Tutto il mondo del gioco su PC nella rubrica settimanale di Multiplayer.it!
Spesso consideriamo i videogame come una forma di intrattenimento ad uso e consumo dei super appassionati. Qualcosa di fruibile solo per un gruppo amplio ma pur sempre circoscritto di iniziati. Questo interessante documentario, disponibile per tutti su Vimeo, esplora e spiega come invece i videogiochi abbiano avuto un impatto importante sulla cultura e la società moderna. Per prepararsi all'uscita del prossimo gioco della serie Tony Hawk, sperando che non sia un capitolo sviluppato senza le risorse necessarie per rendere onore a un grande marchio del passato, questo video riassume tutte l'epopea della serie dedica allo skateboard più longeva e di maggior successo di sempre. Per chiudere, se avete parecchio tempo a disposizione, vi consigliamo queste due ore di intervista e gameplay di Squad, sparatutto in prima persona nato da una costola di Project Reality per Battlefield e promettente astro nascente nel campo degli shooter simulativi, attualmente in fase di finanziamento su Kickstarter!
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![PC Magazine #207 PC Magazine #207](http://m2.paperblog.com/i/285/2859819/pc-magazine-207-rubrica-L-L1CdDD.jpeg)
COMPONENTE CARATTERISTICHE PREZZO
Processore Intel Pentium G3220 € 50.00
Scheda Madre MSI H81M-P33 € 40.00
Scheda Video Nvidia GeForce GTX 750 Ti € 120.00
RAM KINGSTON - Memoria Dimm HyperX Blu 4Gb ddr3 1333MHz € 45.00
Alimentatore Cooler Master 400 Watt € 30.00
Hard Disk Hard Disk Seagate - Barracuda 500 GB SATA-II 3.5LP 12.4MS 7200RP € 40.00
CONFIGURAZIONE COMPUTER ENTRY LEVEL: € 325.00
![PC Magazine #207 PC Magazine #207](http://m2.paperblog.com/i/285/2859819/pc-magazine-207-rubrica-L-vBXD7X.jpeg)
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![PC Magazine #207 - Rubrica Perception - Trailer](http://m2.paperblog.com/i/285/2859819/pc-magazine-207-rubrica-L-9Lj4Pc.jpeg)
Di videogiochi horror se ne vedono tanti, specialmente su Kickstarter. Di videogiochi horror capaci di rimanere fedeli al proprio genere senza inciampare nei cliché e offrendo anzi qualcosa di nuovo, be', questi sono dannatamente rari. Perception sembra appartenere proprio a questo gruppo ristretto, pertanto siamo felici di dirvi che, mentre scriviamo, la raccolta fondi ha già cominciato a ingranare. Vediamo allora perché questo gioco è così speciale. Nei panni di Cassie, una ragazza non vedente con un udito finissimo e una mente altrettanto allenata, dobbiamo risolvere il mistero di una dimora abbandonata che ci tormenta in sogno. Facciamo quindi delle ricerche finché non troviamo questa abitazione, dopo di che decidiamo di andare a darle un'occhiata. Ma una volta varcata la soglia si rendiamo conto di non essere soli. La Presenza è infatti lì che ci attende, e non ha nessuna voglia di farsi scacciare. Ciò che rende Perception un gioco a parte è proprio il fatto che l'eroina è cieca e deve perciò muoversi basandosi sulla percezione dell'ambiente che ricava dai suoni, come se al posto degli occhi avesse il sonar di un delfino. Il giocatore vede quindi solo una piccola porzione del mondo intorno a sé e deve approfittare perciò delle immagini lampo che scorge quando la protagonista o un oggetto fanno rumore. Il bastone da passeggio di Cassie per esempio è come un sasso lanciato in uno stagno che spande onde concentriche di visione finché il suono non si smorza. L'ambiente diventa quindi un alleato da sfruttare a nostro vantaggio, per esempio attivando un orologio a pendolo in modo tale da avere una determinata porzione della casa sempre visibile. Purtroppo, però, i rumori attirano i nostri nemici, di fronte ai quali siamo impotenti. Pertanto è necessario valutare il rapporto fra rischi e benefici ogni volta che si vuole fare rumore. Se poi le cose si mettono davvero male, possiamo sempre correre a nasconderci, sapendo però che trovare la strada senza riferimenti non è facile. Il concept alla base di Perception è insomma molto stimolante ma anche difficile da mettere in pratica. Per fortuna dietro il progetto ci sono veterani dell'industria che hanno lavorato a bombe come BioShock e Dead Space. In loro riponiamo le nostre speranze. Beard: Life Grows On - Trailer
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![PC Magazine #207 - Rubrica Beard: Life Grows On - Trailer](http://m2.paperblog.com/i/285/2859819/pc-magazine-207-rubrica-L-AIfsCr.jpeg)
