«Armati ed armamenti nel 2011 ci costeranno 3.453 milioni di euro (+8,4 per cento rispetto al 2010, l'1,7 per cento del Pil!). Globalmente, le spese per la Difesa (ovvero il costo del personale – spesso in esubero – e del mantenimento di inutili obsoleti sistemi d'arma) nell'anno che verrà raggiungeranno la venerabile cifra di 24 miliardi di euro».
Penso. Se un Paese, uno qualsiasi, il nostro per esempio, l'Italia, avesse uno scatto di intelligenza, di sapienza e dicesse:
- Fatte salve le forze dell'ordine che garantiscono la tutela del cittadino e della legge, dall'anno nuovo saranno smantellati del tutto i corpi di armata militare che non hanno più senso di essere tanto chi ci attacca? E se qualcuno si prendesse la briga di attaccarci chiameremo eserciti mercenari di paesi amici (tipo Usa) che saranno ben lieti di proteggerci, basta pagarli anche la metà di quanto spendiamo ora. Infatti, poniamo che se ci disarmassimo, arrivi subito un dittatorello alla Gheddafi che gli prendesse la voglia d'invaderci e che noi, al momento del suo attacco, non avessimo la benché minima traccia di aeronautica, o di marina, o di fanteria o altro tipo di corpo militare... che succederebbe? Ma che cazzo! Hanno difeso il Kuwait difenderanno pure la nostra penisola tanto carina e piena di storia. Non abbiamo il petrolio? Ma abbiamo un patrimonio artistico di valore universale! Perché non proviamo a dare uno storico contributo al pianeta tale da esserne fieri? Pensiamoci: Italia prima nazione al mondo a rinunciare a parte del proprio esercito in modo consapevole. Che dite? I militari tenteranno un colpo di stato? Ma no, basta dire loro che saranno pagati o riconvertiti. O ricollocati all'estero (Guardie Svizzere comprese). E tutti i mezzi militari? Li vendiamo a buon prezzo ai paesi amici (esempio: cedesi cacciatorpediniere ancora in garanzia).
Beh, io credo fermamente che se davvero un paese intelligente dicesse e, poi, facesse questo si troverebbe tra le mani una ricchezza e una prosperità inaspettate.
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