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PAVIA. "Signor sindaco, le porto le lettere dei borghigiani". Una "postina" speciale per la consegna al sindaco.

Creato il 06 settembre 2015 da Agipapress
 PAVIA. Una bimba, figlia di una delle famiglie del Borgo Basso: a lei è stato affidato l'importante compito di consegnare al sindaco Massimo Depaoli le lettere scritte dai residenti di via Milazzo e via Trinchera con cui si chiede di ripristinare la precedente situazione viabilistica del Borgo.
La piccola postina speciale, accompagnata dai genitori in Castello alla inaugurazione della mostra di Dario Fo avvenuta oggi pomeriggio, sotto le antiche volte del porticato si è diretta senza alcun imbarazzo verso il sindaco al quale si è presentata con un bel sorriso, ricambiato dal primo cittadino. 
"Buon giorno signor sindaco,Dovrei consegnarle queste lettere da parte dei residenti di via Milazzo. Grazie". Sono state queste le parole con cui la piccola "postina", senza tradire alcuna emozione e con la serenità dei piccoli, si è rivolta al sindaco che, naturalmente stupito ma con dolcezza, le ha risposto, in tono scherzoso: "Ok le guarderò subito. Scherzo!!! le guardo più tardi.Ciao".
38 in tutto le missive raccolte tra i borghigiani, in circa un mese nonostante il periodo di ferie, e tutte mettono in evidenza la difficoltà della vita in questa zona dopo la decisione dell'amministrazione di dare il via all'esperimento urbanistico del senso unico in Borgo.
Le abbiamo lette quelle lettere: tutte, da quelle dei bambini a quelle dei novantenni, evidenziano il disagio profondo per una situazione palesemente pericolosa e contraria alla logica pianificatrice che dovrebbe garantire strade sicure, non solo bene asfaltate ma anche illuminate e protette da guardrail, che permettano un viaggio tranquillo in ogni condizione climatica, soprattutto in questa zona dove la nebbia accompagna la vita da ottobre a maggio e la esondazione del fiume è un rischio ad ogni inverno; ebbene di fronte a questo, le modifiche alla viabilità che rendono difficile e pericoloso il percorso, non possono essere accettate supinamente.
Tanto peggio poi, se proposte come un miglioramento delle condizioni di viabilità e di vivibilità di una parte della città che da sempre convive già con problematiche particolari e devastanti come le alluvioni.
Episodi di vita del fiume che hanno creato dolori, fatto danni materiali ed economici che hanno lasciato il segno.
Quest'ultima decisione, imposta nonostante trecento firme di residenti contrari, firme raccolte e consegnate in Comune ma evidentemente nemmeno prese in considerazione visto il proseguimento dell'opera di riorganizzazione viabilistica (sempre che abbia un senso parlare di "riorganizzazione" se fatta in questo modo!) dell'area del Borgo Basso, ha gettato l'ultimo macigno addosso a questa zona, o per meglio dire, una pietra tombale se, oltre a quanto già fatto, dovesse andarsi ad aggiungere ed essere realistica la voce che circola insistente: la volontà dell'amministrazione, di inserire il Borgo Basso nell'area del centro storico, violando e alterando ancora una volta la cultura e la storia di una parte della città che nulla ha a che fare, da sempre, con il centro storico.
Ancora una volta, però i borghigiani non intendono lasciar perdere nè tanto meno, intendono darsi per vinti e stanno infatti organizzandosi.
E' presto per scendere nei dettagli ma gli incontri e i contatti nel dopo vacanze, ci sono e sono serrati; intanto si stanno organizzando per essere presenti ancora al prossimo consiglio comunale del 14.
(mpa)

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