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PAVIA. Un Master per educare al riutilizzo dei beni confiscati dalle mafie.

Creato il 04 settembre 2015 da Agipapress
PAVIA. Un Master per educare al riutilizzo dei beni confiscati dalle mafie. PAVIA. Il collegio universitario S. Caterina da Siena promuove per l’anno accademico 2015/16 un Master di I livello in “Gestione e riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie”, riconosciuto dalla Università di Pavia e realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali, con il patrocinio dell'Agenzia Nazionale per l'Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC). Il Master durerà un anno e sarà aperto ad un massimo di 30 partecipanti formando professionalità capaci di gestire e utilizzare a fini sociali i beni confiscati alle mafie, dalla fase della custodia a quella della confisca fino a quella della successiva assegnazione. Secondo le ultime stime, sono circa 10.500 i beni immobili attualmente sequestrati nel nostro Paese. La Lombardia, quinta regione in Italia dopo Sicilia, Campania, Calabria e Puglia, è la prima del Nord per quantità di immobili, aziende e società sequestrate. PAVIA. Un Master per educare al riutilizzo dei beni confiscati dalle mafie.I dati relativi a Pavia non sono più confortanti: la provincia spicca infatti per numero di beni confiscati. Alla luce di queste considerazioni si avverte sempre più l’esigenza di concretizzare un percorso formativo post-laurea che si prefigga l’obiettivo di qualificare i laureati in Studi Economici, Giurisprudenza e Scienze Politiche come amministratori giudiziari o come professionisti preparati a operare nelle pubbliche amministrazioni, negli enti locali e nelle organizzazioni del terzo settore. Il Master si rivolge a: - laureati di area economica, giuridica e sociale che intendano svolgere attività lavorativa nell’ambito delle organizzazioni del terzo settore, in particolare cooperative sociali, associazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale; - laureati in Scienze Economiche e Giurisprudenza, i quali, anche svolgendo periodo di praticantato ai fini dell’iscrizione ai rispettivi Albi professionali, intendano formarsi per lo svolgimento delle attività di gestione di beni confiscati alle mafie; - liberi professionisti (avvocati e commercialisti) che intendano qualificarsi come amministratori giudiziari; - dipendenti e funzionari delle pubbliche amministrazioni e di enti locali che, ai sensi della normativa del Codice Antimafia, intendano acquisire competenze per l’amministrazione diretta da parte dell’ente di appartenenza dei beni confiscati. PAVIA. Un Master per educare al riutilizzo dei beni confiscati dalle mafie. Il Master prevede una serie di lezioni frontali (che si svolgeranno nei giorni di venerdì e sabato) condotte da professori universitari, volte a fornire i fondamenti di economia e diritto, in collaborazione con alcuni tra i maggiori esperti nazionali del settore. Particolare attenzione sarà posta anche sullo studio storico dei fenomeni mafiosi italiani, affinché le capacità gestionali possano innestarsi su solide basi di conoscenza delle problematiche mafiose.  Sono inoltre previste esercitazioni e laboratori, in cui gli allievi potranno mettersi alla prova nell’applicazione delle nozioni acquisite. La programmazione include anche una serie di incontri con professionisti e personalità di spicco ogni giorno impegnati nella lotta al crimine organizzato, che arricchiranno attraverso la loro esperienza e il loro bagaglio culturale la formazione degli studenti.  L’attività del Master è infine completata da almeno 200 ore di tirocinio presso enti pubblici o privati, liberi professionisti e organizzazioni del terzo settore. I corsi inizieranno a metà novembre 2015, con conclusione entro giugno 2016, e si svolgeranno a cadenza settimanale nell’intera giornata di venerdì e sabato mattina.
di Serena Baronchelli

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