PAVIA. Per ora impossibile intervenire sul Palazzetto di via Porta

PAVIA. Via Porta: interventi urgenti ma attualmente impossibili. L’interpellanza di Matteo Mognaschi, capogruppo della Lega Nord, con cui ha messo in luce il degrado dell’ex Palazzetto dello Sport di via Porta, presentata questa sera in consiglio comunale, non ha ottenuto le risposte sperate. “La scoperta del degrado di via Porta non nasce oggi – ha ricordato il consigliere Lega Nord Mognaschi – il sindaco ha casualmente autorizzato due interventi negli ultimi giorni cui probabilmente farà seguito un’ordinanza sindacale di divieto d’accesso all’area. Se questa può essere una soluzione iniziale al degrado e all’insicurezza in cui riversa la nostra città sono soddisfatto, ma tanto lavoro rimane da fare. Mi pongo una domanda forse retorica: se non avessi sollevato tutta questa attenzione mediatica avremmo ottenuto questi risultati?”.
Di certo la presenza di amianto nella struttura meritava di essere posta all’attenzione pubblica.
“Sul tetto e in altre parti della struttura vi sono parti d’amianto – ha sottolineato Mognaschi - si tratta di una situazione pericolosissima, tenuto conto che lo stabile è situato a 50 metri dal Comune e si trova vicino ad altre scuole. Sono contento che il nostro intervento sia servito a svegliare l’amministrazione sul tema anche se, per vedere se le promesse saranno mantenute, non possiamo fare altro che attendere il prossimo bilancio”.
“In 5 giorni è stato fatto ciò che non siete riusciti a fare in 5 anni – ha replicato il sindaco Massimo Depaoli –; il 7 novembre Asm ha proceduto alla disinfestazione dell’area e questa mattina siamo intervenuti personalmente, come tutti voi avete visto. In quella zona sussiste un duplice problema: da un lato la sporcizia, dall’altro l’ordine pubblico disatteso. Vien da sé che quest’ultima problematica è la più difficile da risolvere. I lucchetti delle porte sono stati rimossi. A tutto ciò farà seguito il divieto d’accesso alla zona. Valuteremo anche la possibilità di chiudere il cancello che dà sulla stessa via. Lo sgombero complessivo, però, richiederebbe la stesura di un piano preventivo, per ora non concretamente realizzabile”. Neanche a dirlo, il problema amianto non è risolvibile nel breve periodo. “Occorrerebbe un intervento più consistente di quello al momento realizzabile – ha sottolineato Depaoli - ma nei prossimi tre anni sarebbe un’utopia”. L’insoddisfazione di Luca Oriani, che ha documentato la situazione di degrado dello stabile insieme con il giornalista Lorenzo Blone, è palpabile.
“L’intervento di Mognaschi mi è parso blando – ha polemizzato – me l’aspettavo più incisivo. Mi duole constatare che il sindaco non abbia detto tutta la verità riguardo al sistema utilizzato per lo sgombero della struttura. Mi aspetto che a questo punto venga almeno mantenuta la parola data”.
a cura di Serena Baronchelli