pAZZA...fOLLIA

Da Mark @OfficinaDiMark
Mi sento sballottolato, centrifugato, quasi schakerato, un mojito d’annata, pestato a dovere. In questo lasso di tempo tanto frastagliato come i fiordi norvegesi, ho la cognizione, una bussola d’alta quota per vagabondi del pensiero. Nulla muta nel viaggio, la mia mente si rifugia in quello spazio che galleggia tra follia e pazzia, il mio corpo vive tra realtà e prospettive, il tutto è un’opera d’arte in piena fase espansiva. La mutazione è profonda, tocca gli antipodi della mia vita, ogni cosa sembra rovesciarsi, rimodularsi, ampliarsi, eppur nulla è diverso. Un tourbillon inarrestabile che quasi mi sorprende, che convive in me, anzi lo sdoppia. La rete non mi sembra la stessa, il mito della libertà di espressione, della notizia, dell’obbiettività, del confronto, si sgretola sotto il virus del potere. Il tutto sembra indirizzato, riportato senza un riscontro, le verità si mescolano, le verità si modificano, le verità cessano di esistere. Sono un essere umano, e per coloro che hanno avuto la pazienza di leggermi, non è un vanto esserlo, l’epoca del cambiamento sarà forse in atto, dal punto di vista personale è ampiamente in esecuzione, e là fuori su questa martoriata terra dove le sofferenze superano ampiamente le gioie, apro la mia esistenza, di impertinente follia, o quel che per me è tale, atta ad abbracciare questa vita, non molto apprezzata da molti per le innumerevoli difficoltà con il quale ci si deve confrontare. Cosa dire in più se non di rimbalzo su questo spazio sconosciuto ai più, ai molti, a tutti, di prender atto di questa sana ed incomprensibile pazzia che infonde nelle vene quella felicità tanto auspicata, rincorsa, sognata.   

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