PAVIA. Sentinelle in piedi in piazza Duomo. Arriva la risposta di protesta contro le unioni civili

Creato il 20 maggio 2015 da Agipapress
PAVIA. Da ieri Pavia ha il "Registro delle unioni civili" approvato a larga maggioranza ma non senza un dibattito anche duro, che si è ampliato nei social e che raccoglie pareri favorevoli e contrari in modo trasversale fra i partiti. Ed ecco la risposta che arriva dall’opposizione sociale, dalle “Sentinelle in piedi” che ancora una volta tornano a protestare silenziosamente, a indicare la propria contrarietà ad una iniziativa, come il ddl Cirinnà sulle “unioni civili” che mira a modificare la cellula base su cui si fonda la nostra società, la famiglia. 
Le Sentinelle tornano dunque in piazza, in cento piazze d’Italia con la veglia e a Pavia le Sentnielle saranno presenti in piazza Duomo alle ore 17,30.
I numeri d’altronde confermano la diffusione della protesta, pacifica e silenziosa: 273 veglie in meno di due anni con 40mila persone in piazza dopo la mobilitazione nazionale del 5 ottobre dello scorso anno. 

Le Sentinelle nell'ultimo incontro, in piazza Vittoria

Le Sentinelle in piedi saranno quindi presenti da Roma a Milano, da Trieste a Catania, da Torino a Messina passando per Cagliari, Firenze, in una mobilitazione crescente e senza precedenti “Pubblicamente testimonieremo il nostro no al testo sulle cosiddette “unioni civili” - fanno sapere i rappresentanti delle Sentinelle - ribadiremo il nostro no ad ogni tentativo di introdurre l’ideologia gender nelle scuole, come si sta cercando di fare in tutti i modi, rimarcheremo la pericolosità di un testo, il ddl Scalfarotto, che vuole introdurre il reato di opinione costruendolo sull’omofobia, termine studiato a tavolino per zittire chi non si allinea al pensiero unico. Ma saremo in piazza soprattutto per dire sì alla famiglia, cellula fondante della nostra società, sì al diritto di ogni bambino a crescere con il suo papà e la sua mamma, sì a una società che non rinnega, bensì valorizza la ricchezza di ciascun individuo e riconosce il bene oggettivo scritto in ognuno di noi e nella nostra essenza di uomini e donne”.
con la collaborazione di Filippo Cavazza

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