"Pecorella" è un eroe che fa tutti i giorni il suo mestiere con dignità

Sono migliaia, forse milioni i "Pecorella" italiani.

Pecorella è uno come il carabiniere che ieri è stato provocato da un No Tav e che non ha reagito nonostante le offese di un giovane con la barba che cercava una reazione violenta.

"Pecorella" gli diceva.

Noi di Balocchi Italiani siamo orgogliosi di Pecorella, perché è un uomo che si guadagna il pane tutti i giorni, che non reagisce a provocazioni e affronta i pericoli del proprio mestiere con dignità. Un uomo che la sera ha il desiderio di tornare a casa dalla propria famiglia e che ama il suo lavoro anche se non lo farà diventare ricco.

In questo blog non mi sono mai espresso sui No Tav, nemmeno dopo il fattaccio di due giorni fa dove un ragazzo è caduto folgorato da un traliccio. Volevo scrivere qualcosa su quell'appellivo di "Cretinetti" che gli ha affibbiato il Giornale. Ma ho lasciato perdere perché molti manifestanti non hanno in testa la violenza, ma hanno in cuore il desiderio di essere ascoltati e la disperazione può anche indurre a gesti estremi.

Non condanniamo i No Tav perché è giusto manifestare per quello in cui credono, ma condanniamo i No Tav, o chi si mescola fra loro, non so, violenti e provocatori verso le decine di "Pecorella" che sono lì per il lavoro e che si augurano di tornare illesi a casa tra i propri affetti.

Sapete che vi dico?

Io sono fiero di "Pecorella" e vorrei essere come lui.