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Il Pdl è ridotto ai minimi termini e si domanda il perché.
Il perché glielo suggerisco io, visto che tra tutti quelli che ci sono non l’hanno ancora capito.
Con la crisi, quindi ormai da qualche anno, sono venute fuori le vere finalità dei partiti aldilà degli ideali che ci sbandierano in faccia quando hanno bisogno di voti, sia a dx che a sx.
Il fatto che chi va al governo ci va per fare gli interessi della classe dirigente e della classe dei loro lacchè ormai è chiaro.
Qualcuno fino ad allora si era illuso che alcuni partiti di sx e relativi sindacati si battessero davvero per i lavoratori.
Qualcun altro, più duro e puro, si era addirittura illuso che la destra fosse anche più esigente per quanto riguarda i diritti dei lavoratori – pur non essendo contro la classe dirigente e gli imprenditori – in quanto in buona fede avevamo creduto che la destra comprendesse in sè anche la sinistra. Cioè: regole, principi, ideali, valori, ma anche e soprattutto attenzione per i bisogni e la dignità dei lavoratori.
Io, in perfetta buona fede, nei miei discorsi con gli amici parlavo addirittura di una destra da paragonarsi al Buddhismo che non esclude le altre religioni. Così, quindi, la destra comprendeva in sè anche la sinistra.
La delusione di apprendere invece che la destra, meglio, il centro destra (perchè in una destra come quella dei miei sogni devo dire che non ho ancora perso tutte le speranze) e la sinistra, dopo aver pensato per decine e decine d’anni alle loro classi dirigenti, ci abbiano mollato nelle braccia dei loro boia (leggi governo tecnico), è stata grande.
Da qui il grandioso calo di voti del Pdl, non seguito in egual misura da un calo di voti del Pd.. ma questi sono i misteri della fede.
Non ancora soddisfatti del risultato il Pdl e la Confindustria bocciano una proposta del governo che pensa di tassare di un ulteriore 3% i redditi al di sopra dei 150 mila euro per cercare di salvare qualche esodato in più.
Teniamo presente che di questi tentati salvataggi degli esodati il governo ne avrebbe fatto volentieri a meno e li considera solo una rottura di coglioni per i conti dell’Italia.
La motivazione con cui Pdl e Confindustria bocciano la proposta sembrerebbe arrivare direttamente da una barzelletta dei carabinieri, se non fosse tragicamente vera: “La tassa del 3% sui redditi al di sopra dei 150 mila euro annui E’ INIQUA perchè colpisce solo chi può spendere.
Infatti, per questi signori, la tassa, per essere perfettamente equa, dovrebbe colpire anche gli stessi esodati, i suicidati, i pensionati a 500€ mensili e i disoccupati.
C’è da aggiungere qualcosa? Forse sì.. Dobbiamo ricordare che gli esodati etc non vogliono uno stato assistenzialista come molti del Pdl accusano stupidamente. Vorrebbero semplicemente non essere stati posti nella condizione in cui sono da gente senza scrupoli, solo perchè considerati l’ultimo anello della catena, e per questo sacrificabili.
IL CRONISTA
Tags: confindustria, destra, elezioni, gaetano rizza, il cronista, lavoratori, pdl, redditi sopra 150 mln, sinistra, tassa 3%, youtube
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