PAVIA. "No Ius Soli. La cittadinanza non si regala". È
questo il testo degli striscioni affissi nella notte in 80 città italiane da
CasaPound Italia. Il riferimento è alle modifiche alla legge sulla cittadinanza
votate alla Camera e ora in discussione al Senato. Cpi ha inoltre annunciato la
raccolta firme per un referendum abrogativo nel caso in cui la nuova legge
passasse anche a Palazzo Madama.
"La demolizione della cittadinanza - spiega Cpi - è solo l'ultimo
tassello di un più generale attacco alla nostra sovranità, iniziato con il
colpo di stato finanziario del 2011, proseguito con l'insediamento di ben tre
governi senza chiaro mandato popolare e con l'apertura indiscriminata delle
frontiere. Dopo aver distrutto lo Stato e spolpato l'economia, ora vogliono
sostituire il popolo italiano con altri popoli. Un progetto criminale e folle,
che si inserisce in quel business che 'rende più della droga' di cui parlava
Salvatore Buzzi e che non ha cessato di produrre dividendi. Un progetto a cui
CasaPound si opporrà con tutti i mezzi politici. A chi vuole cancellare
l'Italia dalla storia - conclude CasaPound - ricordiamo che ci sono ancora
alcuni italiani che non si arrendono".
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PAVIA.Ius soli: CasaPound mette striscioni in 80 città e lancia il referendum abrogativo.
Creato il 17 ottobre 2015 da Agipapress
PAVIA. "No Ius Soli. La cittadinanza non si regala". È
questo il testo degli striscioni affissi nella notte in 80 città italiane da
CasaPound Italia. Il riferimento è alle modifiche alla legge sulla cittadinanza
votate alla Camera e ora in discussione al Senato. Cpi ha inoltre annunciato la
raccolta firme per un referendum abrogativo nel caso in cui la nuova legge
passasse anche a Palazzo Madama.
"La demolizione della cittadinanza - spiega Cpi - è solo l'ultimo
tassello di un più generale attacco alla nostra sovranità, iniziato con il
colpo di stato finanziario del 2011, proseguito con l'insediamento di ben tre
governi senza chiaro mandato popolare e con l'apertura indiscriminata delle
frontiere. Dopo aver distrutto lo Stato e spolpato l'economia, ora vogliono
sostituire il popolo italiano con altri popoli. Un progetto criminale e folle,
che si inserisce in quel business che 'rende più della droga' di cui parlava
Salvatore Buzzi e che non ha cessato di produrre dividendi. Un progetto a cui
CasaPound si opporrà con tutti i mezzi politici. A chi vuole cancellare
l'Italia dalla storia - conclude CasaPound - ricordiamo che ci sono ancora
alcuni italiani che non si arrendono".
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