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PAVIA."Faccia a faccia con il tuo Pregiudizio": i migranti si raccontano.

Creato il 08 settembre 2015 da Agipapress
PAVIA. PAVIA. Una "biblioteca vivente" per condividere la memoria e creare radici. 
Si chiamerà Faccia a Faccia Con il tuo Pregiudizio il nuovo progetto dell'assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Pavia, finanziato nell'ambito dell'avviso per la promozione di azioni positive per l'inclusione sociale di persone a rischio discriminazione etnico-razziale nelle aree urbane periferiche di UNAR. 
I migranti si racconteranno alla cittadinanza pavese come "libri viventi", tramandando la loro esperienza oralmente in svariate sedi. Punto di riferimento sarà Palazzo Mezzabarba, ma si terranno incontri anche nei quartieri e nei comuni che aderiscono al progetto.
"Penso che questa iniziativa per Pavia sia una grossa opportunità - ha dichiarato in conferenza stampa il Prefetto Erminia Rosa Cesari -. Oggi non possiamo più pensare che la nostra società resti chiusa: ci dobbiamo preparare a vivere con gli altri, anche se li riteniamo diversi, cercando di capirli e nel contempo di non perdere le nostre tradizioni e la nostra cultura. Spero di poter organizzare incontri in Prefettura con l'assessore Canale. Intendo aprire il Palazzo del Governo a incontri di carattere culturale". 
"L'orgoglio per il proprio Paese non è una forma di chiusura ma il modo di condividere la nostra cultura con chi viene a vivere in Italia - ha aggiunto l'assessore alle Pari Opportunità Laura Canale -. L'Italia è un Paese democratico, mentre i migranti provengono da zone in cui il welfare non esiste. Questo progetto garantisce l'interazione dal punto di vista culturale, superando lo stereotipo nei confronti del diverso e rispondendo alle domande dei cittadini attraverso i racconti diretti dei migranti". 
Sono parte del progetto i Comuni di Certosa di Pavia, S. Martino Siccomario, Cava Manara, Torre d'Isola, Bressana Bottarone, Borgarello, Travacò Siccomario, Broni e Stradella, con la collaborazione delle associazioni Babele, Progetto Con-Tatto, Ci Siamo Anche Noi e Fondazione ISMU. L'iniziativa partirà entro il 2015 e durerà 18 mesi. 
"Quando parlo di migranti, non mi riferisco solo agli extracomunitari ma anche a chi viveva nell'Italia meridionale negli anni 50 e si è integrato al nord - ha aggiunto la Canale - Io non credo nel multiculturalismo, che in altri Stati ha fallito. La grande sfida è quella della fusione, condividendo la cultura italiana e portando la propria identità come un valore aggiunto". 
Il finanziamento sarà di 60mila euro, ai quali andranno ad aggiungersi 10mila euro avanzati dal budget di aprile del settore Pari Opportunità.
di Serena Baronchelli

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