PC Magazine celebra i saldi estivi di Steam
Settimana di saldi estivi su Steam, uno dei due momenti all'anno dedicato a svuotare il portafogli per portarsi a casa decine di titoli che in larghissima parte non riusciremo mai nemmeno a incominciare. L'abilità con cui Valve negli anni ha imparato a solleticare i palati dei giocatori è straordinaria ma come al solito è utile fare mente locale prima di scegliere a caso e spendere inutilmente una fortuna. Ben inteso, gli sconti su Steam sono ottimi, quantomeno nell'ottica degli utenti visto che gli sviluppatori esprimono opinioni contrastanti, ma l'offerta è talmente esagerata che c'è il rischio di perdersi. L'ideale in questi casi è sapere a monte quali titoli si desidera possedere, magari aiutandosi con gli strumenti implementati all'interno del software, e non cedere alle altre sirene tentatrici fintanto che non escono in homepage i propri obiettivi. Tanto ad eccezione di alcune uscite recentissime (ma non è nemmeno detto) come può essere un Company of Heroes 2, potete stare certi che tutti i giochi piu popolari avranno almeno due giorni di forte sconto. Basta saper attendere. Se poi doveste acquistare (o già possedere) la sempre splendida saga di S.T.A.L.K.E.R. sappiate che il 31 luglio prossimo uscirà la versione 2.0 dell'ottima mod Misery, conversione totale che ribalta l'originale sparatutto ucraino come un calzino e regala svariate ore di gioco senza chiedere nulla in cambio. Qualora ci fosse interesse, non sarebbe impensabile dedicargli un articolo ad hoc. Quando vi stancherete di giocare, questo weekend ricordatevi di sintonizzarvi sulle pagine che trasmettono in diretta l'EVO 2013, il piu importante torneo al mondo dedicato ai picchiaduro a incontri. Uno spettacolo da non perdere soprattutto per gli iniziati al genere. Qui tutta la programmazione.
di Umberto Moioli
Continuano a tenere banco su Kickstarter giochi in stile rogue e simulatori spaziali, che stanno conoscendo una seconda giovinezza. Ma anche i giochi di ruolo sono in grande auge e infatti vi segnaliamo una nuova uscita molto interessante che ha raggiunto subito il piccolo budget richiesto, si chiama Fantasyche: Mike e parla di un ragazzo con un disturbo della personalità che cerca di curare evadendo dalla realtà. Un altro gioco da tenere d'occhio è Harvest, un'avventura grafica dalle tinte fosche che mette tensione già solo a guardare il video. Infine tra i giochi che hanno tagliato il traguardo citiamo una coppia di giochi di ruolo d'azione. Il primo è Rising Evil, un horror buio e angosciante, mentre il secondo si chiama Endica VII The Dream King, ha uno sviluppo orizzontale e consente di giocare in cooperativa con un altro giocatore.
Dopo tre anni di sviluppo Jim Shepard ha deciso di affidare le sorti del suo Dungeonmans: The Heroic Adventure Roguelike a Kickstarter, puntando alla modica somma di 35.000 dollari per concludere e rifinire la versione PC. Dungeonmans è un gioco in stile rogue, dove la morte dell'eroe, come da tradizione del genere, è definitiva e senza appello. Ci sono però novità sufficienti a farlo emergere dai tanti titoli simili. Innanzitutto il mondo di gioco è aperto e può essere visitato seguendo il percorso che più ci aggrada, con dungeon generati casualmente per una sfida sempre nuova. I combattimenti inoltre avvengono a turni e richiedono un approccio tattico e ragionato, valutando con attenzione la posizione dei nemici, splendidi sprite 2D ai quali il video non rende giustizia - visitate la pagina Kickstarter di Dungeonmans per farvi un'idea di quanto sia delizioso lo stile grafico. Ovviamente potremo personalizzare l'eroe a piacimento per adattarlo al nostro stile di gioco, ma c'è di più: ciò che distingue Dungeonmans dagli altri giochi simili è la presenza dell'Academy. Questo bastione di conoscenza cresce mano a mano che rinveniamo armi, artefatti o informazioni sul mondo di gioco, che finiscono al sicuro entro le sue mura. Ciò significa che tutta la conoscenza e i tesori accumulati nelle partite restano sempre a disposizione del nuovo eroe. Se siete curiosi è disponibile una demo con un'anteprima del gioco. Provatela e magari fermatevi su Steam per alzare un pollice verde in favore di Dungeonmans.
Per quelli tra noi convinti che il volto fotografato su Marte non sia la sfinge, bensì Tagliaferri, il momento della verità è finalmente arrivato. Anche se dopo questo inizio becero sarà difficile convincervi che Lacuna Passage è un gioco con una intensa eco spirituale. Cosa c'è infatti di più assoluto e rivelante del camminare su Marte nei panni di uno tra i primi esseri umani ad avervi mai messo piede? Jessica Rainer, unica sopravvissuta della missione Heracles, è alla ricerca della verità su quanto accaduto alla prima colonia di esseri umani del pianeta rosso. A nostra disposizione abbiamo diversi strumenti da usare con cognizione di causa per aiutare Jessica a sopravvivere. Fame, stanchezza e condizioni atmosferiche insopitali sono i suoi nemici, oltre a qualcos'altro che ancora non sappiamo. Per orientarci non possiamo procedere a casaccio: ci sono venticinque miglia quadrate di spazi aperti da esplorare, tutti elaborati sulla base di foto satellitari scattate dagli enti spaziali terrestri. Perfino le tecnologie della missione e le cupole abitabili sono state ricreate dagli sviluppatori sulla base di progetti esistenti. Per non perderci tra le sabbie senza tempo dobbiamo quindi cercare indizi che ci conducano verso i punti critici della spedizione precedente. In ogni caso la decisione su cosa fare spetta a noi. Cercheremo di sopravvivere in attesa dei soccorsi o rischieremo la vita per scoprire la verità? Da questa domanda, che gli sviluppatori rivolgono ai potenziali finanziatori sulla pagina Kickstarter del gioco, si capisce che Lacuna Passage è un gioco aperto. Da parte nostra facciamo i migliori auguri a questo progetto e speriamo di poterci perdere presto nello spazio al cospetto del mistero cosmico che si nasconde sotto la superficie di Marte. Ah, un'ultima cosa: abbiamo scelto come video un'anteprima sulla colonna sonora del gioco. Siamo convinti che trasmetta le emozioni di Lacuna Passage meglio di una fredda cronaca sul gameplay.
Andrei Lubi, come molti altri autori di videogiochi, ha capito che se voleva realizzare il gioco dei suoi sogni doveva farselo da sé. Cinque anni fa ha perciò iniziato a sviluppare il suo simulatore di combattimenti spaziali in 3D. Con il tempo si è aggiunto al progetto anche Dave Schoneveld, che ha curato l'aspetto artistico del gioco, o ora il gruppo (con un paio di altre aggiunte) è pronto a portare Eterium su Kickstarter per accelerare e chiudere lo sviluppo. Tra le priorità di Lubi c'è quella di lasciare da parte gli aspetti commerciali della simulazione per concentrarsi sui combattimenti. Eterium è un gioco complesso e strategico ma con un approccio dolce che dovrebbe consentire anche ai giocatori pochi avvezzi a questo genere di esperienze di padroneggiare le basi e cominciare subito a ottenere qualche soddisfazione. Con il tempo potranno poi aumentare il livello di difficoltà e affrontare avversari molto più astuti e insidiosi, senza comunque nessun trucco da parte dell'intelligenza artificiale. Le armi causano sempre gli stessi danni e le corazze mantengono inalterate le loro caratteristiche: ciò che conta è l'abilità del pilota rispetto a quella del computer. Non dovete però pensare che Eterium sia solo un simulatore di battaglie spaziali. Dietro gli scontri nello spazio aperto c'è infatti una storia da seguire che dà un senso ai combattimenti. Al momento sono disponibili trentacinque missioni e una demo del gioco. Con il contributo dei finanziatori il team di sviluppo potrà espandere i contenuti, potenziare la grafica e rifinire le meccaniche per lanciare finalmente l'erede spirituale dell'epico Wing Commander.
Che si offrano sacrifici agli dèi e si levino canti di gioia: Syndicate avrà finalmente il seguito che merita e che tutti aspettavano. Si chiama Satellite Reign ed è sviluppato dai 5 Lives Studios, dietro i quali c'è infatti Mike Diskett, che lavorò su Syndicate Wars. Tutti gli altri membri del gruppo sono veterani dell'industria con un curriculum d'eccezione, che potete scoprire sulla pagina Kickstarter del gioco. Veniamo quindi al progetto in questione. Satellite Reign è un gioco di strategia in tempo reale nel quale controlliamo quattro agenti, ognuno diverso dagli altri per classe e abilità. Lo scenario è quello classico della fantascienza cyberpunk, ma le possibilità sono tutte in mano al giocatore, che potrà creare scenari di gioco inaspettati perfino per gli sviluppatori. Poliziotti, civili e lavoratori della città, un centro di vita pulsante ricreato in ogni dettaglio, reagiscono infatti in modi unici alle nostre azioni. Tutto perciò può cambiare nel giro di pochi istanti. Inoltre avremo la libertà di decidere quale stile adottare nella nostra lotta contro le multinazionali, se cioè prendere di petto il nemico o infiltrarci nelle sue infrastrutture per sabotarne i piani in modo discreto e silenzioso. Possiamo rapinare delle banche per accumulare fondi, corrompere funzionari o rapire scienziati, e molto altro ancora. Le missioni non ci vengono infatti servite una dopo l'altra, ma saremo noi a muoverci liberamente per la città e decidere quali obiettivi portare a termine per vincere la guerra che abbiamo iniziato. Quale sia lo scopo finale del nostro gruppo di ribelli dipende comunque da noi: diventeremo i nuovi padroni delle masse o le libereremo dalla schiavitù dei colletti bianchi? Interrogativi che purtroppo stanno diventando fin troppo attuali anche nel nostro mondo. Al momento la raccolta fondi è ancora a metà strada, ma con due settimane a disposizione Satellite Reign potrebbe diventare realtà. Tenete aperte le porte neurali perché potremmo tornare a stimolare le vostre sinapsi molto presto.
di Andrea Rubbini
La notizia più importante della settimana per la scena indie è stata sicuramente l'acquisizione di Desura da parte di Linden Lab, quelli di Second Life (ricordate quel mondo virtuale che doveva cambiare completamente il mondo ma che poi si è rivelato una bolla di sapone?). Per chi non lo conoscesse, Desura è un servizio di digital delivery tipo Steam specializzato nei titoli indipendenti. Solitamente pone molte meno barriere d'accesso a chiunque voglia pubblicare un gioco rispetto alla concorrenza. Non per niente ha un catalogo molto ricco di piccoli titoli che non vedremo mai altrove. Tra le sue virtù c'è quella di aver introdotto l'alpha funding (Steam è arrivato dopo) e quella di permettere alle varie software house la gestione completa dei loro prodotti. Ovviamente l'acqusizione ha aperto dei grossi interrogativi: Desura manterrà la sua filosofia anche ora che è in mano a una realtà come Linden Lab? Oppure tenterà di inseguire Steam facendo la fine di Impulse quando fu acquisito da Gamestop? Per ora Linden Lab ha dato rassicurazioni in merito alle sue intenzioni, ma si sa bene che in questi casi le parole contano gran poco e bisogna sempre attendere che il tempo faccia la sua parte.
Ma veniamo ora a qualcosa di più propriamente ludico. Partiamo con l'originalissimo Viscera Cleanup Detail di Runestorm Games. Ve l'abbiamo già segnalato nelle news, ma ci fa piacere parlare anche qui del titolo che quadra il cerchio degli FPS rispondendo alla domanda: chi pulisce dopo che il giocatore ha massacrato i mostri o i nemici di un livello? Sorpresa! C'è l'ometto delle pulizie che passa a raccogliere le interiora sparpagliate in giro e a togliere le macchie di sangue lasciate dai cadaveri scomparsi. Con tanto di guanti il lattice e spazzolone, il nostro eroe del millennio deve impegnarsi nell'eterna lotta per far vincere l'igiene sulle forze oscure dello sporco impossibile. Provatelo perché ne vale la pena, anche solo per farsi quattro risate. Come fare? Facile, basta scaricare la versione alpha appena rilasciata: Link
Veniamo al secondo gioco della settimana. Avete presente quegli atti d'amore che ogni tanto si fanno verso i videogiochi che hanno segnato il proprio passato? Qualsiasi sia la vostra risposta, non potete rimanere indifferenti di fronte a Bruce Lee II, seguito apocrifo del platform a 8 bit uscito nei primi anni '80 che ancora oggi molti ricordano con piacere (e alcuni giocano nelle sue varie riedizioni). Scaricarlo dal sito ufficiale non costa nulla, ma volendo è possibile effettuare una donazione all'autore per ricompensarlo dello sforzo fatto.
Parliamo ora dell'action adventure freeware Safety: Life Is a Maze. Si tratta di un progetto molto piccolo, realizzato con grafica in pixel art e chiuso in due mesi, che però offre degli enigmi molto divertenti e impegnativi e vale il tempo che dura. Dategli uno sguardo se non sapete cosa fare in queste assolate giornate di luglio (veramente piove sempre ndUmbertovestitodacolonnellodellaeronauticamilitare).
Parliamo ora di Bliss, titolo d'esplorazione caratterizzato da una grafica stilizzata e coloratissima, che invita a lasciarsi andare nel suo mondo da favola. Si tratta di un progetto davvero interessante, nato sulla falsariga del genere assurto agli onori della cronaca grazie a Dear Esther. Ovviamente lo terremo d'occhio per voi (ma anche un po' per noi ndEgodelredattore). Intanto andate sul sito ufficiale a guardarne le immagini.
Infine, non possiamo non parlarvi dei saldi di Steam. Non ci metteremo a fare l'elenco dei titoli indipendenti finiti in sconto, ma sappiate che sono veramente tanti e che se avete perso qualcosa negli ultimi anni sicuramente lo troverete venduto a prezzo ribassato. Fateci un giro e sappiateci dire: Link
Indie della settimana
Sumom Games nasce dalle ceneri di GSC Games World, studio famoso per lo sparatutto in prima persona S.T.A.L.K.E.R. e relativi seguiti usciti e mancati. Formato da due persone, ha dato alle stampe digitali il suo primo gioco, lo sparatutto classico Human Must Answer. Verrebbe quasi da chiedergli cosa li abbia spinti a realizzare un titolo del genere nel 2013, ma loro ci hanno creduto al punto da avviare una campagna Kickstarter per chiedere i soldi necessari al completamento dell'opera (appena 5000 sterline). Ridendo di quelli che, pur avendo ottenuto più di tre milioni di dollari, non sono riusciti a completare il loro progetto, vediamo cosa ne è uscito fuori.
Human Must Answer appare subito come una produzione molto solida. Si vede subito che l'intento era quello di rifarsi ai classici del genere che infestavano le sale giochi negli anni 80/90, più R-Type e Nemesis che un qualsiasi bullet hell comunque, ma non mancano alcune trovate più moderne. Ad esempio è possibile acquistare dei potenziamenti per le armi, con i classici soldi o con degli strani ovetti d'oro, e tra un livello e il successivo viene visualizzata una mappa esplorabile su cui selezionare le missioni. L'astronave protagonista è dotata di due modalità di fuoco più un potere speciale. Le prime si differenziano più per la qualità che per la potenza in sé, ossia il fuoco principale, formato da proiettili energetici che consumano una barra che si ricarica da sola, è più efficace contro alcuni tipi di nemici, mentre quello secondario è efficace soprattutto contro le barriere energetiche. Il potere speciale permette di rallentare il tempo, utile per eseguire alcune manovre in scioltezza o per uscire d'impaccio da situazioni difficili. Non mancano i bonus da raccogliere durante l'azione, come le ricariche del mitragliatore, e gli oggetti segreti da trovare distruggendo parti dello scenario. Interessante anche la conformazione dei livelli, in cui i vari elementi possono a volte mettere in difficoltà più dei nemici stessi.
Come molti altri progetti nati su Kickstarter, Human Must Answer è spietato con il giocatore. Liberati dai vincoli commerciali più impellenti, sembra che gli sviluppatori amino tornare a creare sfide impegnative per il loro pubblico (è successa più o meno la stessa cosa anche con giochi come Larry Reloaded o Giana Sisters: Twisted Dreams). Quindi siate pronti a tutto acquistandolo, anche a ricordare (o a conoscere per la prima volta), la splendida sensazione che dà il riuscire a superare un livello che ci ha fatto sputare sangue.
di Simone Tagliaferri
COMPONENTECARATTERISTICHEPREZZO
ProcessoreIntel Core i5 3470 € 170.00
Scheda MadreASRock H77 Pro4/MVP € 65.00
Scheda Video GeForce GTX 660 Ti € 230.00
RAM Corsair XMS3 8gb (2x4gb) ddr3 1600 MHz € 50.00
Alimentatore SeaSonic S12II 520 Bronze 520W € 65.00
Hard DiskHard Disk Seagate - Barracuda 500 GB + Samsung 830 128GB € 150.00
Lettore-Masterizzatore Ottico Samsung SH-S223Q SATA € 25.00
CaseCooler Master 690 II Advanced € 80.00
CONFIGURAZIONE COMPUTER DA GIOCO € 835.00
Star Wars: The Old Republic
In questo caldo fine settimana di metà luglio abbiamo deciso di occuparci di quei MMORPG che ultimamente sono rimasti un po' in sordina sopratutto perché per quelli mainstream c'è stata una valanga continua di aggiornamenti, notizie e Beta. Non ci siamo dimenticati della nostra galassia lontana lontana preferita, però, che ormai si avvia verso il suo primo anno da free-to-play. Quello che era sembrato il sintomo di un fallimento, però, si è rivelato il percorso più saggio da seguire, e ora Star Wars: The Old Republic si può dire che stia vivendo una seconda giovinezza. BioWare, per dire, ha in cantiere parecchie novità in termini di content e aggiornamenti: una di queste è la patch 2.3, intitolata Titan of Industry. Con l'update verrà aggiunta al gioco una nuova zona, CZ-198, insieme a due Flashpoint inediti (Czerka Corporate Labs e Czerka Core Meltdown) e una valanga di missioni normali, settimanali e giornaliere. Il "cattivo" di turno è la Czerka Corporation: un website appositamente preparato da BioWare a mo' di viral marketing approfondisce la storia e gli scopi di questa società, proponendo una sorta di tour guidato dal suo presidente in persona, Rasmus Blys. Nel gioco, uno dei complessi della Czerka darà i numeri e i giocatori dovranno cercare di risolvere la situazioni ricorrendo a misure estreme. Tra le ricompense che si otterranno attraverso i content di questa patch ci sono nuove armature e un kit per personalizzare HK-51. Ad agosto ci sarà anche un evento speciale a durata limitata chiamato Bounty Hunter Week: come suggerisce il titolo, diventeremo tutti dei piccoli cacciatori di taglie che renderebbero fiera persino la famiglia Fett. Ogni giorno verranno proposte ai giocatori diverse taglie, tra le quali spiccano quelle sui boss del crimine che andranno affrontati in gruppo. Sconfiggendo questi particolari nemici si guadagnano tantissimi crediti, ovviamente. La cosa interessante è che il content è accessibile da livello 15 in poi, ma un sistema di upscale permetterà a tutti i giocatori di affrontarlo a prescindere dal loro livello individuale.
