PAVIA. Tutte le proposte della Confesercenti al Comune per evitare la chiusura al traffico di corso Carlo Alberto
Creato il 07 agosto 2014 da Agipapress
PAVIA. La Confesercenti non ci sta. L'associazione guidata
da Romeo Iurilli (nella foto) attraverso una lettera inviata all'attuale amministrazione, chiede un confronto al Comune
che, a partire dal prossimo 20 agosto, trasformerà corso Carlo Alberto in ztl,
zona a traffico limitato.
La missiva, indirizzata al sindaco Massimo Depaoli e all'assessore
alla mobilità Davide Lazzari, parte da un'analisi del centro storico di Pavia
per sfociare in una serie di idee e proposte per evitare una chiusura che
porterebbe ad una inevitabile ricaduta nel settore del commercio e del lavoro.
Undici punti che riassumono il pensiero dei
commercianti e pongono l'accento sulla peculiarità della zona.
Vediamoli nel dettaglio.
1) Bisogna prendere atto, quale dato imprescindibile, che il
centro storico di Pavia costituisce una parte della città che conta 32000
residenti oltre agli studenti non pavesi che risiedono nei collegi o in case
private in affitto .
2) In centro permangono quasi tutte le funzioni pubbliche
più importanti comune, banche, università, esercizi commerciali, tribunale e
altro ancora; questo comporta uno spostamento dei cittadini pavesi e della
provincia verso il centro città, ed a proposito di Corso Carlo Alberto,
ricordiamo che in 300 metri troviamo l’università, il liceo Foscolo, il
collegio Fraccaro, ufficio entrate/catasto, la Camera di Commercio, la Posta,
collegio Cairoli, gli uffici della Provincia e forse abbiamo dimenticato
qualcosa.
3) Bisogna prendere atto che il flusso di traffico verso il
centro coinvolge corso Cairoli e corso Carlo Alberto, che rappresentano la
naturale via di penetrazione al centro storico dalla strada Vigentina (seconda
direttrice per volume di traffico, di accesso alla città da Milano); decidere
di chiudere corso Carlo Alberto significa spostare incrementando il flusso
veicolare nella via Defendente Sacchi e nelle vie limitrofe già fortemente
trafficate anche per la carenza di posti auto.
4) La parte alta di quel quadrante vede una presenza
commerciale ancora importante, peraltro composta da giovani imprenditori che
assumono un maggior rischio di impresa poiché non hanno la stessa evidenza e visibilità delle attività commerciali
presenti nella parte bassa di Strada Nuova e di corso Cavour, pertanto a nostro
avviso l’impegno dell’amministrazione dovrebbe tendere a valorizzare e a
promuovere maggiormente l’area con iniziative pubbliche, evitando di prendere
misure che possano penalizzare ulteriormente questi esercizi.
5) Si deve inoltre considerare l’esistenza di permessi
parcheggio dell’università, i cui fruitori sono spesso utenti dei pubblici
esercizi di corso Carlo Alberto, piazza Italia,etc. Chiediamo che venga considerata la proposta
emersa in occasione di un precedente incontro con i commercianti, di dare
carattere di sperimentazione alla eventuale scelta viabilistica e di valutare
la limitazione della chiusura della zona a fasce orarie 10/12 e 14/16.
6) Non si deve mai dimenticare che Pavia deve essere una
città accogliente, aperta ed accessibile. Una regola che ci sentiamo di
suggerire è di non eliminare parcheggi prima di averne creati altrettanti,
parcheggi accessibili a costi limitati soprattutto in occasione dell’Expo 2015,
che speriamo portare alla città forti flussi turistici, che potrebbero
tuttavia mettere sotto pressione il
nostro sistema parcheggi.
7) Cambiare il sistema di pagamento dei parcheggi, oggi la
tecnologia consente di pagare “a consumo”, ossia solo per l’effettivo tempo in
cui il veicolo viene lasciato in sosta.
8) Noi proponiamo che si affronti il problema della mobilità
cittadina con un piano del traffico razionale e positivo, che preveda un
percorso formativo partecipato che deve vedere il coinvolgimento del settore
commercio che rappresenta migliaia di piccole imprese, di lavoratori giovani e
donne, che non va dimenticato rappresenta il 18% del PIL cittadino, e non è
poca cosa! Nelle recenti considerazioni dell’assessore l’esigenza di un piano
cittadino della mobilità è assunta bene, così come positiva la decisione di
istituire la figura del mobility manager. Ciò consentirà di uscire
dall’improvvisazione e di rincorrere problemi che quotidianamente insorgono.
9) Auspichiamo che il piano della mobilità definisca le
linee per un miglioramento del trasporto pubblico urbano, con particolare
riferimento ai costi ed ai tempi di percorrenza nei collegamenti con le
periferie.
10) Ci si occupa di centro storico mentre le periferie sono
trascurate, benché costituiscano la gran parte della città con tutti i problemi
che ben conosciamo, citando l’architetto R. Piano – “c’è bisogno di un forte
rammendo”, anche a Pavia. Tuttavia
questo implica scelte diverse da quelle contenute dal PGT di recente adottato,
ricollocando per esempio funzioni pubbliche, amministrative, sociali,
economiche. E da noi il “rammendo” è possibile vista la quantità di aree
dismesse collocate tra centro e periferia, purtroppo fino ad ora su questo
terreno si contano solo sconfitte!
11) Chiediamo la convocazione del Distretto Urbano del
Commercio che per missione affidata dalla Regione Lombardia non può essere solo
il luogo per decidere eventi.
Oggi il funzionario di Confesercenti, Barbara Longo,
consegnerà la lettera all'amministrazione per avere quanto prima un confronto
con Sindaco e giunta.
a cura di Federica Bosco
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