Pazzesco, letteralmente pazzesco! La vicenda Grecia, se non avesse risvolti davvero drammatici per la popolazione, che invece soffre sul serio, sarebbe proprio una barzelletta.
Ovviamente tutti sanno che Atene non riuscirà mai a ripagare il suo debito ed allora è anche chiaro quello che è accaduto ieri, niente di più semplice e naturale.
Pensate ad un debitore in gravissime difficoltà, cosa cerca di fare? Ovviamente di ottenere nuovi prestiti, ma nessuno è disposto a concederli, anzi, i creditori se potessero si farebbero rimborsare e scapperebbero a gambe levate, ma il debitore, abbiamo detto, è messo male e certamente non potrà fare fronte ai suoi impegni, quindi?
Quindi ogni creditore cerca perlomeno di farsi restituire qualcosa, insomma di diminuire la propria esposizione, ma lo fa “di nascosto” perché non ha convenienza a “far saltare il banco”, perderebbe tutto, e lui, invece, la speranza di recuperare qualcosa ce l’ha sempre.
Quella speranza ce l’hanno soprattutto i creditori meno esposti, loro, anzi, possono minacciare di “far saltare il banco”, insomma i piccoli creditori hanno il coltello dalla parte del manico e sono in grado addirittura di ricattare i grandi creditori, possono infatti dir loro:
Se io faccio scoppiare il bubbone perdo tutto, ma per me non è una grave danno, voi, invece, avete molto da perdere, ed allora fate così: allargate ancora il vostro credito, tanto la vostra situazione non cambia di molto, ed il debitore con i vostri soldi salda la mia posizione. Certo la vostra esposizione è aumentata, ma non di molto, ed in compenso vi siete tolti un bel peso, non rischiate più che io, da un momento all’altro, faccia precipitare la situazione. Vi siete guadagnati del tempo col quale potete sperare che la situazione per il vostro debitore migliori, oppure che trovi un altro grande “finanziatore”, in maniera tale che potrete ridurre in maniera significativa il vostro credito.
Analogie con la Grecia? Non vi viene in mente nulla? Non assomiglia a quanto sta accadendo oggi?
Il Fondo Monetario Internazionale (un “piccolo” creditore), minaccia di far saltare tutto se non riceverà, entro il 12 maggio, un miliardo di euro che avanza dalla Grecia. Ieri la Grecia dice che non ha un euro in cassa e che comunque prima pagherà stipendi e pensioni. Oggi su tutti i giornali campeggia la notizia che la Grecia ha pagato una tranche di 200 al FMI e che entro il 12 maggio pagherà i restanti 800 milioni. Domanda: chi gli ha dato i soldi?
Probabilmente gli altri Stati europei che già avanzano dalla Grecia una montagna di miliardi. E gli hanno concesso questi nuovi fondi in cambio di cosa?
Ebbene, ed adesso arriviamo al ridicolo (o meglio al tragico), in cambio degli aeroporti della Grecia che la società tedesca Fraport pagherà all’incirca 1,2 miliardi di euro, e della prossima vendita del Pireo, il mitico porto di Atene, che con ogni probabilità finirà ad una società cinese, la Cosco Group, che già oggi gestisce due delle banchine riservate ai cargo.
Capite ora che il titolo dell’articolo non è per nulla una battuta?
A quando la vendita del Partenone?
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro