Sono finiti nel registro degli indagati con l'accusa di peculato i capigruppo dei gruppi consiliari della Regione su cui da un anno la Procura di Bologna ha aperto un'indagine per le spese del budget che hanno a disposizione. Si tratta quindi dei politici che guidano i gruppi di Pd, Pdl, Idv, Lega Nord, Fds, M5S, Sel-Verdi, Udc e gruppo Misto. I capigruppo sono stati iscritti nel registro degli indagati perchè sono loro formalmente a firmare i rendiconti delle spese. Tra questi risulta esservi anche Luigi Giuseppe Villani, all'epoca dei fatti capogruppo del Pdl nell'assemblea legislativa.
Il Pdl, proprio a causa della sospensione dalle funzioni di consigliere Villani per l'inchiesta Public Money a Parma, da aprile è guidato da Gianguido Bazzoni.
Luigi Giuseppe Villani è stato sospeso dalla carica di consigliere regionale lo scorso aprile, in seguito al caso Publico Money esploso a metà gennaio quando il politico finì agli arresti domiciliari per le accuse di peculato e corruzione. Fu indicato dalla Procura di Parma come uno dei pilastri del sistema di favori illeciti che permeava il Comune e le sue società partecipate. Villani è tornato libero all'inizio di giugno, dopo quattro mesi e mezzo di arresti domiciliari, e sta già affrontando il processo dibattimentale. Il tribunale di Parma ha però mantenuto per l'imputato una restrizione: il divieto di entrare nel Comune di Bologna. Un limite posto proprio per impedirgli di tornare a ricoprire il ruolo di consigliere in Regione. Il suo ruolo di capogruppo del Pdl è stato ricoperto prima da Giampaolo Lavagetto, poi sospeso per effetto della legge Severino perché condannato in primo grado per peculato, quindi da Cinzia Camorali.
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