Magazine Informazione regionale

PAVIA. Sguazzini (UDU Pavia): “Il pluralismo culturale è un valore e non un pericolo”.

Creato il 01 marzo 2015 da Agipapress
PAVIA. Sguazzini (UDU Pavia): “Il pluralismo culturale è un valore e non un pericolo”. PAVIA. Di questi giorni, è la notizia della decisione dell’assessore comunale alle Pari Opportunità Laura Canale (in foto) di aver dato vita al primo tavolo interreligioso.
Alcuni cittadini hanno però il timore che un’eccessiva apertura al pluralismo possa avere spiacevoli ripercussioni sul benessere cittadino. 
Come interpreta questo fatto e come si gestisce la molteplicità di credo soprattutto in ambito universitario secondo l’UDU di Pavia, il cui coordinatore Mattia Sguazzini ha di recente stigmatizzato avvenimenti di cronaca facendo capire che Pavia pecca di inosservanza della Costituzione. Il pluralismo culturale è sicuramente un valore e non un pericolo – commenta Sguazzini -.Viviamo in una società globalizzata, multiculturale e pluralista: è naturale che si avverta la necessità di abbattere barriere pregiudiziali con il tempo. L'università deve essere motore principale della democrazia, tra i cui fondamenti sta appunto il pluralismo. La comunità studentesca vive senza problemi, perché l'integrazione è un suo presupposto naturale in quanto luogo del sapere e di cultura. Qualora dovessero sorgere difficoltà, si lavorerà per comprenderne la natura. I cittadini, ovviamente, ragionano in modo diverso; ma anche in questo caso il pluralismo è un valore aggiunto, non si può certamente parlare di apertura eccessiva".  PAVIA. Sguazzini (UDU Pavia): “Il pluralismo culturale è un valore e non un pericolo”. La lotta alla mafia rappresenta un altro dei valori principali del Coordinamento: l'iniziativa "Mafie - legalità e istituzioni" è arrivata nel 2014 alla sua decima edizione. “Questi principi non snaturano l'associazione dalla sua missione di rappresentanza studentesca – spiega Sguazzini - oltre al ricorso sulle tasse, abbiamo portato avanti battaglie riguardanti la necessità di avere un'assistenza sanitaria di base per i fuori corso e la possibilità di stipulare una convenzione sui trasporti cittadini”. La battaglia principale del coordinamento rimane dunque l’abbattimento degli ostacoli che minano il percorso di studi dei giovani pavesi.
“A causa della crisi economica oggi si presentano delle situazioni in cui anche chi prima poteva permettersi di investire una quota per il pagamento della prima rata, del viaggio e dell'alloggio oggi non può più permetterselo – riflette il coordinatore UDU – urge garantire la copertura totale delle borse di studio per gli idonei e una revisione delle normative sulla contribuzione”.
PAVIA. Sguazzini (UDU Pavia): “Il pluralismo culturale è un valore e non un pericolo”.Il Coordinamento ha di recente avanzato ricorsi contro lo sforamento del limite del 20% della contribuzione studentesca rispetto al totale del bilancio di Ateneo.
“I ricorsi del 2011 e del 2012 sono stati accolti dal TAR Lombardia – ricorda Sguazzini - ora attendiamo il secondo grado di giudizio al Consiglio di Stato. Sul ricorso del 2013 abbiamo avuto un accoglimento parziale, per ora, visto che la norma Monti toglie da quel conteggio la contribuzione dei fuori corso. Proseguiremo la nostra lotta per far sì che i diritti vengano veramente garantiti per tutti, a livello locale, regionale e nazionale”.
Come? “Informando la cittadinanza sulla necessità di abbattere le barriere sociali ed economiche che non permettono agli studenti di accedere all'Università o il sereno svolgimento della carriera accademica”.

a cura di Serena Baronchelli


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :