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PC Magazine #121 - Rubrica

Creato il 08 giugno 2013 da Intrattenimento

Con l'E3 lontana solo una manciata di giorni, tutte le luci non possono che essere rivolte in direzione di Los Angeles

Questa, inutile negarcelo, sarà l'E3 delle console next gen. Tutta l'attenzione e gran parte degli annunci andranno in quella direzione. Se da una parte bisogna rassegnarsi a vedere meno esclusive PC esibite sullo showfloor di Los Angeles, è vero anche che tante novità saranno multipiattaforma e che oramai una svolta si era resa necessaria. Il mercato console, che inevitabilmente traina gran parte delle produzioni tripla A, reclamava un passo in avanti dopo una generazione troppo lunga e avere una nuova batteria di sistemi in rampa di lancio, vuol dire essere in procinto di scoprire inedite proprietà intellettuali che potremo goderci in larga parte anche con i processori e le schede video installati dentro i nostri case. Per la prima volta, tra l'altro, siamo stati invitati da due importanti protagonisti della scena hardware, Nvidia e AMD, ad altrettanti incontri con promesse di annunci e inediti prodotti, quindi è lecito aspettarsi novità. Magari qualcosa che coinvolga anche Valve, oramai quasi pronta a dettagliare cosa Steam Box voglia davvero dire e presumibilmente annunciare partnership e prodotti. Esclusive come The Elder Scrolls Online, Company of Heroes 2, Arma 3, Day Z, Civ V: Brave New World, Divinity, Lords of Fallen, Total War: Rome 2 e Wasteland 2 si sommeranno a multipiaffaroma solitamente a proprio agio su PC, come Battlefield 4, The Witcher 3, Project Cars e Final Fantasy XIV. Senza contare quanto in sviluppo ma ancora non rivelato al grande pubblico. Insomma, non mancherà di che divertirsi e nonostante il mercato stia cambiando, una fiera per certi versi anacronistica come l'E3 si prepara a dimostrarsi ancora una volta uno spettacolo che gli appassionati non devono assolutamente perdersi.

PC Magazine #121

COMPONENTECARATTERISTICHEPREZZO

ProcessoreIntel Core i5 3470 € 160.00

Scheda MadreASRock H77 Pro4/MVP € 65.00

Scheda Video GeForce GTX 660 Ti € 250.00

RAM Corsair XMS3 8gb (2x4gb) ddr3 1600 MHz € 50.00

Alimentatore SeaSonic S12II 520 Bronze 520W € 65.00

Hard DiskHard Disk Seagate - Barracuda 500 GB + Samsung 830 128GB € 150.00

Lettore-Masterizzatore Ottico Samsung SH-S223Q SATA € 25.00

CaseCooler Master 690 II Advanced € 80.00

CONFIGURAZIONE COMPUTER ENTRY LEVEL € 845.00

PC Magazine #121
Dopo diversi mesi di assenza tornano su Kickstarter le avventure grafiche: simpatiche, colorate, mai al passo coi tempi. Nel frattempo vecchi progetti tagliano il traguardo e promettono di trasformarsi in giochi finiti per i nostri computer. Come per esempio lo strategico Massive Chalice, del quale avrete già letto in tante altre sezioni del sito, ma c'è anche il meno noto A Hat in Time, un gioco in 3D con centinaia di piattaforme e oggetti collezionabili, ispirato ai classici del Nintendo 64, che ha raggiunto il 317% di finanziamenti.
PC Magazine #121
Altri due grandi successi li ricordate di certo perché ne abbiamo parlato nelle uscite scorse di PC Magazine: Unrest e The Stomping Land, che chiudono rispettivamente con il 672% e il 530% di finanziamenti. E dire che quando li abbiamo presi in considerazione la raccolta fondi andava a rilento e quasi pensavamo non ce l'avrebbero fatta.
Alasdair Beckett-King (perché il mio nome non suona così importante?) è l'autore di un'avventura grafica gratuita molto carina, Nelly Cootalot: Spoonbeaks Ahoy!. Dopo il successo di questa sua prima creazione ha deciso di riproporre lo stesso personaggio ma di fare le cose in grande, realizzando un'avventura punta e clicca 2D che possa rivaleggiare con i titoli commerciali. Lancia quindi la campagna Kickstarter per Nelly Cootalot: The Fowl Fleet! e in poco tempo raccoglie metà della cifra richiesta, per altro molto piccola, appena quindicimila sterline. D'altronde le sue non sono avventure innovative o dispendiose, ma un ritorno ai canoni del passato (sempre ammesso che da quei canoni le avventure grafiche si siano mai allontanate). A tenere banco saranno quindi soprattutto i due punti forti delle sue produzioni, lo stile grafico delizioso e l'eccellente scrittura umoristica, ingredienti che hanno fatto la fortuna di tante avventure. L'unico limite potrebbe essere la lingua inglese: chi non la conosce bene rischia di perdere la comicità del gioco e allora tanto vale guardare altrove. Mentre aspettiamo fiduciosi la chiusura della campagna vi consigliamo di provare il primo gioco di Beckett-King e valutare se Nelly Cootalot: The Fowl Fleet! meriti o meno un incentivo.
Ancora un'avventura grafica ispirata ai classici del passato, questa volta uscita dalla mente creativa di Bill Tiller, che vanta una carriera importante cominciata proprio negli studi della mitica Lucas Arts. Dopo quell'esperienza Tiller non si è girato i pollici e ha prodotto il fortunato A Vampyre Story.
PC Magazine #121
Proprio quest'ultimo titolo è la fonte d'ispirazione della campagna su Kickstarter, che punta infatti a raccogliere fondi per A Vampyre Story: Year One, breve prequel della durata di cinque ore che farà luce sulla vita di Mona - protagonista di entrambi i giochi - prima che riuscisse a fuggire da Castle Warg.
Chiudiamo con un multigiocatore di massa dall'ambientazione molto speciale. Ecco in breve la storia: il regno di Chora è stato diviso in otto province, affidate a otto imperatori. Ciò che distingue gli imperatori gli uni dagli altri non è la razza di appartenenza, ma il tono musicale prediletto. All'inizio questa divisione non causava conflitti, poi ha iniziato a serpeggiare le gelosia. Ora Chora è sconvolta dalla guerra civile, perché ogni fazione compete per la supremazia della propria scuola musicale. Chi vincerà: il pop o il black metal? In realtà questa non è l'unica soluzione. Un maestro, Tiarnen, propone una soluzione pacifica. Toccherà perciò alle fazioni di giocatori decidere se a prevalere sarà l'intolleranza musicale o l'armonia. Dal canto nostro sosteniamo con forza lo sviluppo di Anthymn - questo il nome del gioco. L'idea di combattere componendo melodie anziché recitare incantesimi o tenere il ritmo della nostra cavalcatura per farla correre più veloce potrebbe essere infatti il punto di partenza per cambiare le regole dei multigiocatore di massa. Inoltre Anthymn incoraggia la collaborazione artistica tra i giocatori, che potranno realizzare brani originali e interagire con la musica del gioco in più di un modo. Già solo il fatto che in ogni città ci sia un conservatorio dove migliorare le abilità del nostro personaggio ci fa spuntare un sorriso. E poi non scherzavamo: volete mettere il divertimento di travolgere una boy band guidati dalla furia di un riff dei Pantera?
di Andrea Rubbini

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Lingue morte digitali Vinton Cerf, uno degli informatici che ha dato vita al web moderno e per questo voce autorevole fino a prova contraria, è preoccupato per il futuro dei nostri dati. Potrebbe arrivare un giorno, afferma Cerf, in cui molti dei documenti creati oggi potrebbero non essere più accessibili e non per questioni legate alla decadenza dei materiali. Lo scienziato, a sostenere la sua tesi, evoca un esempio emblematico raccontando di come il suo Microsoft Office 2011 per Macintosh non riesca già a leggere un file creato nel 1997 PowerPoint. Certo, ci sono ancora strumenti che permettono di aggirare un ostacolo come questo, ovvero programmi in grado di decifrare e ricompilare in uno standard più moderno.
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Ma Cerf, che tra le altre cose è vicepresidente di Google, si chiede se tra un secolo sarà ancora possibile recuperare un file salvato con standard decaduti da decine di anni. Se si perdesse la logica di un programma sarebbe infatti molto difficile leggere i file con esso creati e c'è il rischio di perdere tonnellate di informazioni registrate oggi con scanzonata sicumera. Eppure le compagnie precipitano e talvolta si perde traccia della documentazione dedicata ai relativi programmi. Per questo, secondo Cerf, serve qualcuno, o qualcosa, che preservi le chiavi di lettura, che crei una una stele di Rosetta moderna, per aiutare l'uomo del futuro a decifrare le arcaiche lingue digitali dell'oggi. Un'operazione complessa, anche dal punto di vista legale, ma che secondo l'informatico è di vitale importanza, tanto da portarlo a partecipare a incontri che tra l'altro accolgono fino a 400 persone, tutte preoccupate dal medesimo argomento.
Un sistema operativo chiamato Windows
Caricato il 2 giugno, il video che apre l'articolo e che trovate allegato a questo trafiletto è già stato visto oltre 150.000 volte. Un numero esiguo se confrontato a quelli macinati dai cosiddetti video virali, ma davvero enorme per un filmato che mostra per un'ora installazioni, menù, barre di caricamento e interfacce. Un numero giustificato dall'effetto nostalgia che è inesorabile. Quelli che un tempo, in un presente ormai lontano, erano interminabili momenti di attesa si trasformano, opportunamente velocizzati, in ricordi e vibrazioni, in echi di notti lontane, di sogni informatici, di momenti che erano magici anche se, come capita spesso, non li abbiamo percepiti come tali mentre stavano accadendo. Ma con la giusta cornice colpiscono, rievocano, riesumano sensazioni giovanili, impressioni legate a quando tutto era ancora mistero e internet non conteneva tutte le risposte. E quanto sopra vale, molto probabilmente, anche per molti di quelli che non trovano Microsoft particolarmente simpatica. Questo perchè, nonostante il video sia dedicato all'evoluzione di Windows dalla versione 1.0 alla versione 8 Pro, il sistema operativo Microsoft ha fatto parte della vita di tantissimi esseri umani che lo hanno incontrato nei panni di appassionati, figli, harcore gamer di vecchia data o studenti distratti da Hearts durante una lezione interattiva. Più che un video un inno alla memoria, dunque, e per questo solenne, come lo è sempre il rievocare un ricordo piacevole a tutte le età e in tutte le condizioni. E cosa ci può essere di meglio, per una celebrazione di questo tipo, di una colonna sonora ispirata che, come molte altre produzioni targate Daft Punk, mangia e sprigiona nostalgia informatica a tonnellate?
Soluzioni per un raffreddamento ecocompatibile
L'olio minerale, usato da decenni nel campo dell'hardware specializzato, sta conquistando nuovi fan grazie alla sua efficienza nella dissipazione. Non perchè raffreddi più dell'azoto, cosa impossibile, ma perchè non richiede macchinari complessi ed è indubbiamente green e economico, almeno sulla lunga distanza vista la necessità di assorbire i costi dell'impianto. Sono d'accordo con noi persino i ragazzi di KoreLogic che pur non portando i computer a livelli di calore estremi, li sfruttano intensamente. La compagnia, infatti, si occupa di consulenze relative alla sicurezza informatica e questo comporta creare e mettere sotto stress sistemi dedicati al password cracking. Sistemi che vengono raffreddati ad aria ma che talvolta si surriscaldano pur consumando, per il solo raffreddamento, 60 dollari al mese di elettricità. Il tutto senza contare l'estrema rumorosità delle ventole che spesso, nel silenzio notturno, diventano insopportabili. Tutti problemi che non non sussistono con il raffreddamento a olio minerale anche se, come ci mostrano i ragazzi di Korelogic nel video qui allegato, serve un contenitore ad hoc che occupa parecchio spazio. Ma nonostante le difficoltà viene da chiedersi perchè una soluzione così efficace, capace di dissipare con un'efficienza sei volte superiore a quella dell'aria, ci sembra ancora una cosa peculiare. La risposta, molto probabilmente, è legata all'apparente incompatibilità tra liquidi e componenti elettroniche. L'idea che una soluzione liquida trasmetta l'elettricità è estremamente radicata anche se nel caso dell'olio minerale questo è impossibile.
di Mattia Armani

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Marvel Heroes
David Brevik avrà anche avuto da sghignazzare per i problemi di lancio di Diablo III, dopo che Jay Wilson l'aveva chiamato "perdente", ma con Marvel Heroes non è che stia facendo poi chissà quale figurone.
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I problemi non sono mancati, e in questo caso sono stati anche abbastanza gravi dato c'erano in ballo dei soldi, e cioè quelli che i giocatori più entusiasti avevano speso per acquistare il pacchetto "Founder" e accedere ai server con qualche giorno di anticipo rispetto al day one ufficiale. Insomma, i server non hanno funzionato, l'early access praticamente non c'è stato e il fan si è inca... volato. Per scusarsi - e impedire che Brevik venga rapito, evirato e appeso per i pollici nell'inferno dei peccatori a testa in giù - Gazillion Entertainment regalerà 2000 G e un minipet a tutti gli utenti che avevano comprato il suddetto pacchetto, mentre quelli che avevano acquistato il pacchetto Premium riceveranno 1000 G e lo stesso minipet. Il denaro virtuale sarà inviato ai giocatori dal 7 giugno in poi, mentre per il minipet ci sarà da aspettare un po' di tempo.
World of Warcraft
Una dritta per tutti coloro che sono stufi di giocare su un server spopolato, di impersonare una razza che non piace più o di girare con un personaggio nominato come la propria ex ragazza prima che scappasse col loro migliore amico:
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questa settimana i servizi di cambio del nome, della razza e del reame sono scontati del cinquanta percento. Considerando il prezzo regolare non proprio economico di questi servizi, potreste volerne approfittare. Dato che non possiamo impaginare una foto di corredo a questo paragrafo se è costituito da così poche righe, aggiungiamo una notizia abbastanza interessante: a quanto pare il film di World of Warcraft è realtà. Be', quasi, ma è ufficiale che le riprese inizieranno all'inizio del 2014. Lo ha confermato il produttore Charles Roven; il regista del film, prodotto da Legendary Pictures, sarà Duncan Jones, che ha già diretto i discreti Moon e Source Code. Riuscirà a essere più brutto di Super Mario Bros.? Si accettano scommesse.
Guild Wars 2
Dobbiamo ammettere di essere abbastanza sorpresi dal ritmo con cui ArenaNet sta sfornando aggiornamenti su aggiornamenti per il loro MMO gratuito. Questa volta parliamo di due patch in meno di un mese e di un nuovo content a fare da intermezzo: l'ultima Living Story intitolata Last Stand at Southsun non si è conclusa davvero con la sconfitta di Canach nel suo dungeon, visto che ArenaNet ha appena aggiunto un nuovo evento dinamico per ravvivare la zona di Southsun Cove, che negli ultimi mesi era stata praticamente dimenticata:
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la Crazed Karka Queen sbucherà periodicamente dalle profondità dell'isola e richiederà un gruppo consistente di giocatori per essere sconfitta. Questa aggiunta è una specie di intermezzo tra l'ultima patch e la nuova, che sarà applicata al client l'11 giugno e durerà fino al 18: il nuovo evento si intitola Dragon Bash e in realtà è una sorta di festa non dissimile da quella natalizia o di Halloween. Per l'occasione, Lion's Arch si riempirà di proiettori, draghi olografici, fuochi d'artificio e decorazioni a tema. Le ricompense? Parecchie, e molto carine: un elmo per chi partecipa ai fuochi d'artificio che scoppieranno ogni due ore, forzieri pieni di tesori, skin per armi e coprischiena. C'è anche qualche nuova feature marginale per quanto riguarda il PvP; proprio su questa componente fondamentale di Guild Wars 2 si è espresso in questi giorni il game designer Devon Carver, che ci ha dato qualche indizio sul suo futuro. È una lettura molto interessante per chi gioca regolarmente il MMO di ArenaNet: Carver analizza attentamente lo stato attuale del PvP, proponendo gli obiettivi a breve e lungo termine degli sviluppatori, come per esempio la volontà di rifinire il problema dello "zerg" in WvWvW o il bilanciamento delle professioni in strutturato.
Rift
La scorsa settimana vi avevamo avvisato che i vecchi giocatori di Rift avrebbero potuto tornare su Telara in occasione di un weekend completamente gratuito, una specie di anticipazione del nuovo modello free-to-play che il titolo Trion Worlds adotterà dal 12 giugno in poi. Ebbene, i devs ci hanno ripensato...
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nel senso che quel weekend gratis non è mai finito e il periodo di "prova" durerà proprio fino al 12 giugno. La patch che introdurrà il sistema free-to-play si intitolerà Empyreal Assault e aggiornerà il client alla versione 2.3. Trion Worlds ne approfitterà per aggiungere al mondo di gioco anche un'area nuova di zecca, chiamata Dendrome, caratterizzata da giungle e dune. Ci saranno anche dei nuovi boss all'aperto, un nuovo Chronicle intitolato Queen's Gambit, un nuovo Sliver intitolato Grim Awakening e altro ancora. Inutile dire che, se giocate a Rift, o avete intenzione di cominciare dal 12 in poi, leggere le patch notes è caldamente consigliato.
Neverwinter
Chiudiamo con il nuovo MMO gratuito basato sull'universo dei Forgotten Realms di Dungeons & Dragons. La Open Beta ha dato i suoi frutti, e Cryptic Studios ha deciso finalmente quando lanciarlo:
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il prossimo 20 giugno. Che mese affollato, eh? Al lancio sarà anche disponibile il contenuto endgame chiamato Gauntlgrym per i giocatori di livello 60, e un server di prova, NeverwinterPreview, per tutti quelli che vogliono testare le patch prima che escano ufficialmente. Cryptic ne ha approfittato anche per annunciare la prima espansione del gioco, intitolata Fury of the Feywild, che vedrà la luce entro la fine dell'estate. Chiude il cerchio un bell'aggiornamento sullo stato del gioco e su quello che gli sviluppatori hanno ritenuto opportuno modificare in vista del lancio imminente.
di Christian La Via Colli

