PAVIA. Aprire ai privati
per evitare la chiusura dell'ambulatorio a San Pietro in Verzolo.
È questa una delle possibilità vagliate dal Comune di Pavia dopo che l'ASL ha
manifestato l'esigenza di concentrare i suoi servizi presso la struttura di
viale Indipendenza.
Anziani e fasce deboli verrebbero messi in ginocchio da uno spostamento del
servizio di così ampio raggio: la principale sede ASL dista infatti circa 4 chilometri
dal quartiere. Eppure l'azienda sembra fermamente decisa a sospendere il servizio settimanale di ambulatorio infermieristico.
"Le mura del laboratorio sono di proprietà comunale - ha sottolineato durante il consiglio comunale di ieri sera il capogruppo della lista civica Rodolfo Faldini, che ha sollevato la questione presentando un'instant question -. I cittadini chiedono prestazioni non complesse e piccole consulenze mediche ma recarsi in viale Indipendenza causerebbe loro un grande disagio. Ho potuto rilevare che molti esponenti del Pd si schierano contro questa decisione e manifestano la loro contrarietà nei confronti di un'ulteriore limitazione dei servizi del quartiere. Chiedo all'amministrazione se vi siano dei riscontri rispetto abbiano la necessità di mantenere il servizio".
"Il Comune può valutare la possibilità di avviare collaborazioni con privati
per l'erogazione di questi servizi qualora l'ASL non li offrisse più - ha
replicato l'assessore alle Politiche Sociali Alice Moggi - abbiamo incontrato i vertici Asl per valutare alcune
strade alternative. L'azienda ha confermato la volontà di chiudere il presidio,
ma stiamo prendendo in considerazione la possibilità di intraprendere strade
alternative, non gestite da personale Asl".
"Sono convinto che il Comune di Pavia, anche in previsione della
discussione sul bilancio, sappia recuperare delle risorse per affidare il
servizio infermieristico a terzi, che possano realizzarlo sul territorio come
da volere dei cittadini" ha chiosato Faldini.a cura di Serena Baronchelli
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake