PAVIA. Il collegio universitario S. Caterina da Siena
promuove per l’anno accademico 2015/16 un Master di I livello in
“Gestione e riutilizzo sociale dei beni confiscati alle
mafie”, riconosciuto dalla Università di Pavia e realizzato in
collaborazione con il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali, con
il patrocinio dell'Agenzia Nazionale per l'Amministrazione e la Destinazione
dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC).
Il Master durerà un anno e sarà aperto ad un massimo di
30 partecipanti formando professionalità capaci di gestire e utilizzare a fini
sociali i beni confiscati alle mafie, dalla fase della custodia a quella della
confisca fino a quella della successiva assegnazione.
Secondo le ultime stime, sono circa 10.500 i beni
immobili attualmente sequestrati nel nostro Paese. La Lombardia, quinta
regione in Italia dopo Sicilia, Campania, Calabria e Puglia, è la prima del
Nord per quantità di immobili, aziende e società sequestrate.
I dati relativi a Pavia non sono più confortanti: la
provincia spicca infatti per numero di beni confiscati. Alla luce di
queste considerazioni si avverte sempre più l’esigenza di concretizzare un
percorso formativo post-laurea che si prefigga l’obiettivo di qualificare
i laureati in Studi Economici, Giurisprudenza e Scienze Politiche come
amministratori giudiziari o come professionisti preparati a operare nelle
pubbliche amministrazioni, negli enti locali e nelle organizzazioni del terzo
settore.
Il Master si rivolge a:
- laureati di area
economica, giuridica e sociale che intendano svolgere attività
lavorativa nell’ambito delle organizzazioni del terzo settore, in particolare
cooperative sociali, associazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale;
- laureati in Scienze
Economiche e Giurisprudenza, i quali, anche svolgendo periodo di
praticantato ai fini dell’iscrizione ai rispettivi Albi professionali,
intendano formarsi per lo svolgimento delle attività di gestione di beni
confiscati alle mafie;
- liberi professionisti (avvocati
e commercialisti) che intendano qualificarsi come amministratori giudiziari;
- dipendenti e funzionari
delle pubbliche amministrazioni e di enti locali che, ai sensi della
normativa del Codice Antimafia, intendano acquisire competenze per
l’amministrazione diretta da parte dell’ente di appartenenza dei beni
confiscati.
Il Master prevede una serie di
lezioni frontali (che si svolgeranno nei giorni di venerdì e
sabato) condotte da professori universitari, volte a fornire i fondamenti
di economia e diritto, in collaborazione con alcuni tra i maggiori esperti
nazionali del settore.
Particolare attenzione sarà posta anche sullo studio
storico dei fenomeni mafiosi italiani, affinché le capacità gestionali possano
innestarsi su solide basi di conoscenza delle problematiche mafiose.
Sono
inoltre previste esercitazioni e laboratori, in cui gli allievi potranno
mettersi alla prova nell’applicazione delle nozioni acquisite.
La programmazione include anche una serie
di incontri con professionisti e personalità di spicco ogni giorno impegnati nella
lotta al crimine organizzato, che arricchiranno attraverso la loro esperienza e
il loro bagaglio culturale la formazione degli studenti.
L’attività del Master è infine completata da almeno 200
ore di tirocinio presso enti pubblici o privati, liberi professionisti e
organizzazioni del terzo settore.
I corsi inizieranno a metà novembre 2015, con conclusione
entro giugno 2016, e si svolgeranno a cadenza settimanale nell’intera
giornata di venerdì e sabato mattina.
di Serena Baronchelli
Magazine Informazione regionale
PAVIA. Un Master per educare al riutilizzo dei beni confiscati dalle mafie.
Creato il 04 settembre 2015 da AgipapressI suoi ultimi articoli
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