The Secret World
Restando in tema di MMORPG passati alla formula free-to-play, vale la pena menzionare lo sfortunato esperimento di Funcom, baciato in questi giorni da un nuovo aggiornamento. L'Issue #7 è quello in cui dovremo agire da "James Bond" che Funcom aveva promesso tempo fa: intitolato A Dream to Kill, l'update è ambientato sopratutto in Transilvania, e racconta una storia di società segrete, tradimenti e inseguimenti che ruotano tutti intorno al mefistofelico gruppo Orochi. C'è anche una nuova arma ausiliaria, il lanciafiamme, caratterizzato dalla capacità di infliggere danni periodici. Naturalmente il tutto è condito da un alone di soprannaturale, com'è giusto che sia in un gioco a tinte fosche come The Secret World. La patch è una specie di prologo a quella che aggiungerà la tanto attesa Tokyo, una piccola primizia per lo zoccolo duro di sostenitori di The Secret World.
Neverwinter
Stiamo giocando il nuovo titolo di Cryptic Studios per voi, e mentre girovaghiamo a caccia di imprese da compiere per questa nuova visione dei Forgotten Realms a poche settimane di distanza dalla release, ci sono già nell'aria patch e aggiornamenti di un certo spessore. Il primo di questi non aggiungerà nuovi dungeon o content da giocare ma un modo per... giocare il content. Si chiama "sistema Campagna" e verrà implementato inizialmente nella regione di Sharandar. A quanto pare non sarà soltanto una catena di missioni come tante altre, ma una sorta di esperienza complessiva che racchiude sia il raggiungimento di determinati obiettivi sia l'acquisizione di varie ricompense. La feature si traduce in una speciale interfaccia che elenca tutta una serie di "progetti" che il giocatore può intraprendere; completando missioni, dungeon e altre attività si portano avanti i suddetti progetti, e a quel punto si sbloccano via via nuove regioni, nuovi dungeon e nuove sfide. Alcuni progetti sbloccano nuovi pezzi di equipaggiamento, cavalcature e altri goodies. Si tratterebbe, in pratica, di una questchain dinamica e a quanto pare personalizzabile: siamo curiosi di vedere cosa bolle in pentola, ma dovremo aspettare ancora qualche settimana.
Marvel Heroes
Non abbiamo fatto in tempo a lamentarci della bassissima frequenza di ritrovamento dei bottini rari nella nostra recensione, che David Brevik ha anticipato un interessante cambiamento al modo in cui i giocatori potranno mettere le mani sui loro eroi preferiti nell'imminente futuro del gioco firmato Gazillion Entertainment. "Dovrebbe essere una sfida trovare i bottini migliori, ma non vogliamo che i giocatori siano frustrati dal ritrovamento degli eroi", ha detto Brevik. Per chi non lo sapesse, gli eroi sono sostanzialmente le classi del gioco: sono tantissimi, ma all'inizio ne è disponibile soltanto una manciata. I giocatori possono trovarli sconfiggendo i nemici oppure acquistarli presso lo store del gioco. Purtroppo il rateo di ritrovamento degli eroi si è rivelato un po' troppo basso per la community, e le lamentele hanno portato i devs a inventarsi una soluzione alternativa: le Eternity Splinter. Questa inedita valuta verrà rilasciata dai nemici più spesso rispetto agli eroi e si potrà accumulare per acquistare gli eroi che si preferiscono, i poteri finali e il reset della specializzazione. Brevik conclude il suo intervento assicurando la comunità che gli sviluppatori sono già al lavoro su nuovi eroi e nuovi costumi: per esempio, questa settimana sono stati aggiunti al nutrito repertorio di costumi quelli degli anni '80 di Colosso e Miss Marvel.
