PAVIA. “Quer pasticciaccio brutto der Palazzo Mezzabarba”. E’ questa la definizione per il terzo consiglio comunale dell’era Depaoli. La trama del film è tristemente nota: la maggioranza non riesce a uscire dall’empasse causato dalla vicenda Fantò, gli animi si scaldano e si finisce per ricorrere alla violenza. La seduta inizia poco dopo le 20, con un minuto di silenzio richiesto dal presidente Antonio Sacchi in memoria delle vittime della guerra in Medio Oriente e dell’esplosione del Boeing 777.
Il sindaco Depaoli prende la parola per annunciare alcune deleghe conferite ai consiglieri comunali ma ancora una volta vede sfumare la possibilità di discutere del suo programma. Piovono sulla sala del consiglio una serie interminabile di Instant Question, poste per lo più dal capogruppo Pd Davide Ottini. Gli argomenti sono di stretta attualità e di notevole importanza: caso Maugeri, Guala, situazione del tribunale, allarme sfratti. Per una buona mezz’ora, quello di Ottini è un “one man show”. La minoranza non gradisce e si lamenta a più riprese del tempo sottratto ad alcune Istant Question maggiormente legate agli avvenimenti della settimana appena trascorsa. Passata ormai circa un’ora e mezza, il presidente Sacchi procede con il primo punto all’ordine del giorno: la decadenza definitiva della consigliera Vincenza Fantò, incompatibile con la carica per via di una causa legale in corso con l’ente comunale. “E’ il terzo consiglio in cui si perde tempo con la storia della consigliera Fantò – si lamenta il capogruppo Forza Italia Antonio Bobbio Pallavicini - è un elemento politicamente gravissimo aver candidato una persona incompatibile con la carica che ricopre. Il Pd lo sapeva bene e ha compiuto un tradimento nei confronti dei cittadini”. E’ proprio l’aggravio che sarà comportato da un eventuale ricorso della Fantò il fulcro del problema, come sottolinea il consigliere M5S Giuseppe Polizzi. “La delibera che dichiarerà la decadenza della consigliera Fantò- spiega - è legalmente impugnabile davanti a un tribunale. In tal caso il Comune di Pavia dovrà difendersi in giudizio. Chi pagherà? Il Pd? No. Il sindaco? No. Saranno i cittadini pavesi”. Il Pd si difende, la minoranza incalza, i toni si fanno accesi e il tempo scorre. “Alla fine la Fantò non ha ucciso nessuno” tenta di placare gli animi Furini, ma subito dopo aggiunge “Io non mi abbasso al vostro livello” e di nuovo scatta il putiferio. “L’incubo di una notte di mezza estate - lo definisce ironicamente il capogruppo Lega Nord Matteo Mognaschi - sembra di essere a Forum, ma se Santi Licheri cambiava argomenti e volti, il povero presidente Sacchi si ritrova ancora a parlare della Fantò”. Dopo una ventina di altri interventi, la decisione definitiva: 19 voti favorevoli, 6 non votanti, 2 voti non espressi e 0 contrari: la decadenza della Fantò dalla carica di consigliera è stata finalmente decretata. A prendere il suo posto sarà Michele Lissia.
Unica nota positiva in tutta questa bagarre è stata la premiazione dei piccoli calciatori del Sant’Alessandro, classificatisi al terzo posto durante il torneo dei Piccoli Campioni di Besançon, giunto ormai alla sua terza edizione.
Da tempo Pavia è gemellata con Besançon. La premiazione, avvenuta in presenza del presidente del Sant’Alessandro Paolo Marchesi, del sindaco Massimo Depaoli e dell’assessore allo sport Davide Lazzari, ha restituito all’aula un’atmosfera di cordialità che da tempo sembra essersi persa.
(testo e foto a cura di Serena Baronchelli)