PAVIA. Riuscirà la
biblioteca Bonetta a rimanere all’interno dell’OPAC, il sistema informatizzato
di catalogazione e prestito interbibliotecario?
Entro giugno, infatti, la
struttura pavese è chiamata a pagare 64mila euro all'Università (proprietaria
dell’OPAC) per poter continuare a far parte del sistema.
Se a causa dei tagli
dei servizi erogati dalla Provincia la biblioteca non fosse più in grado di
pagare, rischierebbe di avere a disposizione solo il sistema cartaceo di
catalogazione.
Il problema grave per le ricadute sull’intero sistema, è stato sollevato e affrontato
oggi su un gruppo di Facebook.
Le motivazioni si sono susseguite ma sono state tutt’altro che rassicuranti. “Secondo la legge Del Rio, ogni Regione deve stabilire quali competenze
rimarranno ai Comuni e quali alla Regione stessa – ha spiegato Massimo Dagrada
- Per ora solo la Toscana ha ottemperato alla legge, tutte le altre
cincischiano. Staranno cercando i rami più remunerativi per lasciare quelli più
costosi ai Comuni”. La situazione è un po’ complessa perché se i locali sono di
proprietà del Comune, pur tuttavia la biblioteca rientra nel sistema
bibliotecario provinciale (suddiviso in tre macroaree, pavese, oltre padano e
lomellino) e quindi la gestione che doveva essere in capo alla Provincia, con
la cancellazione della stessa, passerà automaticamente al Comune? O quale altra
soluzione si produrrà?
Per questo Marco
Galandra, che da sempre segue le vicende della Bonetta, ha auspicato l’intervento
dell’assessore alla cultura con delega alle biblioteche Giacomo Galazzo
affinché si attivi in fretta per trovare una soluzione.
“Da assessore con
delega alla Biblioteche Civiche ho molto seguito il sistema bibliotecario
cittadino e provinciale - commenta Galandra -. Spero Galazzo faccia altrettanto Ho
sollecitato l’assessore alla Cultura affinché trovi una soluzione”. D’altronde
come ricorda anche Galandra i soldi arrivavano dalla Regione alla Provincia per
pagare all'Università proprietaria dell’OPAC, l’adesione dei Comuni aderenti al
Sistema Bibliotecario intercomunale SORIGA.
Nonostante la biblioteca civica rappresenti un caposaldo della cultura cittadina e molti amanti della lettura continuino a provare fascino per il cartaceo,
all’interno del comparto della biblioteca di pubblica lettura il digitale è
oltremodo necessario. La Carta delle Collezioni garantisce trasparenza sui
criteri di acquisto dei nuovi materiali. Nell’elenco prestiti di Letteratura
Contemporanea sono inseriti tanti classici quanti libri meno conosciuti; tutti,
però, impegnano molto spazio, costoso da mantenere e gestire.“Il problema è ben noto e l’importanza di questo servizio è fondamentale – ha replicato l’assessore Galazzo che in questi giorni è all’estero per una vacanza – e per questo abbiamo già incontrato l’Università e stiamo cercando insieme una soluzione. Abbiamo anche riunito i sistemi bibliotecari pavese e lomellino e abbiamo approvato un ordine del giorno per chiedere un appuntamento urgente al competente assessore di Regione Lombardia per avere le risposte di cui abbiamo necessità – ha aggiunto l’assessore Galazzo -. Siamo in attesa che lo stesso faccia anche il sistema dell'Oltrepò perché sia una questione non del Comune di Pavia ma di tutto il territorio. Su tutto questo relazionerò al Consiglio comunale del prossimo 23 gennaio per chiedere l’impegno dei consiglieri sul tema”.





