PAVIA. Promuovere le competenze digitali e ampliare il confine del business: è possibile con #DigitalPavia.

Creato il 17 ottobre 2014 da Agipapress
PAVIA. Il digitale approda a Pavia ed è subito successo.
La partecipazione ai workshop di #DigitalPavia, evento realizzato da Facility Live e ospitato dal Polo Tecnologico di Pavia, è stata costante e attiva per tutto il giorno, grazie alla varietà di argomenti affrontati.
La giornata si poneva come obiettivi la promozione delle competenze digitali e l’ampliamento delle opportunità di business.
Il primo workshop, “Coding for Kids”, ha avvicinato i bambini alla matematica con risultati sorprendenti. “Questi giochini mi hanno divertito più di Angry Birds – ha raccontato divertito Edoardo, 8 anni – quando gioco a casa seguo dei comandi obbligatori, oggi sono stato io a inventarli”.
Gli incontri seguenti sono stati dedicati a tematiche cruciali della vita di ogni giorno: la difficile situazione dei giovani italiani nel mercato del lavoro e la difficoltà degli studenti ad acquisire le competenze necessari per i futuri sviluppi dell’era digitale. Proprio a questo proposito sono intervenuti durante la mattinata il sindaco Massimo Depaoli, il presidente di Nuvola Verde Enzo Argante, il founder di Facility Live Gianpiero Lotito, i giornalisti Michele Mezza e Gianluigi Nuzzi, e in collegamento video il commissario AGCOM Antonio Preto e il direttore generale AgID Alessandra Poggiani. Particolare attenzione, nel corso del pomeriggio, è stata prestata al ruolo della donna nel mondo digitale.
La sfera dell’ICT, in effetti, non è amica delle donne, ma alcune hanno raggiunto posizioni importanti. “Vivevo in una famiglia di meridionali emigrati a Milano – ricorda Maria Sangiuliano, project manager esperta nelle politiche di genere – ricordo quella sensazione dolorosa di mancanza di modelli femminili. Dopo aver lavorato nelle pubbliche amministrazioni, ho iniziato a promuovere l’empowerment femminile: il cambiamento deve avvenire su diversi livelli e non focalizzandosi su uno solo. Nel mio ruolo di madre vedo che, nonostante il passaggio generazionale, tanti imprinting culturali bloccano le ragazzine e le indirizzano verso il ‘rosa’: è ora di cambiare”.
“Ho fatto il liceo classico e ho scelto Ingegneria in antitesi col mio percorso precedente – racconta Ilaria Cristiani, assessore all’Innovazione presso il Comune di Pavia e ricercatrice presso il dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Pavia – ho visto nella tecnologia una nuova frontiera e mi sono buttata in un mondo di uomini: non mi sono mai sentita in difficoltà. A volte, anzi, sono le donne che si tirano un po’ indietro. La fotonica ha una presenza femminile non trascurabile; è importante che il mondo della ricerca non stia chiuso in se stesso”.
Percorso simile anche per Fausta Pavesio, co-founder di Easynex.“Mi sono laureata in Scienze dell’Informazione nel 1977 – ricorda – anch’io arrivavo dal liceo classico. La mia insegnante di matematica sarà stata assente un’ora in 5 anni. In quell’occasione venne sostituita dal preside, che ci disse ‘Se non avete ancora capito il valore della vostra professoressa, lo capirete in futuro’. Era proprio così. Agli startupper di oggi consiglio di continuare a inseguire il loro sogno, senza l’ansia di diventare ricchi e senza illudersi di scoprire il nuovo Facebook”. L’ultima a parlare è Mariuccia Teroni, cofounder di Facility Live. “Non ho avuto un percorso in discesa – riconosce Mariuccia Teroni – ma l’importante è non abbandonare le proprie idee. Sbagliare non dev’essere inteso come fallimento: è quando si cade che si impara. Nella mia vita ho incontrato spesso uomini che mi hanno aiutata. Speriamo in un mondo con più fiocchi rosa”.
a cura di Serena Baronchelli

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