PAVIA. Una serata per conoscere la realtà dei cristiani del Medio Oriente: morire per la fede.

PAVIA. “Una ragione per vivere e una per morire: cristiani in Medio Oriente, l’esperienza del martirio” è il titolo della serata che si tiene stasera in aula del Quattrocento dell’Università. L’incontro, organizzato dal collegio Lorenzo Valla e dall’associazione Laude Novella, propone la testimonianza di Giorgio Paolucci, giornalista e scrittore, per lunghi anni caporedattore di Avvenire, testata che con più attenzione ha seguito il drammatico evolversi della situazione delle comunità cristiane mediorientali. Attraverso alcuni video, l’autore ci farà conoscere le voci di popolazioni oggi perseguitate, o costrette a fuggire dalle violenze dell’Isis e dell’estremismo islamico, che chiedono invece di poter restare nelle loro terre, dove il cristianesimo è nato e si è poi sviluppato in tutto il mondo. In Medio Oriente i cristiani sono oggi 15 milioni, di cui 5 milioni cattolici. Erano 50 milioni solo alla fine della seconda guerra mondiale e oggi vivono in mezzo a 360 milioni di abitanti di Paesi arabi e non arabi di una vasta area geografica che va dall'Egitto alla Turchia, dall'Iran a Israele, dai Paesi del Golfo, fino all'Iraq, il Libano, la Siria, la Giordania e la Palestina. di Filippo Cavazza