di Christian La Via Colli
Evoluzione tecnologica - Balzi e contraccolpi
Che il mondo tecnologico sia in subbuglio è sempre più evidente. Si tratta di un movimento frammentato tra ologrammi e visori tridimensionali ma che, se osservato nel suo insieme, risulta massiccio e travolgente. Le novità non sono solo legate al mondo dell'intrattenimento e includono stampanti tridimensionali, robot avanzatissimi e strumenti per la medicina che confluiscono in una vera propria onda evolutiva che promette di spazzare il bagnasciuga del mondo dell'intrattenimento nel 2014. Qualche spruzzo, comunque, è già arrivato a riva. Lo abbiamo anticipato la settimana scorsa ed ecco che è arrivata la notizia del primo uomo entrato in un parlamento con una pistola creata con una stampante 3D. Il fattaccio si è consumato in Israele e, per fortuna, si è trattato di un test la cui credibilità, tra l'altro, è stata confutata da molti. Per ora, infatti, servono ancora proiettili costruiti con metalli che, a differenza di una pistola di plastica, non possono essere fatti passare senza lasciar traccia dagli scanner. Ma la violenza non riguarda solo i luoghi istituzionali e non tutti siamo protetti da sensori che, tra l'altro, rappresentano un potenziale problema per la privacy. Problema che potrebbe esplodere nel prossimo futuro grazie a strumenti come il Kinect o come la telecamera del set-top box televisivo di Intel che, secondo alcuni report, è pensata proprio per osservare i telespettatori in modo da studiarne le abitudini. E se pensate che evitando oggetti di questo tipo la vostra privacy sia al sicuro siete indubbiamente fuori strada. I telefonini riescono già a catturare gran parte di quanto succede nel mondo e con gli occhiali computerizzati, capaci di registrare quasi ininterrottamente e senza che nessuno lo noti, il voyeurismo è destinato a fare passi da gigante. A riprova, c'è il primo video arresto catturato con i Google Glass, che ha visto Chris Barrett diventare famoso dopo averlo caricato su Youtube. Questo tipo di eventi si ripeterà sempre più spesso con la diffusione di dispositivi come i summenzionati Google Glass che hanno già diversi concorrenti pronti a disputarsi il mercato. Uno di questi è l'occhiale Recon che sfoggia schermo HD, telecamera HD, controller aggiuntivo touch, CPU dual core, GPS avanzato e un gran numero di sensori che consentono di valutare altitudine, temperatura, velocità e svariati altri parametri. Un vero lusso (499 dollari) da sportivi estremi ma anche un gadget all'altezza delle migliori spie cinematografiche messo in mano a persone dotate di responsabilità e senso morale di livello variabile. La miniaturizzazione delle telecamere, comunque, non ha solo effetti pervasivi e, combinata con la robotica, può portare a risultati decisamente positivi. Ed è sicuramente questo il caso di Grady, un ragazzino rimasto bloccato in ospedale per due mesi, a causa di un trapianto, che ha potuto frequentare la scuola e interagire con la famiglia attraverso gli occhi e le ruote di un robot. Certo, l'esperienza sarebbe stata più completa con qualcosa di simile all'Oculus Rift, il visore tridimensionale che incarna la speranza di vedere un vero e proprio balzo nella visualizzazione delle immagini digitali. Si tratta di un oggetto estremamente atteso che forse inaugurerà tutta una generazione di dispositivi votati alla realtà virtuale. Uno di questi è l'Omni, una piattaforma che abbiamo già visto funzionare con alcuni giochi e che promette di regalarci spazio illimitato all'interno delle nostre case. L'avveniristico "deambulatore" virtuale è in piena campagna Kickstarter, già finanziato ma ancora acquistabile a prezzi relativamente ridotti. La promessa contenuta in questo tipo di tecnologia è indubbiamente allettante anche se risulta difficile immaginare l'uso prolungato di questi sistemi di controllo in piena estate, con un tasso di umidità mostruoso e in costante crescita. Ma le cose potrebbero cambiare. Sono molti quelli che prevedono un futuro torrido e dominato dalle aziende che costruiscono i condizionatori in un panorama fatto di inquinamento eccessivo, determinato anche dalla tecnologia, e di case surriscaldate dai troppi dispositivi. Un futuro in cui l'iper realtà digitale potrebbe rendersi necessaria per sostituire le passeggiate sotto un sole troppo caldo e troppo pericoloso per la salute. Ma sarebbe triste doversi rifugiare in un mondo virtuale per necessità e non per scelta, per gioco e per il bisogno di scatenare la fantasia.
di Mattia Armani