La veduta del cantiere
Sarà il Mediterraneun Acquario di Roma il nuovo elemento simbolo dell’EUR che prenderà il posto del Colosseo Quadrato, soprannome dato al Palazzo della Civiltà del Lavoro ispirato all’arte metafisica?Gli indizi ci sono tutti. La struttura è modernissima, imponente: un ettaro e mezzo di superficie coperta nascosta sotto il laghetto. Due spazi, uno per l’auditorium per l’accoglienza e gli spazi espositivi, l’altro per i pesci da ammirare nel loro ambiente e magari da curare e per guardare i sofisticati pesci robot dalle sembianze e dai movimenti così naturali da sembrare veri.
Pesci robot
A realizzarli è un’equipe d’ingegneri dell’Università Campus Bio-Medico di Roma; sono in preparazione una cernia, un’anguilla, una medusa e un pesce degli abissi marini, tutti dotati di vescica natatoria meccanica e di un sistema di sensori, e di una “intelligenza artificiale”, per muoversi in autonomia, riconoscere fondali e altri pesci, distanze, ostacoli da evitare. Il corpo dei pesci-robot è snodato a garantire la tipica andatura oscillante degli esemplari reali e permettere di nuotare attraverso il movimento alternato della pinna caudale. Il “vestito” è fatto da uno speciale latice “cucito” e disegnato in ogni particolare dal mago degli oggetti speciali Ramballi. Saranno utilizzati per investigare da vicino il comportamento dei pesci e per studiare il loro ambiente.L’acquario che ha l’ambizione di diventare la “cittadella del Mediterraneo” fra meno di un anno, a settembre 2012, entrerà in funzione così come l’ha sognata più di vent’anni fa Domenico Ricciardi, l’ingegnere, tarantino di origine, titolare dell’omonima impresa di costruzioni che la sta realizzando.
Ing. Domenico Ricciardi
“L’idea nata nel 1990, ricorda Ricciardi, fa capire quanto dura una procedura in Italia anche se per fortuna abbiamo avuto sempre l’unanimità dei consensi al progetto. Ho visto quattro sindaci, due volte Rutelli che ha messo la prima firma, Veltroni che l’ha confermata e buon ultimo Alemanno che probabilmente sarà lui a tagliare il nastro… Un’opera che non costa al pubblico, è interamente finanziata da privati con un investimento di più di ottanta milioni, lascerà il segno a Roma ed è destinata a diventare la più importante attrazione del secondo polo turistico della città. Ero convinto, continua nel suo amarcord, della paternità dell’idea, senonché qualche anno fa scorrendo gli archivi dell’EUR, ho scopetto dei disegni degli anni ’30 in cui l’architetto Marcello Piacentini, il progettista dell’Esposizione Universale di Roma che doveva inaugurarsi nel 1942, aveva previsto un acquario sotto il laghetto. Nessuno ne ha mai più parlato, ci voleva un pugliese come me, mezzo secolo dopo, a far riemergere quella pazza idea! Ma non solo, continua il nostro sognatore, ho scoperto due anni fa che dei ragazzi della scuola media dell’EUR, ancora prima che io pensassi all’acquario, nel 1996 avevano avuto un premio perché alla domanda «cosa volete di bello si faccia all’EUR» avevano descritto e schizzato un acquario nel lago. Quindi quasi contemporaneamente a me se non prima, ciò significa che l’idea era nell’aria. Il laghetto è una location ideale per il nostro acquario, è a impatto ambientale zero, non solo perché è realizzato tutto sott’acqua ma anche perché è posizionato tra le due stazioni della metro e con ai lati il parcheggio coperto, che si sviluppa per tre piani sotto il livello stradale e che è già funzionante. Il visitatore avrà la sensazione di entrare nell’acqua già quando prenderà l’ascensore con le pareti trasparenti, e questo serve a dare un impatto particolare, la sensazione di scendere sott’acqua per ammirare i fondali del Mediterraneo. Il progetto di massima del sogno che si sta realizzando è mio, continua Ricciardi, e della mia società di costruzioni la RR Service che ho con mio fratello e mio nipote ma non sarebbe stato possibile senza la collaborazione e il coordinamento tra autorevolissimi tecnici, un gruppo di ingegneri e di architetti che da anni si impegnano nel progetto. Senza contare poi il lavoro dei miei quattro figli ognuno con una specializzazione. Massimiliano ingegnere informatico, Giuseppe architetto ambientalista, Francesca fantasia architettonica, Luigi attività commerciale.”I lavori al 10 novembre 2011
La realizzazione dell’acquario vero è proprio che occupa circa quattromila metri quadrati dal costo di 15 milioni di euro è affidata alla Merlin Entertainments, la società anglo americana che gestisce una cinquantina di acquari Sea Life nelle più importanti capitali in giro per il mondo, L’area altrettanto grande e importante è quella dell’auditorium destinata ad attività espositive permanenti e alla conoscenza delle attività sottomarine del Mediterraneo, con l’organizzazione di congressi, mostre e proiezioni, punto di incontro tra la ricerca scientifica e il pubblico per la divulgazione di temi che altrimenti sarebbero confinati esclusivamente a un ambiente di addetti ai lavori. Il tutto nasce da una stretta collaborazione con l’università La Sapienza, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Enea. Innovativo è lo spazio educativo interattivo centrato sul progetto 4D, alla terza dimensione si somma l’interattività con il pubblico, con le spettacolari riprese subacquee in tre dimensioni le prime eseguite in Italia dal cineoperatore Roberto Rinaldi in giro per le Aree Marine Protette del Mediterraneo. Con la proiezione di questi eccezionali ed esclusivi documentari, il pubblico, dotato degli speciali occhiali, si sente virtualmente un subacqueo immerso nell’acqua, di nuotare tra i pesci e le gorgonie, di toccare la cernia che gli viene tranquilla incontro e spaventarsi invece alla vista delle fauci spalancate di una grossa murena, peraltro inoffensiva.La “Nuvola” in costruzione
In conclusione Roma nel suo immediato futuro, ancora pochi mesi, avrà una spettacolare struttura inserita nell’area che, già di per sé, è la più “moderna”. Con la Nuvola di Fuksas, il nuovo Centro congressi firmato per l’appunto, dall’architetto romano Massimiliano Fuksas, una delle firme più in vista dell’architettura mondiale, formerà un’insieme unico che potrà competere con qualsiasi altra Capitale.