PAVIA. Vigili di prossimità: riorganizzazione radicale con aree minori per favorire il contatto con i residenti.

PAVIA.Porzioni di città più piccole per garantire al vigile di quartiere un maggior contatto con i residenti.  Il progetto "Vigile di prossimità", partito il 25 luglio 2014, si evolve e mira a intessere stabili relazioni di fiducia fra cittadinanza e agenti di Polizia Locale, con un occhio di riguardo alle sedi decentrate.  "È stata una riorganizzazione radicale del lavoro della Polizia Locale a Pavia - ha ricordato questa mattina in conferenza stampa l'assessore Giuliano Ruffinazzi -. Dopo l'esperienza svolta sulla strada, ci siamo confrontati con esperienze virtuose e oggi presentiamo l'evoluzione del servizio. Abbiamo effettuato una seria selezione di chi potesse approcciare al meglio tale tipo di servizio". I vigili di quartiere lavorano sul territorio dal 1 ottobre, divisi in 5 quadranti. Ognuno di essi verrà ulteriormente suddiviso in 2 zone, ciascuna delle quali avrà un vigile di quartiere assegnato, che potrà in questo modo rimanere ancora più vicino ai cittadini. Tutti i quartieri sono inoltre stati dotati di una postazione in cui il vigile di prossimità ascolterà i cittadini nei seguenti orari: martedì dalle 9 alle 10 e giovedì dalle 17 alle 18 ascolterà i cittadini.  I vigili che hanno deciso di dedicarsi a tale servizio sono stati formati dalla psicologa Gaia Vicenzi per apprendere le nozioni e gli indirizzi utili per interpretare al meglio il loro nuovo ruolo.  "Mi sembra che l'evoluzione sia significativa e sottolinei un grande salto di qualità per un servizio che l'amministrazione ritiene fondamentale - ha chiosato Ruffinazzi -. Presidiare il territorio vivendolo ci sembra il modo migliore per prevenire problemi e fornire risposte concrete alla città". Serena Baronchelli