
Sulla home del progetto si trova infatti quest'immagine e l'invito degli (ormai) ex sviluppatori a rimuovere tutti i file dal cloud perchè a fine mese i server verranno dismessi e i dati andranno persi.
E' una grande perdita per l'ecosistema Linux?
A mio avviso no.
PearOS è l'esempio di come l'eccessiva frammentazione, il volersi travestire da quello che non si è non paga, anzi rischia di mandare all'aria quanto di buono si sta facendo.
Infatti gli sviluppatori di PearOS hanno sviluppato tools molto interessanti capaci di coprire aree scoperte dell'ecosistema Open Source come SyncDrive. Strumenti che però non giustificano lo sviluppo di un'intera distribuzione.
Ringrazio gli sviluppatori per il lavoro fin qui svolto e spero continuino a sviluppare e contribuire all'ecosistema Open Source.
Fonti:
http://pearlinux.fr/?lang=it
https://launchpad.net/~noobslab/+archive/pear-apps?field.series_filter=saucy
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