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PAVIA. Porte chiuse in Commissione Nomine per la scelta dei candidati ai cda: sul Policlinico Protti (AD) reagisce.

Creato il 18 gennaio 2016 da Agipapress
PAVIA. Porte chiuse in Commissione Nomine per la scelta dei candidati ai cda: sul Policlinico Protti (AD) reagisce.PAVIA. Due pesi, due misure e un comportamento incomprensibile. Stigmatizza così Fabrizio Protti presidente di Azione Democratica che nel tardo pomeriggio di oggi, presente alla riunione della Commissione Nomine convocata oggi alle 18, si è visto, insieme con altri giornalisti presenti, obbligato a lasciare la sala perché il presidente della Commissione, il consigliere Guido Giuliani, ha deciso di rendere la Commissione a porte chiuse. All’ordine del giorno erano infatti indicate audizioni pubbliche dei candidati per il CDA del Vittadini e la valutazione delle candidature sia per la designazione del rappresentante del Comune al Vittadini e per la designazione del rappresentante del Comune in Policlinico PAVIA. Porte chiuse in Commissione Nomine per la scelta dei candidati ai cda: sul Policlinico Protti (AD) reagisce.“Mentre la prima parte della riunione non ha creato problemi, quando si è trattato di passare alle valutazioni, Giuliani ha invitato tutti ad uscire dalla sala – racconta Protti – con una scelta incomprensibile perché i nomi sono stati fatti e i curricula sono pubblici. Perché rendere inaccessibile il resto del dibattito al pubblico e alla stampa presente e negare la possibilità di ascoltare il dibattito in merito alle valutazioni fatte e vedere chi vota cosa e come?” A maggior ragione, sarebbe stato giusto in merito alla scelta del candidato per il Cda della Fondazione Policlinico dove si doveva valutare la scelta fra il candidato del sindaco il professor Alberto Redi e la candidata presentata dai cittadini, la professoressa Elisabetta Magnaghi. Due nomi dove di recente proprio AD e Protti in particolare avevano sostenuto la proposta presentata e sottoscritta da 93 cittadini. Un nome che però non è mai stato nelle simpatie del sindaco nonostante ci fossero elementi che dovrebbero deporre a favore della Magnaghi e che erano già emersi nelle discussioni e negli articoli dei giorni scorsi. PAVIA. Porte chiuse in Commissione Nomine per la scelta dei candidati ai cda: sul Policlinico Protti (AD) reagisce.“Secondo l’articolo 6 del Bando – riprende Protti – si deve assegnare ‘incarico ad una donna, per l’indicata alternanza di genere che fra l’altro proprio il sindaco aveva rimarcato già in campagna elettorale di voler vedere applicata. Ed è una giusta scelta perché riporterebbe equilibrio all’interno del cda del Policlinico – commenta Protti. Darebbe però anche una presenza qualificante perché l’esperienza manageriale della Magnaghi è dimostrata nei fatti mentre quella del professor Redi, pur essendo un grande scienziato di cui andare fieri, è però inesistente”.
Dunque queste le ragioni esposte da Protti ma stando a voci di corridoio, sembrerebbe anche che la candidatura di Redi sia da bocciare perché "inconferibile" dal momento avrebbe già un proprio ruolo all’interno dell’Università; motivo per cui sarebbe impossibile gli venisse attribuito anche questo incarico.  Come è noto a tutti dal 2006 al 2010 il professor Redi è stato il direttore sanitario del Policlinico mentre dal 1990 ad oggi è professore ordinario di Zoologia al Dipartimento di Biologia e Biotecnologie "Lazzaro Spallanzani" dell'ateneo pavese e dal 2004 ad oggi è membro del Collegio dei Docenti del dottorato in Bioingegneria e Bioinformatica medica. “Di questi dettagli non sono a conoscenza – conclude Protti – ma resta il fatto che se davvero il sindaco e l’amministrazione dovessero scegliere questa candidatura, noi ci opporremo in ogni modo e maniera e, dopo aver fatto le debite verifiche legali, procederemo con un ricorso”. (mpa)

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