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PAVIA. S’inaugura oggi Casa Mirabello perché l’ospitalità integra le cure

Creato il 14 novembre 2014 da Agipapress
PAVIA. S’inaugura oggi Casa Mirabello perché l’ospitalità integra le cure PAVIA. Oggi viene inaugurata alla presenza del sindaco di Pavia Massimo Depaoli, Casa Mirabello, l’edificio che AGAL (Associazione Genitori e Amici del Bambino Leucemico) ha ristrutturato per offrire ospitalità e assistenza gratuita alle famiglie disagiate dei bambini in cura all’Oncoematologia Pediatrica del Policlinico S.Matteo di Pavia. L’attività di AGAL è fondamentale, poiché, come sostiene la Presidente Clara Baggi “l’ospitalità fa parte della cura: è essenziale che i bambini trovino una casa accogliente in cui vivere durante il lungo periodo di permanenza a Pavia”.
La realizzazione di Casa Mirabello è un obiettivo raggiunto grazie alla solidarietà di tante persone, tra cui Casa Facile e le sue lettrici, e al fondamentale contributo di Enti, Fondazioni e Aziende che hanno sostenuto il progetto: Enel Cuore onlus, Fondazione Banca del Monte Lombardia, Fondazione Cariplo, Fondazione Johnson & Johnson, IKEA e Otto per Mille della Chiesa Valdese.
Si è voluto creare una ‘vera casa’ ricca di calore e solidarietà, dove i volontari AGAL e gli operatori specializzati potranno dare sostegno e ascolto alle famiglie ed ai piccoli pazienti, offrendo anche momenti di serenità, gioco e socializzazione. La superficie totale è di circa 500 mq, più uno spazio verde esterno, e la ristrutturazione ha consentito di realizzare 10 camere per un totale di 23 posti letto, una cucina attrezzata, una sala da pranzo, spazi e locali comuni per favorire la socializzazione. Nel progettare la Casa abbiamo fatto il possibile affinchè i nostri piccoli ospiti ed i loro genitori possano realmente sentirsi a casa, seppur lontani dalla loro casa”, come dice Piero Tana responsabile del progetto Casa Mirabello. Aggiunge il dottor Marco Zecca, direttore dell’Oncoematologia Pediatrica del Policlinico S. Matteo di Pavia:“Il grande afflusso di pazienti da fuori regione e dall’estero ha reso necessario un notevole impegno logistico ed organizzativo da parte dell’AGAL, al fine di assicurare la possibilità di alloggio ai pazienti ed alle famiglie nei periodi di terapia”.


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