Titolo originale: Pacific Rim
Durata: 131 minuti
Genere: Fantascienza
Nazionalità: Americana
Regista: Guillermo Del Toro
Anno: 2013
Attori principali: Charlie Hunnam, Idris Elba, Rinko Kikuchi, Charlie Day, Ron Perlman
Trama
Da un portale dimensionale al largo dell’oceano pacifico, enormi creature insorgono contro il genere umano. Kaijù, questo il nome che gli viene dato.
La loro supremazia è schiacciante: il primo viene abbattuto dopo sei giorni di bombardamenti, poi ne arriva un secondo e un terzo. L’umanità non può stare a guardare la propria disfatta, così gli stati che si affacciano sul Pacific Rim si uniscono, al fine di debellare la minaccia.
Vengono creati i Jaegers, enormi robot pilotati da una coppia di piloti collegati da un circuito neurale. E con loro arrivano le prime vittorie.
I Kaijù ridotti a semplici fenomeni da baraccone, i piloti osannati come rockstar.
Tutto sembra essere risolto.
Ma il peggio deve ancora arrivare…
Impressioni
Ok, ci siamo, finalmente, dopo mesi di attesa, Pacific Rim è nelle nostre sale. E visto che non voglio dilungarmi troppo o girarci attorno, vi dico subito che è qualcosa di epocale. E io sono di parte.
Senza mezzi termini.
Ma prima, musica!
Citazionismo regolato, ammiccamenti alle vecchie glorie degli anime anni 80 (e non solo), tutto è dosato alla perfezione, in un insieme che trascina, cattura e lascia senza respiro.
Insomma, grazie Guillermo, credo che non potrò mai dire o fare abbastanza per ringraziarti dell’enorme regalo che hai confezionato.
Parlando nello specifico, c’è da dire che non è solo il comparto visivo a farla da padrone. Una gestione dei personaggi perfetta, seppur sembri scontata a prima vista, e un uso sapiente della fotografia e della sceneggiatura, che non può non far gridare di gioia.
Ho sentito persone snobbarlo, dire che sì, in fondo non è nulla di ché. Be’, sappiate che non è così, Pacific Rim è un grande film, in cui Guillermo ha messo tutto quello che voleva mettere e lo ha fatto come voleva farlo.
E se volente continuare a snobbare, la porta è quella.
Vorrei farvi partecipi, darvi l’idea della grandezza che ci sta qui dentro, ma sarebbe riduttivo e inutile. Questo è Il film, punto.
Impossibile dimenticarlo. Come durante uno dei più spettacolari combattimenti a cui mi sia capitato di assistere. E quando vediamo Gipsy farsi avanti con una nave stretta nel pugno capiamo che questo non è il solito film.
Che non lo è mai stato…
Ma come dicevo, non solo combattimenti, ma anche genialità nelle intuizioni, nel voler dire qualcosa e farlo bene. Impossibile non notare la maestria nella scena della bambina, in cui i Kaijù non sono quasi inquadrati e l’unica cosa che ci viene sbattuta in faccia è la disperazione, il tormento e il terrore di un paio di occhi bagnati dalle lacrime.
E quando vediamo quella scarpetta rossa stretta fra le mani, il cuore si stringe e ci troviamo lì, in mezzo alla distruzione e alla devastazione.
Voglio chiudere questa recensione spendendo due parole anche sulla colonna sonora.
Incredibile, a partire dal tema principale che già capeggia come suoneria nel mio cellulare (grazie al consiglio indiretto di un’amica…), tutti i brani sono potenti, adatti alle scene e al contesto generale.
Musiche, ricordiamolo, ad opera di Ramin Djawadi.
Il mio consiglio è di andarlo a vedere di corsa, senza attendere. E fra svariati anni anche voi potrete dire, di aver visto Pacific Rim al cinema.
Perché oggi si fa la storia del cinema.
Oggi inizia un nuovo ciclo.