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PAVIA. Quale sicurezza a Pavia? se ne è parlato al collegio Cairoli

Creato il 06 luglio 2015 da Agipapress
PAVIA. Quale sicurezza a Pavia? se ne è parlato al collegio Cairoli PAVIA. Siamo davvero sicuri a Pavia o non piuttosto siamo anche qui in balia dei problemi che gravano sui grandi centri?
Un capoluogo di provincia come Pavia ha molti problemi di sicurezza come è emerso all’incontro che si è tenuto al Collegio Cairoli lunedì scorso, organizzato dalla lista Civica Pavia per Cattaneo con ospiti importanti quali il senatore Filippo Saltamartini e il giudice Cesare Beretta.

Dopo l'introduzione del coordinatore della Civica Fabio Dore, gli argomenti in discussione sono stati la maggiore presenza sul territorio delle forze dell'ordine che dovrebbero vedersi riconoscere salari adeguati, più attenzione ai flussi migratori, il timore per la presenza sempre più dilagante dei fenomeni di microcriminalità e una giustizia efficiente ma soprattutto meno burocratica. Tra le riflessioni più interessanti quelle di Filippo Saltamartini sindaco del Comune di Cingoli e docente di pubblica sicurezza all'Università di Perugia, che ha affrontato il dibattito nato in merito al ruolo delle forze dell'ordine anche rispetto al reato di tortura. PAVIA. Quale sicurezza a Pavia? se ne è parlato al collegio Cairoli"Non desidero entrare nel merito della legge stessa e della sua esistenza; voglio chiarire due elementi. La questione del reato di tortura – ha detto Saltamartini - va considerata domandandosi quando e fino a che punto la tortura è tale. Ogni persona ha un concetto di tortura diverso e qui si rischia di considerare reato qualsiasi tipo di azione, compresa quella psicologica. Penso invece necessario definire i “confini” della tortura per ragionare poi sulle funzioni e le applicazioni della legge. E non dimentichiamo che il concetto di sicurezza è soggettivo, difficile da schematizzare, dipendente dalla società e dalle persone e soggetto a cambiamenti; ecco perché spesso è così difficile da gestire anche nelle decisioni politiche e civiche ed ecco perché è un tema così sentito".  Ma allora come può il cittadino difendersi anche in base al dilagante senso di insicurezza, ha chiesto Sabina Negri moderatrice dell’incontro.  "Le persone possono agire direttamente – ha replicato Saltamartini -  collaborando con il mondo politico, eleggendo candidati che possano operare correttamente sulle questioni legate alla sicurezza e che non temono di prendere decisioni difficili e talvolta anche impopolari". Secondo Roberto Ianco, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Pavia, per esercitare la giustizia in modo corretto, occorre una sinergia tra gli enti del territorio e i tribunali: la presenza di problematiche quali la carenza di personale e questioni relative agli accorpamenti anche in provincia di Pavia sono elementi di rischio capaci di bloccare l’attività della giustizia e creare di conseguenza insicurezza. Per finire anche Alessandro Cattaneo ex sindaco di Pavia ha commentato nel suo intervento: "Partendo anche dalla mia esperienza in Anci vedo quotidianamente che i problemi sentiti dalla gente sono legati molto spesso alla microcriminalità ed è su questo che secondo me è necessario agire. Troppo spesso assistiamo ad un buonismo diffuso che non aiuta il senso di sicurezza dei cittadini, penso che sia il caso di tornare a buone pratiche per arginare i piccoli-grandi problemi di microcriminalità diffusa che rappresentano gli aspetti più concreti richiesti da tante persone". (di Ro.Pa.)

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