- Papone, facciamo colazione?
Così stamattina, nel dormiveglia, mi sono sentito rimbrottare da BiBì, in versione rimata e in forma smagliante, sorridente, simpatica come di fatto è quando non urla.
- Certo, le dico io, cogliendo l'attimo di buon'umore dello Squalo più squalo che c'è.
Pilù si arrotolava ancora nelle coperte, nel buio della stanza alle 7,00 del mattino appena passate, cercando di conservare a lungo il tepore del letto e il silenzio della notte.
Ormai gli Squali si sono abituati all'assenza della madre.
Chiedono sempre di lei, ma non c'è più quell'angoscia dei primi giorni, della ricerca spasmodica della sua presenza.
Sanno che torna e quindi si sono tranquillizzati. Anche perché sanno anche di passare le giornate con il migliore dei padri che esiste nell'universo conosciuto, intendiamoci. Mica paglia!
Stasera bagnoooo!
Che la forza sia con me...