PD – Catiuscia Marini : Bersani? Meglio Renzi!

di Ciuenlai

Scarica Bersani che “se si torna alle urne dovrebbe tenere conto dell’esito di questo voto”, scarica la linea del partito “Non so quale diavoleria inventeranno a Montecitorio, ma i nomi che sono girati nulla hanno a che vedere con il cambiamento”, scarica il vecchio gruppo dirigente del Pd che “deve cedere il passo e smetterla di muovere i pedoni sulla scacchiera” ed infine , udire udite, carica Renzi “l’unica salvezza è trovare un nome . Se il Sindaco di Firenze dovesse fare quello che ha promesso e ricalibrare a sinistra la sua proposta politica, credo che si possa trovare un punto di contatto”.

Signore e Signori, o, se volete, compagne e compagni, abbiamo trasmesso una sequenza del “cambio di linea” (chiamiamolo così) firmato Katiuscia Marini. Si avete capito bene , la bersaniana di ferro, la “turca” adulta, in una accorata intervista ad un giornale di destra, prova ad abbandonare “il Titanic” del segretario e a prendere una scialuppa di salvataggio, prima che la nave affondi. Ed in chiave regionale la cosa assomiglia tanto ad una specie di terremoto; una proposta di alleanza contro “i vecchi”, naturalmente non per innovare, ma per fare quello che fanno i vecchi : gestire il “sistema Umbria” (se è di potere o di Governo ditelo voi). Ma scaricare su di loro tutte le colpe delle sconfitte elettorali e dello tsunami Grillo è perlomeno ingeneroso. Perché i problemi derivano proprio da quel sistema che è diventato finanziariamente insostenibile, oltre che politicamente discutibile. Un sistema che non ha età perchè coinvolge giovani, adulti e vecchi del Pd. Il problema infatti, per la sinistra, non è cambiare nome, non è cambiare solo i dati anagrafici dei dirigenti, ma è cambiare politica, passando dalla cultura “inciucista” dell’alternanza a quella veramente “progressista” dell’alternativa. I ripensamenti o peggio i trasformismi e gli opportunismi dell’ultima ora lasciano il tempo che trovano, aggravano al situazione, non aiutano a trovare soluzioni e a ridare speranza nel futuro. E non è certo questo il modo di scongiurare la “strage dei sindaci” promessa dai grillini. Anzi!!!!