PAVIA. Riso, conto alla rovescia per la raccolta: anticipo di dieci giorni, +6% di superficie coltivata.
Creato il 01 settembre 2015 da Agipapress
PAVIA. E’ scattato
il conto alla rovescia per la raccolta del riso in Lombardia che con 95.888
ettari coltivati è la seconda regione risicola d’Italia dopo il Piemonte. Nel
“triangolo d’oro” del riso italiano, tra le province di Pavia e Lodi fino all’ovest
Milanese, spiega la Coldiretti Lombardia, quest’anno la mietitura dovrebbe dieci
giorni prima rispetto all’anno scorso. Inoltre, dopo anni di recessione, nel
2015 le superfici lombarde sono tornate a crescere facendo registrare un
aumento del 6%.
“Siamo in anticipo
di una decina di giorni rispetto all’anno scorso - conferma Paolo Braschi che
nella sua azienda agricola a Vistarino coltiva 73 ettari di riso -. Inizieremo
a tagliare questo fine settimana o all’inizio della prossima, sempre che il
maltempo previsto da mercoledì non ci faccia rimandare di qualche giorno”.
I risi seminati
all’inizio di aprile sono pronti: il gran caldo estivo e le temperature record
di luglio e agosto, infatti, hanno anticipato la fioritura e la maturazione,
soprattutto per quanto riguarda le varietà più precoci.
“La nostra idea è
di iniziare a tagliare verso la metà di questa settimana - aggiunge Luigi Lanzi
che a Caselle Lurani, in provincia di Lodi, coltiva 76 ettari di risaia –. Forse
aspetteremo qualche giorno in più a causa del meteo. Nel complesso penso che
avremo un buon raccolto, ma come al solito sarà poi la mietitrebbia a parlare”.
Le prime stime
indicano una produzione finale che dovrebbe sfiorare i 5 milioni di quintali.
Dopo anni di
recessione nel 2015 le risaie lombarde sono tornate a crescere, passando da
90.226 a 95.888 ettari (+6%).
Crescono anche
Milano (+8% da 12.279 a oltre 13 mila ettari nel 2015), Lodi (+17% da 1.512 a
1.770 ettari) e Mantova (+19% da 1.024 a 1.216 ettari).
A Pavia, prima
provincia risicola d’Europa, le superfici sono quasi arrivate a sfiorare gli
80mila ettari contro i 75mila del 2015.
A livello nazionale si toccano invece i
220 mila ettari.
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