Beard: Life Grows On è un simpatico e colorato gioco di piattaforme con livelli generati proceduralmente e l'immancabile morte permanente che accompagna ogni impostazione di questo genere. Un'altra caratteristica ormai tipica del genere roguelike è il fatto che da una partita all'altra si salvano alcuni bonus, così da rendere qualunque tentativo fruttuoso indipendentemente dalla fine prematura. Nel nostro caso, il barbuto protagonista del gioco può incontrare sul suo cammino strani alberi i cui frutti danno un qualche tipo di vantaggio. Questi frutti sono l'unico oggetto che non si perde con la sua morte. Al di là delle meccaniche base, però, ciò che conta in Beard sembra essere il mondo di gioco. Non è infatti un titolo basato tutto sull'abilità, anzi, gli sviluppatori vogliono offrire al giocatore tre scenari complessi da esplorare, pieni di personaggi curiosi con cui interagire. E a proposito di questi incontri sociali, sarà interessante vedere in che modo cambiano le reazioni dei personaggi in base alle scelte che abbiamo fatto e agli oggetti in nostro possesso, seguendo un sistema simile a quello visto nel geniale LISA. Grazie a controlli ultra precisi, boss originali, decine di oggetti e un'infinità di segreti da scoprire, Beard potrebbe avere abbastanza contenuti da tenerci impegnati a lungo. Soprattutto dovrebbe rendere ogni morte uno stimolo a fare meglio, nella speranza di vedere nuove, sorprendenti porzioni di gioco. Se gli sviluppatori riusciranno ad accumulare i 75.000 dollari previsti, le nostre ipotesi potrebbero trovare una conferma o una smentita già alla fine di quest'anno. Postalnauts - Trailer della campagna Kickstarter
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Parliamo ancora di un platform, ma questa volta ispirato alla gloriosa epoca dei giochi a 16-bit (in realtà furono anni di prove durissime e ingiuste che solo chi allora era un bambino con niente da fare poteva tollerare). Nello spirito di quegli anni, quindi, Postalnauts prevede livelli pieni di trappole, piattaforme, nemici infidi e boss pensati per mettere alla prova le abilità dei nostri personaggi. Esatto, personaggi, al plurale, perché in Postalnauts dobbiamo viaggiare da una dimensione all'altra e reclutare nuovi eroi desiderosi di difendere il pianeta Terra dal male primigenio che distrugge mondi e dimensioni senza un perché. Il bello è che quando un nuovo personaggio entra nella nostra squadra, possiamo impersonarlo all'istante, anche nel bel mezzo dell'azione. Anzi, il gioco è pensato proprio per spingerci a passare da un eroe all'altro per sfruttarne le abilità uniche e superare ostacoli che sarebbero insormontabili per gli altri membri della squadra. A questo punto ci sembra obbligatorio dare uno sguardo a chi sono questi beniamini dell'umanità. Per ora gli sviluppatori hanno previsto Il Nemico Misterioso, un oscuro eroe mascherato, Ada, il fantasma triste di una donna, e poi Ninja, Cowboy e Scienziato, questi ultimi piuttosto evidenti nei riferimenti. A ben pensarci Postalnauts ci ricorda ora il chiassoso e cafone Broforce, che mentre scriviamo sta fermentando su Steam in Accesso Anticipato. La buona notizia, oltre al gioco in sé, che sembra promettere bene, è che gli sviluppatori chiedono solo 12.000 dollari di finanziamento. Nel caso riescano a incassarli, speriamo siano sufficienti per sfornare un titolo all'altezza delle promesse.
di Andrea Rubbini
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WildStar
Il segreto di Pulcinella è stato svelato, e il MMORPG sviluppato da Carbine passerà veramente al modello free to play tra qualche mese. Chi ha seguito fin dall'inizio - e intendiamo proprio dalla fase di progettazione - lo sviluppo del gioco, saprà che non è mai stata questione di se, ma di quando. Al di là della qualità vera e propria di WildStar, il gioco non ha mai avuto una potente campagna di marketing, né è mai stato pubblicizzato con forza, e le sue possibilità di spuntarla col modello a sottoscrizione in un panorama, quello degli MMO, in cui pochissimi resistono e moltissimi si arrendono o chiudono proprio bottega, erano sempre state risicate, specie con l'ingegnosa arma a doppio taglio del CREDD, il token per la compravendita legalizzata dei mesi di gioco. WildStar - Trailer sul passaggio a free-to-play
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World of Warcraft
Il kolossal di Blizzard è stato l'altro grande protagonista di questa settimana, quando il lead designer Ion Hazzikostas ha affermato, con grande nonchalance, che non solo su Draenor non si volerà più... ma che forse non lo si farà più neanche nelle prossime espansioni di World of Warcraft. Attenzione, perché questo fatto ha una certa rilevanza in termini panoramici, e scusate il gioco di parole. Vediamo di fare un piccolo riepilogo per chi si fosse perso per strada. Le cavalcature volanti furono implementate nel 2007 con l'espansione The Burning Crusade, e passarono dall'essere un prestigio a un normalissimo sistema di trasporto nel giro di pochi mesi. Da allora, anche se non subito, ogni espansione ha concesso il volo nelle nuove zone di gioco, e con Cataclysm il team di sviluppo decise di ricostruire il vecchio mondo di gioco in modo che si potesse volare anche lì. Il volo ha cambiato drasticamente il modo di "vivere" il gioco, specialmente in ambito PvP, offrendo una facile scappatoia e sminuendo il valore del level design, pur concedendo un'esperienza di grande respiro e momenti molto spettacolari.
