Magazine Atletica
E' andata, ma non è stata facile, in una domenica dal meteo novembrino. Non tanto per la neve e il freddo, che le previsioni meteo annunciavano da tempo, quanto per le caratteristiche del percorso, che dopo averti invogliato nei primi 6 km, grazie ad una discesa quasi impercettibile agli occhi, ma avvertibile dalle gambe sotto forma d’invito all'accelerazione, come contrappasso esigeva il tributo nei successivi 11 km, fino a Oglianico, punendo l'iniziale baldanza con una leggerissima ma insidiosa e continua pendenza. Conoscendo l'altimetria del percorso me lo aspettavo, tanto che mi ero proposto di non esaltarmi nelle prime fasi (corse a 4'19 di passo medio) così come non demoralizzarmi nel tratto meno facile (a 4'39). Dopo Oglianico quindi, dal diciassettesimo in poi le gambe hanno ripreso parte dei ritmi iniziali, però ho dovuto abbandonare parte dei sogni di gloria che già mi vedevano superare il vecchio PB con uno scarto ben maggiore. Ventisei secondi in meno segnano il mio attuale correre sulla mezza. Per ora mi accontento di questo: 1:34:26
Questa seconda edizione dellaKeyco Half Marathon di Rivarolo, penalizzata nei numeri dalle inclemenze del tempo, è stata ben gestita dall'organizzazione della ASD Keyco e la Pro loco di Rivarolo in collaborazione con Turin Marathon. Veloce la consegna dei pettorali, situata all'interno dell'Urban Center, un centro commerciale il cui calore e colori invitavano allo shopping, buono il ristoro finale, in cui figurava tra l'altro l'ormai onnipresente ma personalmente gradito panettone a tranci. A disposizione dei runners anche accoglienti spogliatoi con possibilità di una doccia calda. Un appunto negativo: si è formata una leggera calca all'interno del Centro Polisportivo per l'esiguità dello spazio a disposizione dell'operazione di riconsegna dei chip. Oltre alla mezza sì è corsa anche una dieci chilometri, novità di quest'anno, che, lungi dall’essere una semplice gara di contorno, ha visto la partecipazione di circa 370 atleti. Intorno alle 450 unità invece il numero degli iscritti alla ventuno. Aggiungo e chiudo con parole di elogio per l'opera dei volontari della protezione civile, esposti al freddo e alle intemperie ancora più dei podisti e che molto spesso devono affrontare l'ira di automobilisti insofferenti per permetterci di svolgere una gara sicura.
Un saluto e buone corse.