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Pd – ma in che mani siamo?

Creato il 11 settembre 2014 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

pd_logodi Ciuenlai

La drammatica caduta della qualità della classe dirigente sta tutta nella vicenda Emliana del Pd. Gli eredi di Fanti e Bersani hanno perso due terzi dei concorrenti. Certo Righetti “rottamatore” della prima ora, che adesso diventa rottamato e Bonaccini,  tipico prodotto dell’apparato e tipico personaggio che si sposta, dentro le correnti, a seconda della convenienza. I due si sono distinti per queste cose, di politica e amministrazione manco l’ombra. Ma il peggio deve ancora venire. A sostituirli vien indicato Del Rio che, bisogna ammetterlo, tra i Renziani è il migliore (infatti, siccome prova a fare qualche ragionamento, lo vogliono cacciare via). Un “Migliore” che i suoi colleghi sindaci, quando stava all’Anci (ne ho sentiti diversi con le mie orecchie), definivano, quando andava bene “Scarso o incompetente”. Per la serie “e gli altri renziani come sono”? Poi Poletti, detto la “mortadella delle coop”, per distinguerlo da Prodi e infine la De Micheli. Quella che avrebbe potuto sostituire Cariglia nei corsivi di Fortebraccio “La macchina si fermò e lo sportello si aprì. Non scese nessuno. Era la De Micheli”.
P.S. E non c’è speranza che la situazione migliori perchè quelli dietro “capiscono la metà di questi”

 



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