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PAVIA. Presentata la candidatura civica di Elisabetta Magnaghi per il cda del San Matteo.

Creato il 28 dicembre 2015 da Agipapress
PAVIA. Presentata la candidatura civica di Elisabetta Magnaghi per il cda del San Matteo.PAVIA. Tutti tecnici nel cda del Policlinico San Matteo: frutto della scelta del presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni che ha così chiaramente dimostrato di voler affidare a “persone competenti in tema di gestione aziendale” un problema sentito come tecnico e non politico: quel debito-voragine di 46 milioni di euro. Una scelta politica dunque che ha suscitato i mal di pancia di esponenti di quei partiti che sono stati lasciati fuori dalla porta da Maroni, a conferma che per il governatore lombardo sia meglio lasciare i partiti in stand by, in attesa che l’opera di risanamento e recupero gestionale ed economico del Policlinico venga completato da altri; da tecnici appunto! Ovviamente una decisione così era destinata a suonare impopolare soprattutto per chi, nei partiti, lavorava da tempo per ottenere un posto al sole nel cda del San Matteo. E non è finita perché nel frattempo si attendono le nomine dell’amministrazione provinciale e dell’amministrazione comunale.  PAVIA. Presentata la candidatura civica di Elisabetta Magnaghi per il cda del San Matteo.Per la prima resta in pista la ricandidatura di Andrea Albergati da sempre amico oltre che collega in ambito lavorativo, del presidente della Provincia Daniele Bosone; per la seconda il caso si complica un po’.  PAVIA. Presentata la candidatura civica di Elisabetta Magnaghi per il cda del San Matteo.Il candidato per Depaoli è sempre stato il professor Carlo Alberto Redi sul quale il primo cittadino ha sempre espresso il proprio consenso. Una scelta politica che però non convince tutti perché, come uomo di scienza di livello internazionale, Redi non ha però esperienza alcuna in ambito di gestione aziendale; insomma, un pesce fuor d’acqua. La scelta di un candidato di matrice non scientifica ma “tecnica-aziendale” potrebbe però diventare un problema politico per Depaoli perché potrebbe farlo risultare troppo omogeneo e in linea con le scelte leghiste di Regione Lombardia.  A complicare la situazione per il sindaco Depaoli, è ricomparsa una indicazione di un altro nominativo, una donna, la professoressa Elisabetta Magnaghi, una candidatura “cittadina” sostenuta da un centinaio, 93 per la precisione, di firme di pavesi residenti, come previsto dallo Statuto. La notizia è stata diffusa da un comunicato stampa dell’ormai onnipresente associazione politica Azione Democratica e del suo presidente Fabrizio Protti che il 23 dicembre scorso alle ore 12 (ora e data di scadenza per la consegna dei moduli propositivi della candidatura popolare) hanno reso noto che “93 cittadini pavesi si sono recati in Comune ed hanno consegnato la modulistica prevista nel bando di concorso per presentare al signor sindaco la professoressa Elisabetta Magnaghi, quale chiaro e riconosciuto professionista, ritenendola degna ed opportuna per svolgere con capacità e diligenza il ruolo in via di designazione comunale presso il consiglio di amministrazione dell'IRCCS”.  PAVIA. Presentata la candidatura civica di Elisabetta Magnaghi per il cda del San Matteo. D’altronde la professoressa Elisabetta Magnaghi, pavese di origine ma spesso impegnata in incarichi all’estero, è ad oggi professore associato in Francia all'Università Cattolica di Lille ed è stata anche professore associato in Finanza aziendale e controllo di gestione presso la Renmin University of China, docente ricercatore in Finanza Aziendale e Controllo di gestione all’Università di Lorena in Francia e visiting professor presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università Partenopea di Napoli. Ha inoltre all’attivo un Dottorato di ricerca in Economia Aziendale, un Master in ricerca in Scienze Aziendali ed un Master in Business Administration. PAVIA. Presentata la candidatura civica di Elisabetta Magnaghi per il cda del San Matteo.Insomma la persona giusta per il posto giusto, un tecnico esperto di gestione ed economia aziendale, una scelta che segue però troppo da vicino quella “logica” maroniana contraria a insediare politici in questo momento e purtroppo tanto invisa in modo bipartisan ai politici locali. Ed è forse proprio per questo che, nonostante i titoli, le qualifiche e la competenza in ambito aziendale, la Magnaghi rischia di restare fuori dalla porta a favore, come commenta lo stesso Protti nella sua nota, del candidato sostenuto da Depaoli “unico candidato che se pur di grande valore in altri ambiti, allo stato dell'arte è forse meno adatto a rappresentare il Comune nel consiglio di amministrazione dell'IRCCS San Matteo”.  Sarà interessante capire quale sarà la scelta e la logica, anche politica, che guiderà il sindaco: se mantenere il candidato Redi a qualsiasi costo o adottare la proposta avanzata dai cittadini ovvero la Magnaghi (mpa)

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