Intensificare i rapporti istituzionali per continuare a costruire “un partenariato globale caratterizzato dalla solidarietà, la fiducia e l’assistenza reciproca”: è l’impegno preso dal presidente congolese Denis Sassou-Nguesso e dal suo omologo cinese Xi Jinping durante la visita in corso a Pechino.
Nell’anno in cui ricorre il 50° anniversario dell’allaccio di relazioni diplomatiche tra Brazzaville e Pechino, i due paesi hanno deciso di ampliare i settori della cooperazione. Così nella capitale cinese i due presidenti hanno firmato diversi accordi relativi a infrastrutture, commercio, finanze e cultura.
Sassou-Nguesso, che parteciperà al Forum culturale mondiale di Shanghai, ha invitato le aziende cinesi a “sostenere lo sviluppo dello sfruttamento dei giacimenti di potassio, a migliorare le infrastrutture e a creare una zona economica speciale”.
Xi ha assicurato che la Cina “vuole continuare a dare il proprio contributo per risolvere i problemi dell’Africa con modalità tutte africane allo scopo di garantire pace e giustizia.
Pronunciata da un cinese la parola “giustizia” suona un po’ ambigua. Specie se si considera quanta poca giustizia, equità e rispetto dei diritti umani vengono praticate in Cina.
Ma, a caval donato non si guarda in bocca, e l’Africa ha un grande bisogno di aiuto. Perciò glissiamo e guardiamo per un attimo al bicchiere mezzo pieno.
Dico “mezzo”, naturalmente, e non intero.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
ndr.) L'immagine a corredo del testo è tratta dal web.