Il Pd sembrava intento a pettinare le bambole mentre si faceva strada l’iniquità. Ma ci siamo sbagliati, forse pettinava direttamente Silvio i cui capelli. ancorché meno folti, devono avere la stessa consistenza. Secondo quanto riporta il Sole 24 ore proprio il Pd d ha presentato un emendamento al futuro decreto anticorruzione in cui si chiede l’abrogazione del reato di concussione e la sua trasformazione in corruzione o estorsione: il che avrebbe come primo, clamoroso effetto quello di mandare all’aria il processo Ruby, in cui Berlusconi è appunto accusato di concussione per le telefonate in questura con cui l’ex premier fece liberare la ragazza.
Bel colpo, da vera Grosse Kombination (in tedesco ha lo stesso valore di combine). Ma a mio modo di vedere la cosa clamorosa sta in altro. L’articolo della stampa dice che di per sé l’emendamento “non farebbe notizia” se ci fosse un diretto riferimento alla vicenda della falsa nipote di Mubarak. E invece proprio qui si condensa e prende forma quest’ultimo inganno italiano. Ma come, si fa un decreto anti corruzione e si vuole derubricare il reato principe attraverso cui essa si manifesta?
La concussione è proprio il reato di cui si macchia il pubblico ufficiale – leggi l’amministratore e il politico – che richiede un compenso in denaro, patrimoniale o di altra natura per concedere illeciti vantaggi che tradiscono l’interesse pubblico in favore di quello privatissimo degli individui, delle cricche e delle cosche.
E’ una piaga devastante, anzi è la corruzione nella sua forma più repellente e anche quella di gran lunga prevalente. Tanto da fare la parte del leone in quella che potremmo chiamare la parte oscura dei costi della politica. Ciononostante, ultima vera presa per i fondelli, si tenta di sterilizzarla dal punto di vista penale. E a farlo in un complicato gioco e degradadante gioco delle parti non è il Pdl che ha fatto della propria immoralità beghina il suo ubi consistam, nemmeno il governo dei non eletti che pure della razza padrona e predatrice conserva più di un istinto, per quanto sobria e anch’essa beghina voglia apparire, ma proprio il Pd. Berlusconi non l’ha cacciato, ma in compenso lo tiene in vita con la nutrizione artificiale di impunità.
In fondo sarà anche clamoroso, ma di Berlusconi chi se ne frega: sono le mille concussioni quotidiane, piccole e grandi, che alla fine hanno pesato enormemente sul debito pubblico, che costano decine di miliardi l’anno come sostiene la Corte dei conti. Abrogare il reato di concussione significa di fatto continuare a pagare questo devastante obolo. Farlo fingendo di voler colpire la corruzione è un’odioso raggiro, un inganno che a questo punto nasce dall’intero ceto politico alla ricerca della Grosse Kombination con l’attivo e propositivo ausilio di tecnici per nulla estranei a questo gioco.
Si, la classe politica invece di emendarsi produce emendamenti per evitare di farlo.Davvero anche pettinare le bambole è al di sopra delle sue possibilità.