PAVIA. Nuovi progetti di inclusione sociale
per portatori di handicap: arriva a Pavia "Socialmente Acerbi".
Il
progetto propone occasioni di compartecipazione tra realtà e soggetti che
abitano il quartiere Città Giardino, in spazi "confinanti" ma
tradizionalmente separati.
Promuove anche
relazioni,
conoscenze e collaborazioni che possano far maturare un percorso di reale
inclusione tra persone diverse per età, condizioni sociali e personali.
Fulcro
delle azioni sarà la sede comunale decentrata di via Acerbi, dotata del
potenziale necessario per sviluppare connessioni significative per
l'intero quartiere. La sede, tuttavia, è ancora "socialmente acerba";
urge dunque aiutarla ad intrecciare una rete stabile
di soggetti pubblici e privati, sociali, associativi e istituzionali.
Come?
Lo spiega Katia Pietra, responsabile del Comitato di Coordinamento Pavese per i Problemi dell'Handicap. "E' un progetto di rete, in cui sono coinvolte
varie realtà associative di Pavia - sottolinea - L'idea base è quella di usare
come fulcro la sede del quartiere, allargando la visione e includendo la scuola
elementare Ada Negri, i CDD Naviglio e Torchietto, la parrocchia Santissimo
Salvatore, Casa Betania, la scuola dell'infanzia, la bocciofila e il centro
sociale per anziani. Abbiamo notato che spesso ogni nucleo è a sé stante, c'è poca interazione fra i soggetti che promuovono
attività sociali. L'idea è quella di creare, tramite laboratori e attività
motorie, momenti di inclusione. Intendiamo organizzare anche una raccolta di
testimonianze di anziani del paese".
Il
4 dicembre partirà anche il progetto Calamaio, durante il quale alcune persone
con disabilità andranno a proporsi nelle scuole, organizzando momenti di
interazione con i bambini.
Uildm
Pavia, dal canto suo, si occuperà di gestire i trasporti delle persone con disabilità.
“Chiunque potrà raggiungere
con facilità i punti di aggregazione - garantisce Fabio Pirastu - ci occuperemo
anche della realizzazione di una piccola orchestra di quartiere attraverso
Soundbeam, strumento attraverso il quale bambini e adulti con disabilità
possono relazionarsi con il mondo esterno. In questo modo speriamo che le
persone con disabilità possano sentirsi sempre più attive".
Il
progetto è stato finanziato dal bando Volontariato 2014.
"E' un
ottimo risultato - ha sottolineato soddisfatta
Alice Moggi assessore
alle Politiche Sociali del Comune di Pavia - d'altro canto siamo di fronte a un
progetto di rete che si evolve da tempo. E' questa la vera forza di questo
settore, riuscire a dare continuità a percorsi che producono dei risultati sul
territorio. Il territorio, appunto, diventa anche il fulcro delle attività:
quando si agisce su un'area ben definita, si riesce ad andare a fondo e a
coinvolgere tutti gli attori presenti". a cura di Serena Baronchelli