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The Secret World
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di Christian La Via Colli
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Iniziamo a parlare di videogiochi introducendo Kung Fury Street Rage di Hello There AB, picchiaduro che ha accompagnato l'uscita dell'omonimo, folle mediometraggio finanziato tramite Kickstarter. In realtà le immagini potrebbero ingannare, così come i filmati, perché Street Rage non è il picchiaduro che sembra. Il protagonista non è infatti libero di muoversi per lo scenario, ma può solo portare attacchi verso destra o verso sinistra. Sì, si gioca con soli due tasti e in un certo senso è più simile a un gioco musicale che a un Final Fight e simili. L'obiettivo è quello di eliminare più nemici possibili facendo crescere la combo, che si consuma se si manca il bersaglio o se si viene colpiti. Più nemici si uccidono, più ne spuntano di insidiosi. Ad esempio all'inizio si dovranno affrontare solo dei soldati nazisti semplici, quindi spunterà una soldatessa bionda corpulenta e più resistente, poi arriverà una soldatessa speciale con poteri ninja e così via. Anche se non offre chissà cosa in termini di varietà e durata, risulta piacevole sulla breve distanza, anche in virtù del prezzo bassissimo al quale viene venduto (1.99€). Homesick - Un video di gameplay
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Cambiamo completamente genere e scopriamo la bellissima avventura horror Homesick di Lucky Pause, titolo dall'ambientazione affascinante e riuscita. Il protagonista si sveglia in un appartamento in rovina di un palazzo abbandonato e deve capire cosa gli è successo esplorando e risolvendo alcuni puzzle. Da notare lo splendido uso dell'UDK che, nonostante sia un motore ormai vecchio, ha comunque permesso all'autore di realizzare splendidi giochi di luce e di caratterizzare gli ambienti in modo egregio, con scelte cromatiche e stilistiche molto coraggiose. Basta guardare alcune texture per rendersi conto del meraviglioso lavoro fatto. Se vogliamo tornare al discorso di inizio rubrica, questo è uno di quei titoli che sarebbe un peccato perdersi tra le uscite di Steam, nonostante sia molto breve (si finisce in circa due ore) e non costi pochissimo. Mettiamola così: se siete amanti di avventure surreali e profonde alla Dear Esther, allora avete trovato il gioco che fa per voi. Serpent in the Staglands - Il trailer di lancio
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Concludiamo la nostra carrellata con un altro capolavoro sconosciuto. Si tratta di Serpent in the Staglands di Whalenought Studios, gioco di ruolo stile Darklands così hardcore che in confronto The Witcher 3 sembra un titolo casual. Graficamente non è bellissimo, ma poco importa, visto che il suo obiettivo è stupire con il gameplay. In effetti se siete alla ricerca di un'esperienza impegnativa e appagante, soprattutto sulla lunga distanza, con un sistema di gioco profondo che vi dia quella libertà di interazione tipica degli inizi degli anni '90, ormai andata inesorabilmente perduta, allora è facile che lo amerete alla follia. Anche l'ambientazione ci mette di suo per farsi apprezzare, visto che si parla di un mondo ispirato alla Transilvania della tarda età del bronzo, Vol, in cui il dio minore Necholai deve scoprire chi gli ha sottratto l'immortalità impedendogli di tornare tra gli dei suoi pari. Per farlo dovrà assumere un corpo umano e fingersi un mercante, vivendo avventure di ogni sorta. Anche se vi siete eccitati per come ve lo abbiamo descritto, fate però bene attenzione perché approcciarsi con leggerezza a Serpent in the Staglands finirà inevitabilmente per produrre una forte frustrazione. Considerate che non viene spiegato molto di ciò che bisogna fare e potreste trovarvi spiazzati in più di un'occasione. Se non siete convinti, provate prima la demo ufficiale liberamente scaricabile.
di Simone Tagliaferri
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Nel mondo delle immagini digitali c'è un "hardware" molto importante ma piuttosto precario. Stiamo parlando della vista, un senso dato per scontato da buona parte dell'umanità ma senza il quale la fruizione dei media moderni si fa piuttosto complicata. Per fortuna la tecnologia si muove nel mondo della salute e tra qualche anno anche chi soffre di miopia potrebbe addirittura trovare fin poco definita anche un immagine in risoluzione 8k. Le Ocumentics Bionic Lens promettono infatti di migliorare la qualità della visione umana di tre volte rispetto allo standard dei dieci decimi. Parliamo di lenti bioniche impiantate chirurgicamente che potrebbero consentirci di leggere l'ora da un orologio a dieci metri di distanza. L'operazione dovrebbe durare otto minuti, è paragonabile all'intervento per la cataratta e dovrebbe migliorare la visione immediatamente.
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di Mattia Armani