PAVIA. "Renzi? Indossa gli occhiali 3D" dice Carmelo Barbagallo segretario nazionale UIL

Creato il 16 maggio 2015 da Agipapress
PAVIA. "Renzi? Indossa gli occhiali 3D". Con queste parole il segretario nazionale Uil Carmelo Barbagallo ha ironizzato sulla distorsione della realtà dell'attuale governo, fermamente fiducioso in una ripresa ripresa economica del Paese nonostante i drammatici dati ISTAT,  che attestano la disoccupazione giovanile al 47%. 
"Siamo stati percepiti per anni come troppo vicini ai partiti e alle istituzioni,  a prescindere dal colore politico - ha dichiarato il segretario nazionale - mi dichiaro colpevole di aver lottato in questi anni per dare ai lavoratori orari umani, salario adeguato e condizioni di vita dignitose. Non possiamo accettare le critiche di chi ci sta riportando a una condizione di povertà che non dovremmo essere costretti a sostenere. Dobbiamo andare a scuola da Obama e non dalla Merkel. Se il paese è in crisi non può pagare i debiti. Stiamo pagando la crisi finanziaria globalizzata, che ha fatto guadagnare alcuni ed è stata scaricata sui più deboli". 
Il Fondo monetario Internazionale ha un pensiero ben delineato: in tutti i Paesi in cui il sindacato non è unito e non viene avvertito come realtà influente, la forbice fra ricchi e poveri si allarga. 
"La globalizzazione ci ha lasciato le multinazionali che vengono in Italia a fare shopping - ha commentato Barbagallo -. La riforma Fornero è la più iniqua possibile: i lavori non sono tutti uguali e i lavoratori non possono andare tutti in pensione nello stesso momento. Questo paese si sta avviando all'estinzione. I giovani non fanno figli perché non hanno certezze nel futuro. Per non parlare della scuola: la Uil è per una scuola pubblica, libera e democratica. In questo Paese moltissimi parlano di lavoro, pochissimi sanno di cosa parlano". 

Danilo Margaritella

La situazione potrebbe migliorare, almeno a Pavia.
"Pavia è una città a misura d'uomo - ha esordito il segretario regionale Danilo Margaritella, richiamando volontariamente il programma elettorale del sindaco Massimo Depaoli -. Pavia ha due eccellenze: Policlinico e polo universitario, due settori pubblici che vivono oggi situazioni di estremo disagio rispetto ai mancati rinnovi contrattuali. La scuola è vittima di una riforma scellerata, che vuole consegnare i destini di molti nelle mani di pochi. In provincia sono ancora in caduta libera il settore dell'artigianato, tessile, trasporti ed edilizia. I dati nazionali ci indicano un Pil che avanza a lentissima velocità. Se non si procede a investimenti pubblici e privati, restituendo potere d'acquisto a lavoratori e pensionati non si potrà cambiare rotta". 

È notizia di questi giorni che il Governatore della Lombardia Roberto Maroni intende introdurre un reddito di cittadinanza per contrastare la nuova povertà. "Noi preferiamo chiamarlo reddito minimo garantito - precisa Margaritella -. Ci sono 700mila cittadini in difficoltà che devono essere urgentemente aiutati. Per quanto concerne la riforma sanitaria, invece, chiediamo risposte certe sui ticket, sulle RSA e sull'occupazione". 
Risposte che, almeno in teoria, sarebbero potute arrivare da Expo, attualmente quasi non pervenuto a Pavia, città agli occhi dei più sporca e priva di attrattive. 
"Sui temi dell'Expo Pavia ha moltissime carte da giocare ed è strategicamente vicina a Milano - ha riconosciuto Margaritella - Alla Uil di Pavia il compito di gestire queste fasi delicate. Oggi si è compiuto un piccolo passo verso il rilancio, ma un grande passo per la Uil". 
"La speranza deve esserci o non faremmo bene il nostro lavoro - ha aggiunto il segretario cittadino Carlo Barbieri - Il rilancio vero di Pavia deve partire dai servizi. Abbiamo stipulato un accordo con Confindustria per rendere attrattivo il territorio e per difendere il lavoro che abbiamo".

a cura di Serena Baronchelli


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