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PAVIA. Quartieri in Movimento dal 7 aprile per combattere la solitudine e il degrado sociale

Creato il 11 marzo 2015 da Agipapress
PAVIA. Quartieri in Movimento dal 7 aprile per combattere la solitudine e il degrado sociale PAVIA. Mai più soli nei quartieri. In partenza dal 7 aprile il progetto "Quartieri in movimento", promosso dal Comune di Pavia, in rete con le associazioni Babele OnlusAlimentando, Auser Comprensoriale di Pavia, APS Brusaioli e con la parrocchia di Don Orione Il progetto si è aggiudicato un finanziamento di 40 mila euro da parte di Regione Lombardia per aver partecipato al “Bando per il rafforzamento della prevenzione sociale nei confronti delle aree e dei soggetti a rischio di esposizione ad attività criminose e per la riqualificazionedi spazi pubblici", classificatosi al primo posto della graduatoria regionale.  L'iniziativa focalizza la sua attenzione sulla riqualificazione degli spazi pubblici dei quartieri Vallone e Crosione attraverso iniziative socio-culturali volte a favorire l’integrazione sociale.  I due rioni pavesi sono purtroppo spesso teatro di fenomeni di illegalità, criminalità e degrado: gli enti e le associazioni territoriali che operano in questo contesto coopereranno per migliorare la qualità dei legami tra gli abitanti.  Destinatari principali del progetto saranno infatti anziani, giovani e loro famiglie, immigrati, genitori fragili segnalati dai Servizi Territoriali, disoccupati.  "Abbiamo voluto valorizzare delle risorse presenti sul territorio - ha spiegato l'assessore alle politiche sociali Alice Moggi - facendo rete in un quartiere dove esistono già associazioni di volontariato molto attiva". In particolare l'associazione Alimentando intende recuperare dai negozi cibo invenduto ma ancora in buone condizioni per realizzare pranzi collettivi all'interno delle case popolari. La parrocchia di quartiere istituirà invece un laboratorio di teatro sociale.  PAVIA. Quartieri in Movimento dal 7 aprile per combattere la solitudine e il degrado sociale "Il contatto con la gente è fondamentale per la crescita di un quartiere - spiega don Filippo della parrocchia don Luigi Orione - aiutiamo attraverso i servizi caritativi in parrocchia vari soggetti in difficoltà,  che potrebbero alleviare le loro sofferenze interagendo fra loro, magari attraverso il teatro sociale. Mettere in rete questo servizio ci sembra un'occasione da prendere al volo".  "Il tema della sicurezza non può prescindere dalla coesione sociale - ha aggiunto la Moggi - se si lavora sulla comunità, indirettamente si va a incidere sul senso di sicurezza dei cittadini".  Babele Onlus si occuperà di integrazione di famiglie e di minori di origine straniera. L'idea è riproporre la "Biblioteca vivente"  già sperimentata nel 2011 in Santa Maria GualtieriChi vi partecipa accetta di raccontare la propria storia, disponendosi in una stanza come se fosse un libro da sfogliare. A corollario di tutto ciò, la realizzazione di dodici storie di quartiere, che ne ricostruiranno l'evoluzione.
a cura di Serena Baronchelli

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