Rito
Poco fa mi è caduto il cellulare in terra, sul porfido, ahi, si è scheggiato e, da una parte, si è rotta la cornicetta frontale. Fa niente, tanto è un “vecchio” Nokia, ha più di cinque anni, è più vecchio del blog.Così mi sono convinto: comprerò uno smartofono (ahimè, dimentico sempre di difendermi dal desiderio mimetico).Comunque, dopo aver aggiustato la mascherina alla bell'e meglio, ho controllato che funzionasse aprendo la galleria per vedere le poche foto presenti, per ascoltare le canzoni che ho usato e uso come suoneria (queste: una, due, tre); per verificare quanti sms (ricevuti e inviati) sono stati conservati.Riguardo agli sms, la maggior parte sono andati perduti, soprattutto quelli inviati (via, via la memoria del cellulare li cancella, privilegiando la conservazione di quelli ricevuti). Scopro poi - non ci avevo mai fatto caso - una sezione "Archivio". Apro. Trovo scritto:«Il cielo offre oggi una ricca scelta di nuvole particolari, da raccogliere e collezionare. In una c'è scritto che ore sono; in un'altra c'è una parola mai prima letta; in un'altra ancora - la più bella - ci sono due persone che si salutano contente facendo finta di stringersi la mano in un gesto che sembra mimare un battito d'ali».Chissà a chi era destinato questo messaggio. Forse a me stesso, sì.
Nota a parte.Il pavone (Rito) nella foto sopra riportata, soggiorna e annotta da qualche settimana intorno al loco ameno dove anch'io dimoro. Ieri l'ho immortalato come un paparazzo, da dietro e a ruota sgonfia (come una star senza trucco per intendersi). Bell'esemplare, mai visto uno al di fuori da uno zoo o alla tv. Cosa ci faccia non lo so, né donde provenga. Ogni tanto lancia dei gridi assurdi, sembra un neonato tra le braccia della Santanchè. Pare cerchi femmina della stessa specie e qui nei dintorni, di pennute, ci sono solo galline e anatre. Comunque, essendo persone dabbene, noi del vicinato abbiamo fatto una colletta e telefonato a un centro volatili della zona: abbiamo prenotato per lui una escort per vedere se smette di rompere le palle la mattina all'alba.