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The Tale of ALLTYNEX
Nyu Media è un piccolo publisher americano che si occupa di cercare titoli di valore nel sottobosco giapponese per proporli sul mercato occidentale. Se abbiamo potuto giocare piccole perle come Fairy Bloom Freesia, Croixleur, Ether Vapor Remaster o Cherry Tree High Comedy Club tradotti in una lingua più facilmente esperibile in occidente, ossia l'inglese, lo dobbiamo alla loro opera meritoria.
Purtroppo, non trattandosi di videogiochi dall'ampio appeal per le masse, proporre nuovi progetti seguendo la stessa filosofia diventa sempre più rischioso. Così ecco che per l'ultima produzione si è scelta la via di Kickstarter. Nyu Media ha quindi aperto una campagna per finanziare l'opera di traduzione e adattamento della trilogia degli ALLTYNEX di Siter Skain. In realtà è probabile che si sia trattato più di un modo per sostenere economicamente il progetto, che per farlo partire, visto che la trilogia è stata pubblicata pochi giorni dopo la fine della raccolta, segno che i lavori erano iniziati da tempo. Se ci leggete assiduamente, saprete che in passato abbiamo già parlato almeno di due dei tre titoli proposti: Reflex e ALLTYNEX Second, rispettivamente il secondo e il terzo capitolo della serie. All'epoca avevamo testato le versioni giapponesi, decisamente poco amichevoli (anche semplicemente da acquistare), quindi oggi ha senso riparlarne, soprattutto per l'aggiunta al gruppo del primo episodio, Kamui che va a comporre con gli altri quella che è stata ribattezzata in occidente la The Tale of ALLTYNEX trilogy.
Kamui
Il primo capitolo della trilogia uscì originariamente nel 1999. È l'unico a girare con un motore grafico completamente 2D. Evidentemente ispirato ai bullet hell della Cave, introdusse nell'azione un sistema di layer dei livelli che aggiunge una chiave strategica in più alla formula classica. Sostanzialmente alcuni nemici non sono colpibili con l'arma base perché si trovano su un piano differente e posso essere abbattuti soltanto con un attacco elettrico legato a una barra consumabile che ne determina la potenza. In realtà si tratta di qualcosa di già visto nel genere (si pensi ad esempio a quei titoli in cui si dovevano lanciare bombe contro i carri armati). La barra ha un tempo di raffreddamento e serve anche per dare energia a un potente attacco laser. Rispetto agli episodi successivi, Siter Skain mantenne alcune meccaniche classiche come la raccolta dei potenziamenti, che si perdono se colpiti. In generale, Kamui è un prodotto estremamente difficile (come anche gli altri due episodi) che farà felici gli appassionati del genere.
Reflex
Come già scritto, Reflex è il secondo capitolo della serie, l'unico reperibile in una vecchia edizione pacchettizzata giapponese (immaginiamo ora introvabile). Rispetto al primo episodio abbandona la formula classica per abbracciare le novità introdotte da Treasure con Ikaruga. Quindi il giocatore è chiamato a imparare a usare uno scudo capace di assorbire alcuni proiettili ma non altri, e di rifletterli contro gli avversari. Il design dei livelli e dei nemici è molto simile a quello di Kamui, ma in questo caso gli stage sono otto invece di sei e il motore grafico è stato completamente rinnovato. Già da questo secondo episodio è chiaro che Siter Skain non tenti di replicare il suo stesso lavoro in modo pedissequo, ma ami sperimentare nuove forme di gameplay pur rimanendo nello stesso genere, operazione che replicherà anche con il terzo capitolo.
ALLTYNEX Second
Il terzo episodio è ovviamente il più moderno, sia nella realizzazione che nella concezione. Il giocatore ha di base tre attacchi: il mitragliatore, dei missili laser a ricerca e una potentissima spada capace di distruggere alcuni tipi di proiettili. Ritorna l'attacco laser speciale che si ottiene premendo due tasti contemporaneamente. Raffinato e velocissimo, ALLTYNEX Second presuppone una visione strategica complessiva del campo di battaglia, in cui il giocatore deve non solo schivare i centinaia di proiettili sullo schermo, ma anche capire dove attaccare, quando attaccare e che arma usare. Come gli altri due è un titolo estremamente difficile, soprattutto se giocato al livello più elevato. Ma immaginiamo che se vi piacciono o, quantomeno, interessano giochi di questo genere non siate certo dei tipi che si lasciano spaventare dall'eccessiva difficoltà.
di Simone Tagliaferri


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