PAVIA. Ripartono i centri estivi della Diocesi con la collaborazione del Comune.

PAVIA. Ripartono 15 centri estivi in città e la Diocesi, con la collaborazione del Comune, sta cercando di garantire a ogni bambino pavese l'accesso alle attività. 
"La logica del contributo per i grest rientra nella visione complessiva che ci porta a escludere contributi a pioggia, ma nello stesso tempo a riconoscere il ruolo sussidiario di chi lavora su progetti - ha dichiarato il sindaco Massimo Depaoli -.  Nel momento in cui qualcuno offre un servizio utile alla città siamo pronti a dare il nostro contributo". 
Il Comune ha stanziato pertanto 25 mila euro per aiutare le parrocchie nell'erogazione del servizio. Il 60% della quota verrà ripartito fra le parrocchie in base al numero degli iscritti. A ogni oratorio è stato chiesto di inviare una griglia con l'elenco dei partecipanti. La restante parte della quota verrà suddivisa fra gli oratori in base al numero di settimane coperte dal servizio. A tutto ciò si aggiungono 5.500 euro provenienti dal settore Servizi Sociali e destinati a 35 ragazzini in difficoltà. 
"Ci siamo incontrati su valori condivisi e non su questioni di prelazione o opportunità - ha commentato don Davide Diegoli (in foto) - questo è il presupposto per relazioni sane". 
Per le famiglie che non sono seguite dai Servizi Sociali, ma non possono permettersi i servizi del grest, provvede la parrocchia, che si fa carico dei costi necessari. Introdotta quest'anno dalle parrocchie Santa Maria di Caravaggio e Sacra Famiglia anche la formula "Adotta un ragazzo", che consiste nel versare la quota necessaria alla partecipazione di un singolo ragazzo al grest. Nessuno sa chi ha richiesto aiuto, né chi ha dato il proprio contributo se non il sacerdote.
"Perché chi già possiede vantaggi non ne riceva ulteriori e chi si trova in difficoltà non sia ulteriormente emarginato" ha precisato don Diegoli.
a cura di Serena Baronchelli