PAVIA. "Sono
lusingato del fatto che il mio post l'abbia divertita” commenta Fabrizio
Protti presidente di Azione Democratica all’indomani dell’intervento dell’assessore
Angela Gregorini in merito al Bando Attrattività -. Rimango però fermo sul principi cardine del mio post che
evidentemente resta un problema".
"Anzitutto 100.000 euro sono pochi; in secondo luogo, un bando a sportello che
permette però il finanziamento di attrezzature usate è decisamente rischioso
perché potrebbe non creare sostanziale occupazione ma solo un lease back* da
parte di chi vuole in qualche modo rifinanziare attività fallimentari”. “Inoltre si parla di start-up ma poi nel bando sono specificate caratteristiche poco chiare per l'accesso che escluderebbero le start-up – prosegue Protti -; si parla di 3 anni di regolare versamento, una start-up nasce non ha storia. Infine l'assessore al commercio dichiara nella sua replica che io avrei parlato di kebabbari. Posto il fatto che nulla ho contro lo street food, l'assessore dovrebbe ben sapere che questa categoria per il regolamento regionale non rientra nella stessa dei bar e dei ristoranti bensì nella categoria artigiana. Perciò, caso mai io vorrei la città piena di alternative per un ottimo divertimento coadiuvata non solo da incentivi ma da un regolamento comunale su traffico, parcheggi, pedonalizzazioni e attrattive culturali che lo permetta. Di kebab non ho mai parlato ma invito volentieri l'assessore al commercio a mangiare un Dôner Kebab insieme così ci ripassiamo il regolamento”. (mpa)
* Cos’è un leaseback
