Magazine Informazione regionale

PAVIA. Ztl in Borgo serve solo a fare cassa. I residenti pronti a contrastare le imposizioni del Comune.

Creato il 04 aprile 2015 da Agipapress
PAVIA. Ztl in Borgo serve solo a fare cassa. I residenti pronti a contrastare le imposizioni del Comune. PAVIA. “Io non chiedo il permesso”. Potrebbe chiamarsi così il comitato di residenti in via Milazzo fermamente contrari alla regolamentazione dell’accesso alla strada attraverso fasce orarie. 
Il nome, per ora assolutamente teorico, è stato suggerito da Marcella Magnino portavoce dei malumori di chi abita in Borgo, e si riferisce al permesso di transito a pagamento che dovrebbe essere richiesto da chi abita proprio in via Milazzo e necessita di transitarvi in auto a tutte le ore del giorno. 
L’estensione della ztl in varie zone di Pavia potrebbe in qualche modo collegarsi con le proposte recentemente avanzate da Legambiente che invita ad abbassare in modo significativo gli spostamenti motorizzati all’interno delle aree metropolitane, fissando target nazionali validi per tutti i Comuni capoluogo di Provincia e per quelli con più di 50mila abitanti.
L’associazione ambientalista punta a stabilire che entro due anni la quota massima di spostamenti individuali su mezzi privati a motore non superi il 50%. Negli anni successivi, attraverso un cronoprogramma ben definito, i Comuni verrebbero vincolati al raggiungimento di una ripartizione modale degli spostamenti che vedrebbe la domanda di mobilità soddisfatta per due terzi da Tpl, ciclabilità, pedonalità e altre forme di mobilità sostenibile, solo per un terzo dai mezzi privati a motore.
“D
a qui si capisce il futuro che ci aspetta – commenta la Magnino - e anche il motivo delle chiusure a macchia di leopardo qua e là per la città. Il nostro sindaco, che incontreremo appena ci comunicherà la data dell'appuntamento è stato per anni a capo di Legambiente Pavia. Leggere e conoscere le idee di Legambiente ci consente di valutare la posizione che Depaoli e Davide Lazzari potrebbero assumere”. 

PAVIA. Ztl in Borgo serve solo a fare cassa. I residenti pronti a contrastare le imposizioni del Comune. Di certo la metodologia adottata finora non soddisfa i borghigiani. “Agire in questo modo è troppo comodo – commenta la loro portavoce - si chiude una via senza spendere un euro per garantire servizi come il trasporto pubblico o i parcheggi acorona, per giunta chiedendo a ogni residente di pagare per ottenere i permessi. Senza contare le multe salatissime che aspettano i trasgressori che entreranno e usciranno da via Milazzo fuori orario. Un guadagno sicuro senza spendere un soldo! Ecco il traffico limitatoall'italiana”.
Le idee dei residenti per valorizzare via Milazzo sono moltissime. Un esempio: recuperare l’Imbarcadero e trasformarlo in una discoteca estiva sull’acqua. 
Per ragionare su ipotesi e soluzioni, il comitato si riunirà il prossimo 10 aprile nella speranza di ottenere un riscontro dal Comune prima di quella data.
“Ho scritto ai consiglieri Roberto Rizzardi e Silvia Chierico che hanno organizzato la riunione in Borgo qualche settimana fa ma non ho ricevuto risposta – racconta la Magnino - Scriverò anche al presidente della Provincia Daniele Bosone che ha sempre collaborato con Lazzari”. 

La strategia della protesta in consiglio comunale utilizzata da moltissimi cittadini in difficoltà negli ultimi mesi, non sembra convincere fino in fondo i residenti in Borgo: “A mio avviso la cosa migliore è creare una piccola lobby” chiosa la Magnino. 
a cura di Serena Baronchelli

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :