveva a disposizione 25 posti, più 2 per gli invalidi. Questi stalli, fra le 8 e le 9, sono risultati costantemente occupati, ma sono transitate 140 macchine. Dove sono andati a parcheggiare? Non sono sparite, si sono incolonnate in strada Nuova per cercare parcheggio altrove”. “Fra le 9 e le 10 sono transitate 113 auto – prosegue l’assessore - Ogni quarto d’ora la serpentina rilevava il medesimo conteggio. Gli stessi numeri sono stati rilevati fra le 15 e le 18 del pomeriggio, differenziandosi al massimo per una decina di macchine”.Ancora più critica la situazione di piazza Italia: qui gli stalli sono 18. “I posti reali a rotazione sono 14 – puntualizza Lazzari -; significa che nell’arco della giornata sono a disposizione dei residenti 102 (=8x14) posteggi. Se le macchine sono quasi 2.917, hanno una percentuale del 2,3% di trovare parcheggio”.
Dati che sembrerebbero confermati dagli incassi di Asm: corso Carlo Alberto frutta 33mila euro annui.“Sui 300 giorni non festivi, un rapido calcolo mi consente di capire che uno stallo incassa 4,42 euro al giorno – spiega Lazzari - mentre dovrebbe incassarne 18. Il dato di rotazione dei parcheggi, quindi, è reale. Piazza Italia incassa 14mila euro all’anno e ha 18 stalli: significa 66 euro al giorno. Dovrebbero incassare almeno 200mila euro all’anno. Questi parcheggi, così, non servono a nulla. Diamo il posto a chi occupa l’85% della statistica, regalando a corso Carlo Alberto la possibilità di diventare più vivibile”.
Emergono così le riflessioni su cui si sono basate le decisioni della giunta Depaoli.
“Teniamo presente che corso Carlo Alberto ha una lunghezza di 230 metri – ha aggiunto Lazzari - Pisa ha 91mila abitanti, 35mila studenti e 10 milioni di turisti all’anno, con una zona ztl è di 1,7 km. Pavia ha 71mila abitanti, 25mila studenti e centinaia di migliaia di turisti. Pisa ha 8.000 stalli di sosta regolamentata, Pavia ne ha 7.200: affermare che oggi in città non ci sia necessità di parcheggio non è quindi peregrino. Voglio capire da dove parte l’equazione: “più transito = più commercio”. Se è vera, il centro commerciale sarà sempre più competitivo; che i commercianti si mettano il cuore in pace”.
Il direttore di Ascom Gian Pietro Guatelli aveva lamentato, oltre all’assenza di dati, la semplicità con la quale l’amministrazione aveva appreso la notizia di un eventuale allontanamento di Aci dal centro storico. “Aci è un servizio per le auto – ammette candidamente Lazzari - ed è giusto che sia situato dove le auto possono parcheggiare. E’ un tipo di servizio del quale ogni cittadino usufruirà al massimo 4 volte nella vita”.
E se le polemiche dei commercianti hanno investito non solo il problema del transito in corso Carlo Alberto ma anche la gestione della prima Notte Bianca dell’era Depaoli, Lazzari non ha alcun dubbio sui responsabili: “L’amministrazione Depaoli si è preoccupata di dare alla città un’offerta culturale – puntualizza Lazzari - i banchetti erano di Ascom e Confesercenti. Ho istituito le navette per permettere anche ai quartieri di vivere la Notte Bianca; purtroppo sono state poco pubblicizzate.
Chi organizza i mercati, però, dovrebbe controllare chi allestisce il banchetto: ho visto delle situazioni imbarazzanti. Se la Notte Bianca diventa la festa del DUC di Pavia, che senso ha allestire i mercatini nella stessa sera? Guatelli si dovrebbe preoccupare dei commercianti arrabbiati per il successo avuto dal Mercato Europeo: hanno investito denaro e tempo per la Notte Bianca e la gente si è riversata in viale Matteotti”.
Qualche problema è derivato anche dalle scarse risorse a disposizione. “Abbiamo lavorato alla Notte Bianca in un mese spendendo 18mila euro per l’intera organizzazione – precisa ancora Lazzari,dati alla mano - l’anno scorso la stessa cifra ha coperto le spese solo per il concerto di Giuliano Palma. Noi abbiamo un’idea più strutturata della città: sabato sera ho organizzato una cena in piazzale Torino, Sport Exhibition verrà organizzata completamente al Coni”. Respinta anche l'idea secondo cui i dati relativi alla ztl sarebbero un segreto. “Guatelli mi ha chiesto i dati e mi ha sottolineato le sue rimostranze – riconosce Lazzari - Dopo di che mi ha attaccato sul giornale e mi ha richiesto i dati, ma aveva già emesso la sua sentenza e ho ritenuto non fosse necessario aggiungere altro. Probabilmente è certo di fare gli interessi dei commercianti ma forse si sbaglia, visto l’elevato numero di richieste che mi stanno arrivando per il dehor. Chi amministra ha l’obbligo di fare l’interesse della città. Noi stiamo tenendo insieme un’idea complessiva di città che tenga conto di residenti, commercianti, studenti, pendolari e turisti”.
via Carpanelli all'incrocio con via San Fermo
Resta la perplessità sull’eccessiva rapidità della decisione. “Era necessario decidere subito perché la criticità di corso Carlo Alberto è nota da tempo – replica l’assessore - nel 2005 presentai alla giunta Capitelli un nuovo piano urbano della mobilità che evidenziava questa criticità”. Se ancora non bastasse¸l’assessore mostra alcune lettere firmate da residenti in piazzetta Belli e via Carpanelli che evidenziano la loro solidarietà con la scelta dell’amministrazione comunale. “Riteniamo che fosse un atto doveroso, bastava passare una sola volta da corso Carlo Alberto per rendersi conto della sua pericolosità” si legge in un passaggio. Altri residenti hanno anche proposto anche una sorta di “contro-raccolta firme” che annoverasse i favorevoli al provvedimento. “Fa molto più rumore un albero che cade di uno che rimane in piedi” conclude Lazzari con un sorriso...a cura di Serena Baronchelli
La citazione corretta dagli Aforismi del filoso cinese Lao Tzu del 400 a.C. è: "Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce". Ma concendiamola pure... questa licenza poetica...!
m.p.a.